Riceviamo e pubblichiamo
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18:29 (14 ore fa)
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COMUNICATO STAMPA
I TG NAZIONALI NON DEVONO ESSERE FAZIOSI, MA DEVONO DARE
UGUALE VISIBILITÀ A TUTTI GLI ENTI DI ASSISTENZA
Il servizio del TG1 andato in onda ieri, 23 aprile 2013,
nell’edizione delle ore 08.00, ha suscitato notevole disappunto presso
il Patronato Epas. In particolare, l’Ente di Patronato e di
Assistenza Sociale dichiara di esser rimasto molto scontento per la
faziosità delle informazioni riportate nel servizio, dedicato alla
possibilità per i cittadini di avvalersi dell’assistenza dei
patronati per scaricare e compilare i modelli CUD, per via del fatto che
inquadrature, informazioni dettate dalla giornalista che ha realizzato il
servizio, tabelle esplicative e ogni altro tipo di delucidazione fornita
hanno evidenziato come possibili referenti unicamente alcuni patronati,
sulla base di scelte che appaiono come assolutamente arbitrarie.
È lo stesso Presidente Nazionale del Patronato,
Denis Nesci, a illustrare la situazione con dovizia di particolari:
“Crediamo che sia poco corretto concentrare tutte le
attenzioni su alcune sigle sindacali, come avviene
durante il servizio mediante interviste ad esponenti di alcuni patronati e
riprese nelle quali appaiono in grande evidenza l’interno e
l’esterno, con tanto di sigle ampiamente leggibili, di alcuni
uffici. L’Epas non può non constatare che il servizio
assomiglia ad uno spot a beneficio di alcune sigle: la cosa ci amareggia
parecchio, considerando che anche noi lavoriamo con la medesima
attenzione al cittadino e con le stesse caratteristiche di serietà,
disponibilità e professionalità, e che anche queste nostre
qualità sarebbero degne di nota e meritevoli dell’attenzione
dei mass media. Ma nell’universo mediatico sembra esserci sempre e
solo spazio per alcuni soggetti del settore e per le sigle ad essi
legate”.
Il Presidente Epas conclude il proprio intervento con un invito
alla RAI: “Considerando che nel mio ruolo di Presidente del
Patronato Epas ho il dovere di tutelare la credibilità
dell’ente che rappresento e la professionalità di chi ne fa
parte, invito l’azienda RAI e in particolare la Redazione
del TG1 a dedicare anche a noi la stessa attenzione rivolta ad altri
patronati che, come il nostro ma non più del nostro,
lavorano con impegno per fornire assistenza previdenziale e fiscale ai
cittadini. In questo modo si dimostrerebbe realmente l’intenzione di
informare tutti senza favoritismi di alcun genere e di garantire un servizio
degno di quello che è il principale momento di informazione a livello
nazionale, dando allo stesso modo la giusta e meritata visibilità a
soggetti che, come l’Epas, lavorano bene tanto quanto altri enti del
medesimo settore ma a cui purtroppo non viene offerta la possibilità
di entrare nel circuito dei mezzi di informazione e comunicazione
nazionali”.
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