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lunedì 24 giugno 2013

LE COMMISSIONI COMPETENTI DELLA CAMERA E DEL SENATO CHIEDONO LO STRALCIO DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA DALLA RIFORMA PREVIDENZIALE


Riceviamo da Ficiesse e pubblichiamo


LE COMMISSIONI COMPETENTI DELLA CAMERA E DEL SENATO CHIEDONO LO STRALCIO DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA DALLA RIFORMA PREVIDENZIALE

CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 giugno 2013
40.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
ATTI DEL GOVERNO
  Mercoledì 19 giugno 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Maria Cecilia Guerra.
  La seduta comincia alle 14.50.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per l'armonizzazione all'assicurazione generale obbligatoria dei requisiti minimi di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di categorie di personale iscritto presso l'INPS, l'ex-ENPALS e l'ex-INPDAP. 
Atto n. 11.
 
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni).
  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 giugno 2013.
  Cesare DAMIANOpresidente, ricorda che nella scorsa settimana, in cui sono stati espressi dalla V Commissione (Bilancio) i rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario, si è concluso il dibattito di carattere generale sul provvedimento e che, nel frattempo, sono stati anche formulati i rilievi sullo schema di regolamento, per i profili di competenza, dalla IV Commissione (Difesa).
  Rammenta, inoltre, che il rappresentante del dicastero del lavoro e delle politiche sociali, nella seduta del 5 giugno scorso, aveva dato la disponibilità del Governo ad attendere due settimane per l'espressione del parere da parte della Commissione, al fine di concedere il tempo necessario per approfondire le delicate questioni recate dal provvedimento. Fa presente, pertanto, che i relatori, in esito all'istruttoria svolta e ai rilievi pervenuti, hanno presentato una proposta di parere sullo schema di regolamento in esame (vedi allegato 1), nel cui ambito si è altresì tenuto conto delle valutazioni della I Commissioni (Affari costituzionali), i cui rilievi sono in fase di acquisizione.
  Avverte, infine, che i deputati Rostellato ed altri hanno presentato una proposta di parere alternativa a quella dei relatori(vedi allegato 2).
  Gessica ROSTELLATO (M5S) osserva che il suo gruppo, nella propria proposta di parere alternativa a quella dei relatori ha inteso manifestare la ferma contrarietà rispetto al provvedimento in esame, giudicato suscettibile di generare disagi alla collettività , in ragione della messa a rischio della funzionalità delle amministrazioni interessate, determinata dall'aumento dell'età media del personale in servizio. Invitando, pertanto, il Governo e la Commissione a riflettere seriamente sulle gravi conseguenze che potrebb ero derivare dall'armonizzazione di cui al provvedimento in esame, raccomanda l'approvazione della predetta proposta alternativa di parere, con cui si prospetta l'esigenza di un orientamento contrario sullo schema di regolamento.
  Titti DI SALVO (SEL) coglie l'occasione dell'esame dell'atto di Governo in titolo per fare presente che il suo gruppo – sulla delicata materia della previdenza dei macchinisti ferroviari, inopinatamente penalizzati dall'errata interpretazione data al comma 18 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, da cui deriva il provvedimento in esame – ha preannunciato la presentazione di una propria proposta di legge in materia, di cui chiederà , non appena tale proposta sarà assegnata alla Commissione , il sollecito abbinamento alle proposte di legge in tema di deroghe per l'accesso al trattamento pensionistico, di cui la Commissione stessa inizierà l'esame domani.
  Cesare DAMIANOpresidente, avverte preliminarmente che sono stati testé trasmessi i rilievi formulati sul provvedimento dalla I Commissione (Affari costituzionali), invitando pertanto il rappresentante del Governo a manifestare il proprio orientamento sulla proposta di parere dei relatori.
  Quanto alla questione posta dal deputato Di Salvo, assicura poi che la presidenza procederà ad abbinare tale proposta normativa, una volta assegnata alla Commissione, agli altri provvedimenti di cui si prevede l'inizio dell'esame per la giornata di domani.
