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domenica 7 ottobre 2012

CORRUZIONE: DI PIETRO, DDL PARTE CON PIEDE SBAGLIATO


CORRUZIONE: DI PIETRO, DDL PARTE CON PIEDE SBAGLIATO

(ANSA) - ROMA, 7 OTT - ''Come nelle peggiori tradizioni dei
governicchi e dei politicanti, la legge sulla corruzione
peggiora di giorno in giorno, anzi di ora in ora. Ieri ancora la
si poteva mandare giu', con un po' di sforzo, perche' almeno era
un segnale positivo. Domani, per un partito serio e che vuole
davvero combattere la corruzione come il nostro, anche questo
potrebbe risultare impossibile. Una legge che non prevede
l'autoriciclaggio, il ripristino del falso in bilancio e un
intervento drastico sulla prescrizione parte gia' col piede
sbagliato''. E' quanto scrive il leader dell'Idv Antonio Di
Pietro sul suo blog a proposito del ddl anticorruzione.
''Noi - aggiunge - lo diciamo da anni: una legge cosi'
pretende di costruire una casa nuova e solida lasciando le
fondamenta marce messe da chi quella casa, cioe' l'edificio
della giustizia, voleva abbatterla. E come si fa, signora
ministro Severino? Noi dell'Italia dei Valori abbiamo chiesto e
proposto in tutti i modi di inserire queste norme, ma nessuno ci
ha dato retta, senno' Berlusconi si offendeva e magari faceva
pure cadere il governo''.
''La derubricazione a reato minore della concussione per
induzione - prosegue Di Pietro - e' un regalo di Natale per i
corruttori. L'idea di affibbiare tre anni di galera a chi ha
pagato i funzionari anche se denuncia la malefatta, poi, e' da
camicia di forza. Vuol dire che nessuno denuncera' piu' nessuno,
per non andarci di mezzo. E' una specie di legge 'anti-pentiti'
applicata alla corruzione''.
''Gli ultimi ritocchi apportati dal governo non turano
nessuna di queste falle, ma aggiungono qualche nuovo danno. La
corruzione tra privati - conclude - e' prevista solo in caso di
querela, mentre e' ovvio che una violazione delle norme che
regolano la concorrenza debba essere punita comunque. Il
traffico di influenze illecite, nella definizione minimalista
che ne da' il governo, scatterebbe solo quando un funzionario
compie qualche atto contrario ai suoi doveri d'ufficio. E'
invece chiaro che il traffico riguarda proprio l'uso scorretto
di atti in se' formalmente corretti. Infine, non si puo' pensare
di allargare le maglie dei magistrati fuori-ruolo per combattere
meglio la corruzione. Serve l'opposto, cioe' piu' magistrati in
ruolo''. (ANSA).

BSA
07-OTT-12 16:52 NNNN

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