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lunedì 24 giugno 2013

SALUTE: 4 MILA BIMBI CON FIBROSI CISTICA, IN BASILICATA APRE CENTRO PER SCREENING =


SALUTE: 4 MILA BIMBI CON FIBROSI CISTICA, IN BASILICATA APRE CENTRO PER SCREENING =

Roma, 24 giu. - (Adnkronos Salute) - Sono 4 mila i bimbi che in
Italia soffrono di fibrosi cistica, una malattia cronica che colpisce
diversi organi del corpo. Ad oggi non esistono ancora cure risolutive,
ma solo terapie che rallentano il danno. Per questo la Lega Italiana
fibrosi cistica Onlus (Lifc) e Associazione Lucana fibrosi cistica
Onlus, stanno combattendo per attivare nel nostro Paese dei Centri 'ad
hoc' dove i pazienti possano ricevere tutte le cure necessarie.
L'ultimo centro, rivolto ai piu' piccoli, e' stato inaugurato in
Basilicata dove i genitori possono sottoporre i propri figli a un
esame di controllo capace di intervenire precocemente sulla patologia.

"Negli ultimi anni - si legge in una nota della Lifc - la
prognosi dei pazienti con fibrosi cistica e' migliorata e la vita
media, ad oggi, si attesta intorno ai 35 anni, mentre la sopravvivenza
negli anni '60 era di 3 o 4 anni. Le ragioni di un tale miglioramento
sono molteplici: l'istituzione di centri specializzati per la
diagnosi, lo studio e il trattamento della malattia, l'introduzione di
nuovi antibiotici, piu' conoscenze sulle caratteristiche genetiche,
l'introduzione di protocolli di trattamento intensivo e sistematico,
hanno rappresentato punti fondamentali per migliorare la malattia. Le
regioni in cui lo screening non e' ad oggi eseguito sono Friuli
Venezia Giulia, Abruzzo, Puglia, Campania e Sardegna".

La Lifc si prefissa un obiettivo: "Tutti i bambini e soggetti a
rischio in ogni parte d'Italia - spiega Franco Berti presidente della
Lifc- devono avere accesso allo screening neonatale. Riuscire ad
intercettare precocemente la patologia - aggiunge Berti - significa
curare meglio il paziente e migliorare le sue aspettative di vita;
significa razionalizzare la spesa e risparmiare su cure e ricoveri
inappropriati, oltre che sul costo sociale. E' importante che in ogni
regione venga realizzato un modello assistenziale che metta insieme il
Centro screening, gli operatori del Centro fc, le associazioni di
volontariato che concorrono insieme per la prevenzione, la cura e
l'informazione. Con l'obiettivo di migliorare la qualita' di vita dei
pazienti e dare a tutti pari dignita'".

(Stg/Ct/Adnkronos)
24-GIU-13 11:10

NNNN

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