  Il sottosegretario Maria Cecilia GUERRA, nel ringraziare la Commissione per l'importante lavoro svolto e nel ricordare che già stamani si sono espresse sul testo le competenti Commissioni del Senato, osserva che il Governo attendeva il parere dei due rami del Parlamento proprio per orientarsi adeguatamente circa le più opportune modalità di prosecuzione dell'iter del provvedimento. Ritiene dunque che, in base alle indicazioni emerse, il Governo assumerà le conseguenti determinazioni, che prevede possano essere coerenti c on le valutazioni formulate nei pareri parlamentari.
  Cesare DAMIANOpresidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che porrà prima in votazione la proposta di parere dei relatori; in caso di sua approvazione, la proposta alternativa di parere dei deputati Rostellato ed altri si intenderà preclusa e non sarà , quindi, posta in votazione.
  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni formulata dai relatori, risultando conseguentemente preclusa la proposta alternativa di parere dei deputati Rostellato ed altri.
  La seduta termina alle 15.05.
ALLEGATO 1
Schema di regolamento recante l'armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di categorie di personale iscritte presso l'INPS, l'ex-ENPALS e l'ex INPDAP (atto n. 11).
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
  La XI Commissione,
   esaminato lo schema di regolamento recante l'armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale comparto difesa-sicurezza e del compatto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di categorie di personale iscritte presso l'INPS, l'ex-ENPALS e l'ex INPDAP (atto n. 11);
   considerato che il provvedimento in esame è volto a dare attuazione a quanto stabilito dall'articolo 24, comma 18, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, al fine di prevedere un'armonizzazione dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico di talune categorie di lavoratori a quelli vigenti nell'Assicurazione generale obbligatoria (A.G.O.), tenendo conto delle specificità e delle obiettive peculiarità dei rispettivi ordinamenti;
   rilevato che l'articolo 1, nel far salva l'applicazione della normativa pensionistica previgente per i lavoratori che maturano il diritto a pensione entro il 31 dicembre 2012, dispone per i lavoratori contemplati dal presente provvedimento, a decorrere dal 1o gennaio 2013, la non applicazione delle cosiddette «finestre mobili» annuali, nonché l'applicazione dell'adeguamento alla speranza di vita a tutti i requisiti anagrafici previsti dal regolamento per l'accesso alla pensione, nonché al requisito contributivo per l'accesso al trattamento pensionistico indipendentemente dall'età anagrafica;
   valutato che gli articoli da 2 a 5 fanno riferimento, nello specifico, al personale dei comparti sicurezza e difesa e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico;
   osservato, in particolare, che l'articolo 3, con riferimento a tali lavoratori, prevede, per l'accesso alla pensione di vecchiaia, a decorrere dal 1o gennaio 2013 e fino al 1o gennaio 2018, la graduale elevazione dei requisiti anagrafici, secondo la progressione indicata nelle tabelle A e B allegate al provvedimento, nonché un'anzianità contributiva minima pari a 20 anni;
   valutato che l'articolo 4, sempre per il personale di tali comparti, reca disposizioni in materia di pensioni anticipate, prevedendo due possibilità di accesso, identiche per uomini e donne, che consentono, da un lato, l'accesso alla pensione, a decorrere dal 1o gennaio 2013, indipendentemente dal possesso dei requisiti anagrafici, a condizione di avere maturato un'anzianità contributiva minima di 42 anni e 3 mesi (con la previsione di riduzioni in caso di anticipo), dall'altro, la possibilità di conseguire la pensione anticipata attraverso il sistema delle quote;
   considerato che l'articolo 5, in relazione ai comparti in oggetto, reca alcune disposizioni transitorie e finali, prevedendo, in particolare, che l'incremento dei requisiti anagrafici per la pensione Di vecchiaia non incide sugli attuali limiti ordinamentali;
   segnalato che gli articoli da 6 a 13 disciplinano l'incremento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento per talune categorie di personale iscritto presso l'INPS, l'ex-ENPALS e l'ex-INPDAP;
   atteso che gli articoli 14 e 15 disciplinano alcune ipotesi di deroga alle norme del regolamento in esame, al fine di salvaguardare specifiche categorie di lavoratori in particolari situazioni lavorative;
