Translate

domenica 10 febbraio 2013

INFLUENZA: SI AVVICINA PICCO, TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE PER DOMARE VIRUS =



INFLUENZA: SI AVVICINA PICCO, TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE PER DOMARE VIRUS =

Roma, 10 feb. (Adnkronos Salute) - Si avvicina il picco della
stagione influenzale. Quella entrante potrebbe essere la settimana
piu' 'calda', con migliaia di italiani a letto con febbre, tosse e
raffreddore. Secondo l'ultimo rapporto Influnet, continua infatti
"l'ascesa della curva epidemica", alimentata soprattutto dai bambini.
In vista del picco, e' bene quindi conoscere tutto dell'influenza. Una
mano in tal senso la da' il ministero della Salute, che sul proprio
sito web ha dedicato un'intera sezione al tema, con domande e
risposte.

Eccone alcune: Che cos'e' l'influenza? L'influenza e' una
malattia provocata da virus (virus influenzali) che infettano le vie
aeree (naso, gola, polmoni). E' molto contagiosa, perche' si trasmette
facilmente attraverso goccioline di muco e di saliva, anche
semplicemente parlando vicino a un'altra persona. Quali sono i
sintomi? I sintomi sono comuni a molte altre malattie: febbre
(generalmente accompagnata da brividi), mal di testa, malessere
generale,mancanza di appetito, dolori muscolari e osteoarticolari,
sintomi respiratori (tosse, mal di gola, congestione nasale),
congiuntivite. Soprattutto nei bambini si possono manifestare anche
sintomi a carico dell'apparato gastro-intestinale (nausea, vomito,
diarrea).

Come si trasmette l'influenza? L'influenza si trasmette per via
aerea, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni
respiratorie, in maniera: diretta (tosse, starnuti, colloquio a
distanza molto ravvicinata); indiretta (dispersione delle goccioline e
secrezioni su oggetti e superfici). Per questa ragione e' fortemente
raccomandato seguire alcune precauzioni generali, come: evitare luoghi
affollati e manifestazioni di massa; lavare regolarmente e
frequentemente le mani con acqua e sapone; evitare di portare le mani
non pulite a contatto con occhi, naso e bocca; coprire la bocca e il
naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce e
gettare il fazzoletto usato nella spazzatura; aerare regolarmente le
stanze di soggiorno. (segue)

(Fed/Ct/Adnkronos)
10-FEB-13 14:46

NNNNINFLUENZA: SI AVVICINA PICCO, TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE PER DOMARE VIRUS (2) =

(Adnkronos Salute) - Da quando e per quanto tempo una persona
con influenza e' contagiosa per gli altri? I pazienti affetti da
influenza sono gia' contagiosi durante il periodo d'incubazione, prima
della manifestazione dei sintomi. Una persona adulta puo' trasmettere
il virus da tre a a sette giorni dopo l'inizio della malattia. I
bambini invece sono contagiosi piu' a lungo. Quali sono le complicanze
dell'influenza? Le complicanze vanno dalle polmoniti batteriche, alla
disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (ad esempio
malattie croniche dell'apparato cardiovascolare o respiratorio), alle
sinusiti e alle otiti (queste ultime soprattutto nei bambini).

Come si previene l'influenza? Ci sono alcune semplici azioni che
aiutano a prevenire la diffusione di malattie infettive in generale, e
quelle che si trasmettono per via aerea come l'influenza: coprire naso
e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) quando si tossisce
e starnutisce e gettare immediatamente il fazzoletto usato nella
spazzatura o nella biancheria da lavare; lavare spesso le mani con
acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito, o
dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; evitare
di toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate; i germi, e non
soltanto quelli dell'influenza, si diffondono in questo modo.

E ancora: rimanere a casa se malati, evitando di intraprendere
viaggi e di recarvi al lavoro o a scuola, in modo da limitare contatti
possibilmente infettanti con altre persone, nonche' ridurre il rischio
di complicazioni e infezioni concomitanti (superinfezioni) da parte di
altri batteri o virus. Oltre a queste regole igieniche, e' possibile
prevenire l'influenza anche mediante la somministrazione di vaccini
specifici antinfluenzali; sono disponibili anche farmaci antivirali
dotati di azione specifica contro i virus influenzali; il loro impiego
a scopo preventivo e' riservato a situazioni particolari, ovvero in
soggetti in cui l'influenza rappresenta un alto rischio ma non e'
possibile utilizzare il vaccino a causa di controindicazioni. (segue)

(Fed/Ct/Adnkronos)
10-FEB-13 14:55

NNNN
INFLUENZA: SI AVVICINA PICCO, TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE PER DOMARE VIRUS (3) =

(Adnkronos Salute) - Si puo' allattare con l'influenza? Il virus
influenzale e' diffuso in tutto l'organismo e quindi anche nel latte,
dove peraltro sono presenti anche gli anticorpi. La trasmissione
dell'infezione, pero', avviene soprattutto per via aerea, quindi, per
evitare di contagiare il bambino e' consigliabile allattare mettendo,
per esempio, una mascherina sulla bocca.

Che differenza c'e' tra vaccino e farmaco antivirale? Gli
antivirali sono medicinali usati per il trattamento dell'influenza. Se
assunti tempestivamente entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi,
possono ridurre i sintomi, la durata della malattia e le complicanze
dell'influenza. Possono ridurre la capacita' del virus di replicarsi
(e quindi la durata del periodo di contagiosita' della persona
infetta) ma non stimolano la produzione di anticorpi come i vaccini e
quindi non danno protezione immunitaria. Nei bambini e negli
adolescenti, l'uso degli antivirali deve essere limitato a: bambini
che accusano sintomi influenzali e che appartengono ai gruppi a
rischio per gravi complicanze; bambini senza fattori di rischio, ma
ricoverati in ospedale per sintomi gravi attribuibili alla infezione
con virus AH1N1; bambini a rischio di gravi complicanze, non vaccinati
che abbiano avuto contatti stretti con persone infette, come
chemioprofilassi.

Nelle donne in stato di gravidanza l'uso dei farmaci antivirali
deve essere limitato a donne che presentino malattie croniche
preesistenti alla gravidanza, nonche' ai casi di malattia influenzale
con decorso complicato. In questi casi il trattamento puo' essere
effettuato anche nel I trimestre, nel piu' breve tempo possibile
dall'insorgere dei sintomi. Il ministero della Salute ricorda inoltre
che "ogni farmaco, in quanto tale, va rigorosamente prescritto dal
proprio medico di riferimento (medico di famiglia, pediatra,
ginecologo, cardiologo o altro specialista) previa visita".

(Fed/Ct/Adnkronos)
10-FEB-13 15:09

NNNN

Nessun commento: