SALUTE: CON NUOVA TERAPIA DEGENERAZIONE MACULARE "IN TRAPPOLA" =
(AGI) - Milano, 14 mag. - Nella Degenerazione Maculare Legata
all'Eta' (forma umida) l'innovazione determina un salto di
qualita'. Dopo gli anticorpi monoclonali per iniezione
intravitreale, che fino a ieri rappresentavano la frontiera
piu' avanzata delle terapie per questa patologia, arriva
aflibercept, una proteina di fusione completamente umana, con
un meccanismo d'azione nuovo che agisce come le chele di
un'aragosta, intrappolando i fattori responsabili della
crescita anomala dei vasi sanguigni all'interno della retina,
caratteristica nei pazienti affetti dalla DMLE di tipo "umido"
o "neovascolare". "Si tratta di un farmaco che presenta diverse
caratteristiche che lo rendono unico nel panorama dei
trattamenti anti-fattore di crescita dell'endotelio vascolare",
ha sottolineato il Prof. Alfonso Giovannini, direttore della
Clinica oculistica dell'Azienda ospedaliero-universitaria
Ospedali Riuniti, Universita' Politecnica delle Marche di
Ancona. (AGI)
Red/Pgi (Segue)
141340 MAG 13
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SALUTE: CON NUOVA TERAPIA DEGENERAZIONE MACULARE "IN TRAPPOLA" (2)=
(AGI) - Milano, 14 mag. - Il nuovo farmaco si caratterizza per
un'efficacia nel bloccare l'evoluzione della patologia che nei
diversi studi clinci ha superato il 95%. Negli studi di
confronto con l'attuale standard terapeutico, aflibercept ha
dimostrato di essere clinicamente equivalente, ha cioe'
dimostrato di determinare gli stessi risultati clinici, con un
numero di iniezioni intravitreali ridotto: sette invece di
dodici. Inoltre e' importante sottolineare che, dopo le prime
tre iniezioni, praticate a distanza di un mese l'una dall'altra
come per gli anticorpi monoclonali, le successive possono
essere effettuate ogni due mesi. Questa posologia e il ridotto
numero di iniezioni presentano il vantaggio di una piu' agevole
aderenza alla terapia, ma anche in termini di sicurezza: con la
pratica delle iniezioni intravitreali, infatti, e' possibile
incorrere in alcuni eventi avversi (per quanto rari)
direttamente connessi alla procedura iniettiva, quali
l'endoftalmite, il distacco della retina, la cataratta
traumatica e l'aumento della pressione intraoculare, che a sua
volta, e' la porta d'ingresso del glaucoma. Altro vantaggio
associato all'uso di aflibercept e' il fatto che questo
farmaco, diversamente dalle terapie standard, non richiede il
monitoraggio mensile del paziente, contribuendo ad alleggerire
la gestione della terapia sia per il paziente e la sua famiglia
sia per il Centro che lo ha in cura. Questo consente una
migliore pianificazione, una riduzione delle liste d'attesa e
anche una riduzione dei costi per il Servizio Sanitario
Nazionale. (AGI)
Red/Pgi
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