   preso atto che il provvedimento va letto anche alla luce del pesante blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali nel pubblico impiego, che già ha prodotto significativi sacrifici di natura economica per molte delle categorie interessate dal provvedimento in esame;
   rilevato che esso è frutto dell'iniziativa del precedente Governo e che il Governo in carica si è limitato a rinnovare al Parlamento la richiesta di parere, senza introdurre alcun elemento di novità nel testo;
   osservato che la presentazione alle Camere del provvedimento, nella precedente legislatura, è stata caratterizzata da una oggettiva carenza di confronto con le rappresentanze dei lavoratori interessati;
   ritenuto che le audizioni svolte nel corso dell'istruttoria dello schema di regolamento abbiano messo in luce l'esistenza di aspetti problematici, sia in relazione alle date e alle decorrenze degli interventi previsti, sia in ordine all'impatto che le nuove disposizioni potrebbero avere nei confronti di determinate categorie;
   rilevato, in particolare, che – per il comparto sicurezza e difesa – le stesse audizioni hanno evidenziato la necessità di fare fronte a uno specifico problema di natura sostanziale, legato alle difformità tra età di ordinamento ed età anagrafica per l'accesso alla pensione; 
   segnalato, altresì, che nella scorsa legislatura il Parlamento ha adottato numerosi atti di indirizzo finalizzati ad assicurare la specificità del comparto sicurezza e difesa, nonché a garantire adeguate forme di confronto e ascolto delle relative rappresentanze;
   ritenuto, pertanto, essenziale che un intervento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico passi attraverso una più attenta considerazione della predetta specificità e si caratterizzi per un percorso di confronto e di condivisione delle finalità generali dell'intervento normativo;
   valutato il parere espresso sullo schema in esame dal Consiglio di Stato, che ha segnalato talune questioni problematiche;
   ritenuto opportuno che il Governo tenga conto dell'esigenza di svolgere le dovute riflessioni sugli aspetti sollevati in premessa;
   acquisiti, infine, i rilievi formulati, per i profili di rispettiva competenza, dalle Commissioni I, IV e V,
  esprime
PARERE FAVOREVOLE
  con le seguenti condizioni:
   a) gli articoli da 2 a 5 dello schema di regolamento siano stralciati dal testo, al fine di aprire un effettivo e proficuo percorso di confronto e consultazione con le rappresentanze dei lavoratori dei comparti sicurezza e difesa, oltre che vigili del fuoco e soccorso pubblico, finalizzato a coniugare le legittime esigenze di armonizzazione dei diversi regimi previdenziali con le altrettanto legittime aspettative di tutela della specificità dei predetti comparti; di conseguenza, sia anche riformulato, per le parti di interesse dei citati comparti, l'articolo 1 del medesimo schema di regolamento, in modo da renderne il contenuto compatibile con la predetta richiesta di stralcio;
   b) tenuto conto del decorso di un significativo lasso di tempo dal momento della sua originaria adozione da parte del Consiglio dei ministri, si provveda a rimodulare il provvedimento per quanto concerne la data di efficacia delle misure di cui all'articolo 1 e agli articoli da 6 a 14, posticipando, in particolare, al 1o gennaio 2014 le decorrenze, nonché modificando, laddove necessario (in particolare, per i lavoratori poligrafici) il meccanismo di aumento graduale dell'età , facendo slittare di un anno tutti i bienni interessati dall'aumento dell'età pensionabile e non solo la data iniziale del primo biennio, anche al fine di scongiurare un paradossale effetto di «rincorsa» dei requisiti previdenziali;
   c) con riferimento alle deroghe di cui all'articolo 15, infine, per la stipula degli accordi, per l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria e per gli altri istituti ivi previsti, sia individuata una nuova data delle rispettive decorrenze, che sia coerente con la data di definitiva emanazione del provvedimento (che, pertanto, non dovrebbe essere fissata prima del 1ogiugno 2013).
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SENATO DELLA REPUBBLICA 
Legislatura 17ª - Commissioni 1° e 4° riunite - Resoconto sommario n. 3 del 19/06/2013

 
COMMISSIONI 1ª e 4ª RIUNITE
 (Affari costituzionali) 
 (Difesa)
 
MERCOLEDÃO 19 GIUGNO 2013
3ª Seduta
 
Presidenza del Vice Presidente della 1ª Commissione
        
 
            La seduta inizia alle ore 9,10.
 
 
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO 
 
Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per l'armonizzazione all'assicurazione generale obbligatoria dei requisiti minimi di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di categorie di personale iscritto presso l'INPS, l'ex ENPALS e l'ex INPDAP (n. 11)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400 e dell’articolo 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2001, n. 214. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con condizioni)
 
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 6 giugno.
 
     Il relatore per la 4Commissione MALAN (PdL) illustra uno schema di parere favorevole con condizioni, predisposto d'intesa con la relatrice per la 1Commissione, senatrice Lo Moro, pubblicato in allegato.
            In particolare, l'avviso favorevole è subordinato allo "stralcio" dal testo degli articoli da 2 a 5, al fine di aprire un effettivo e proficuo percorso con le rappresentanze del comparto difesa e sicurezza, anche allo scopo di coniugare l'esigenza di armonizzazione con la specificità del comparto stesso. Inoltre, si ritiene necessaria una rimodulazione della data di efficacia di cui agli articoli 1 e da 6 a 14, tenendo conto anche delle particolare esigenze del personale poligrafico. Appare, infine, prioritario individuare nuove decorrenze coerenti con la data di effettiva emanazione del provvedimento, con riferimento alle deroghe di cui all'articolo 15, per la stipula degli accordi, per l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria e per gli altri istituti ivi previsti.
 
         La relatrice per la 1Commissione LO MORO (PD) sottolinea che la proposta illustrata dal relatore Malan raccoglie le perplessità emerse nel dibattito ed è stata elaborata in stretto collegamento con la Commissione lavoro della Camera dei deputati, dove il rappresentante del Governo si è pronunciato favorevolmente sulla formulazione dello schema di parere.
 
         Il senatore BATTISTA (M5S) dà quindi conto di uno schema di parere contrario, pubblicato in allegato, predisposto dal Gruppo Movimento 5 Stelle, rilevando, in particolare, che lo schema di decreto è stato presentato alle Camere ben oltre il termine del 31 ottobre 2012 previsto dalla normativa di riferimento, in questo modo eludendo quanto affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 184 del 1981. Richiama, infine, l'orientamento, unanimemente contrario, espresso dalle rappresentanze dei settori interessati, in sede di audizione informale.
 
            Si passa pertanto alle dichiarazioni di voto.
 
         Il senatore GASPARRI (PdL) preannuncia, a nome del Gruppo di appartenenza, il voto favorevole sullo schema di parere proposto dai relatori. Esso, infatti, rispetta la specificità del comparto difesa e sicurezza e testimonia l'azione incisiva delle Camere nella formulazione di specifici indirizzi al Governo.
            Auspica, altresì, che l'Esecutivo tenga nel debito conto la necessità di armonizzare la riforma dei regimi pensionistici con la revisione dello strumento militare nazionale.
 
         Il senatore VATTUONE (PD), nell'esprimere apprezzamento sia per la disponibilità che il Governo avrebbe manifestato in ordine alla revisione dello schema di decreto, sia per il riconoscimento della specificità del comparto difesa e sicurezza contenuto nello schema di parere dei relatori, preannuncia, a nome della propria parte politica, il voto favorevole.
            Conclude, osservando che il predetto schema di parere sembrerebbe recepire, nei fatti, anche le riserve manifestate dal Gruppo Movimento 5 Stelle.
 
         La senatrice BISINELLA (LN-Aut) preannuncia il voto favorevole del gruppo Lega Nord e Autonomie. Il suo Gruppo apprezza l'ipotesi di "stralcio", con particolare riferimento alle disposizioni che riguardano il comparto Vigili del fuoco e soccorso pubblico, la cui specificità deve essere riconosciuta al pari di quella che spetta al comparto sicurezza e forze armate
 
         Nell'associarsi all'avviso favorevole espresso dal senatore Vattuone, la senatrice VALENTINI (PD) auspica che il Governo possa risolvere con tempestività ed efficacia le problematiche inerenti al Corpo dei Vigili del fuoco. Ciò affinché ne venga conservata la piena efficienza operativa.
 
         Il senatore DIVINA (LN-Aut) si sofferma sulle condizioni contenute nel parere illustrato dai relatori, osservando che, se attuate, rischierebbero di conservare un sistema normativo connotato da eccessivi particolarismi,senza dar luogo ad alcuna omogeneizzazione.
            In ragione di ciò, preannuncia, in dissenso dal Gruppo di appartenenza, il voto di astensione.
 
         Poiché nessun altro chiede di intervenire, il presidente FAZZONE, previa verifica del numero legale, pone in votazione lo schema di parere non ostativo con condizioni proposto dai relatori, che viene approvato.
 
            Risulta pertanto preclusa la votazione dello schema di parere contrario formulato dal Gruppo Movimento 5 Stelle.
 
 
La seduta termina alle ore 9,25.

 
PARERE APPROVATO DALLE COMMISSIONI RIUNITE
SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 11
 
            Le Commissioni riunite affari costituzionali e difesa, esaminato lo schema di regolamento in titolo,
            considerato che il provvedimento in esame è volto a dare attuazione a quanto stabilito dall’articolo 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, al fine di prevedere un’armonizzazione dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico di talune categorie di lavoratori in riferimento a quelli vigenti nell'Assicurazione generale obbligatoria (A.G.O.), tenendo conto delle specificità e delle obiettive peculiarità dei rispettivi ordinamenti;
            rilevato che l’articolo 1, nel far salva l’applicazione della normativa pensionistica previgente per i lavoratori che maturano il diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2012, dispone, per i lavoratori contemplati dal presente provvedimento, a decorrere dal 1° gennaio 2013, la non applicazione delle cosiddette "finestre mobili" annuali, nonché l'applicazione dell'adeguamento alla speranza di vita a tutti i requisiti anagrafici previsti dal regolamento per l'accesso alla pensione, nonché al requisito contributivo per l'accesso al trattamento pensionistico indipendentemente dall'età anagrafica;
            valutato che gli articoli da 2 a 5 fanno riferimento, nello specifico, al personale dei comparti sicurezza e difesa e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico;
            osservato, in particolare, che l’articolo 3, con riferimento a tali lavoratori, prevede, per l’accesso alla pensione di vecchiaia, a decorrere dal 1° gennaio 2013 e fino al 1° gennaio 2018, la graduale elevazione dei requisiti anagrafici, secondo la progressione indicata nelle tabelle A e B allegate al provvedimento, nonché un'anzianità contributiva minima pari a 20 anni;
            valutato che l’articolo 4, sempre per il personale di tali comparti, reca disposizioni in materia di pensioni anticipate, prevedendo due possibilità di accesso, identiche per uomini e donne, che consentono, da un lato, l’accesso alla pensione, a decorrere dal 1° gennaio 2013, indipendentemente dal possesso dei requisiti anagrafici, a condizione di avere maturato un'anzianità contributiva minima di 42 anni e 3 mesi (con la previsione di riduzioni in caso di anticipo), dall’altro, la possibilità di conseguire la pensione anticipata attraverso il sistema delle quote;
            considerato che l'articolo 5, in relazione ai comparti in oggetto, reca alcune disposizioni transitorie e finali, prevedendo, in particolare, che l'incremento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia non incide sugli attuali limiti ordinamentali;
            segnalato che gli articoli da 6 a 13 disciplinano l'incremento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento per talune categorie di personale iscritto presso l'INPS, l'ex ENPALS e l'ex INPDAP;
            atteso che gli articoli 14 e 15 disciplinano alcune ipotesi di deroga alle norme del regolamento in esame, al fine di salvaguardare specifiche categorie di lavoratori in particolari situazioni lavorative;
            preso atto che il provvedimento va letto anche alla luce del pesante blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali nel pubblico impiego, che già ha prodotto significativi sacrifici di natura economica per molte delle categorie interessate dal provvedimento in esame;
            rilevato che esso è frutto dell’iniziativa del precedente Governo e che il Governo in carica si è limitato a rinnovare al Parlamento la richiesta di parere, senza introdurre alcun elemento di novità nel testo;
            osservato che la presentazione alle Camere del provvedimento, nella precedente legislatura, è stata caratterizzata da una oggettiva carenza di confronto con le rappresentanze dei lavoratori interessati;
            ritenuto che le audizioni svolte nel corso dell’istruttoria dello schema di regolamento abbiano messo in luce l’esistenza di aspetti problematici, sia in relazione alle date e alle decorrenze degli interventi previsti, sia in ordine all’impatto che le nuove disposizioni potrebbero avere nei confronti di determinate categorie;
            rilevato, in particolare, che - per il comparto sicurezza e difesa - le stesse audizioni hanno evidenziato la necessità di fare fronte a uno specifico problema di natura sostanziale, legato alle difformità tra età di ordinamento ed età anagrafica per l’accesso alla pensione;
            segnalato, altresì, che nella scorsa legislatura il Parlamento ha adottato numerosi atti di indirizzo finalizzati ad assicurare la specificità del comparto sicurezza e difesa, nonché a garantire adeguate forme di confronto e ascolto delle relative rappresentanze;
            ritenuto, pertanto, essenziale che un intervento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico passi attraverso una più attenta considerazione della predetta specificità e si caratterizzi per un percorso di confronto e di condivisione delle finalità generali dell’intervento normativo,
            esprimono parere favorevole
            con le seguenti condizioni:
            a) gli articoli da 2 a 5 dello schema di regolamento siano "stralciati" dal testo, al fine di aprire un effettivo e proficuo percorso di confronto e consultazione con le rappresentanze dei lavoratori dei comparti sicurezza e difesa, oltre che vigili del fuoco e soccorso pubblico, finalizzato a coniugare le legittime esigenze di armonizzazione dei diversi regimi previdenziali con le altrettanto legittime aspettative di tutela della specificità dei predetti comparti; di conseguenza, sia anche riformulato, per le parti di interesse dei citati comparti, l’articolo 1 del medesimo schema di regolamento, in modo da renderne il contenuto compatibile con la predetta richiesta di stralcio;
            b) tenuto conto del decorso di un significativo lasso di tempo dal momento della sua originaria adozione da parte del Consiglio dei ministri, si provveda a rimodulare il provvedimento per quanto concerne la data di efficacia delle misure di cui all’articolo 1 e agli articoli da 6 a 14, posticipando, in particolare, le decorrenze al 1° gennaio 2014, nonché modificando, laddove necessario - in particolare, per i lavoratori poligrafici - il meccanismo di aumento graduale dell’età , facendo slittare di un anno tutti i bienni interessati dall’aumento dell’età pensionabile e non solo la data iniziale del primo biennio, anche al fine di scongiurare un paradossale effetto di "rincorsa" dei requisiti previdenziali;

            c) con riferimento alle deroghe di cui all’articolo 15, infine, per la stipula degli accordi, per l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria e per gli altri istituti ivi previsti, sia individuata una nuova data delle rispettive decorrenze, che sia coerente con la data di definitiva emanazione del provvedimento, la quale, pertanto, non dovrebbe essere fissata prima del 1° giugno 2013.
 

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