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giovedì 20 giugno 2013

SALUTE: BIMBI CON DANNI CONGENITI VISTA "RIORGANIZZANO" CERVELLO =


SALUTE: BIMBI CON DANNI CONGENITI VISTA "RIORGANIZZANO" CERVELLO =
(AGI) - Pisa, 20 giu. - I bambini nati con una lesione, causata
da emorragie o malformazioni, alla corteccia occipitale, cioe'
nell'area deputata alla visione, hanno la straordinaria
capacita' di "riorganizzare" il cervello per sfruttare la parte
sana. A svelare questo misterioso processo e' stato un gruppo
di ricercatori italiani in uno studio pubblicato sulla rivista
Cortex. I ricercatori hanno notato che i bambini nati con
lesioni congenite che compromettono la vista rispondono agli
stimoli come se ci vedessero: evitano gli ostacoli improvvisi,
si spostano alla percezione dell'oggetto, si voltano verso la
parte cieca. (AGI)
Red/Pgi (Segue)
201357 GIU 13
SALUTE: BIMBI CON DANNI CONGENITI VISTA "RIORGANIZZANO" CERVELLO (2)=
(AGI) - Pisa, 20 giu. - Un vero e proprio mistero, che un team
tutto italiano e tutto toscano ha finalmente svelato, aprendo
nuove prospettive di cura per bambini e adulti con danni alle
funzioni visive. "Abbiamo scoperto che nei bambini con lesioni
alla nascita la corteccia sana compensa la parte cerebrale
lesionata", ha spiegato Giovanni Cioni e Maria Concetta
Morrone, entrambi docenti presso l'Universita' di Pisa
(rispettivamente dei Dipartimenti di Medicina Clinica e
Sperimentale e di Ricerca Traslazionale), ma anche ricercatori
presso l'IRCCS Fondazione Stella Maris per la Neuropsichiatria
dell'infanzia e l'adolescenza. "Lo studio che abbiamo
realizzato dimostra l'estrema plasticita' del cervello del
bambino - hanno proseguito i due scienziati - e quindi la sua
formidabile capacita' di riorganizzarsi anche dopo una lesione
molto grande e potenzialmente invalidante". (AGI)
Red/Pgi (Segue)
201357 GIU 13
SALUTE: BIMBI CON DANNI CONGENITI VISTA "RIORGANIZZANO" CERVELLO (3)=
(AGI) - Pisa, 20 giu. - Il gruppo che ha fatto questa
importante scoperta e' multidisciplinare e comprende
ricercatori dell'IRCCS Fondazione Stella Maris, del CNR e
dell'Universita' di Pisa e dell'Universita' di Firenze. Lo
studio che porta le firme di Francesca Tinelli, Guido Marco
Cicchini, Roberto Arrighi, Michela Tosetti, Giovanni Cioni e
Maria Concetta Morrone, ha evidenziato i meccanismi con cui
alcuni soggetti riescono a correggere l'emianopsia, ovvero la
perdita di meta' del campo visivo, acquisendo la possibilita'
di utilizzare i segnali visivi provenienti dal campo cieco
senza averne una percezione cosciente. "Abbiamo seguito alcuni
bambini - ha spiegato Morrone - con questo tipo di lesioni alla
nascita nel corso degli anni, sottoponendoli ad imaging
funzionale, ovvero l'uso della risonanza magnetica per
analizzare e studiare la relazione tra l'attivita' di
determinate aree cerebrali e specifiche funzioni cerebrali. Con
l'uso di queste avanzate tecnologie abbiamo potuto comprendere
il meccanismo con cui il loro cervello compensa la mancanza di
questa funzione visiva. La parte buona della corteccia assume
anche le funzioni di quella danneggiata, andando a colmare il
danno che si trova nell'altro emisfero. E' la prova di quanto
sia plastico il cervello del bambino e quindi sia capace di
riorganizzarsi per far fronte alle difficolta'. Cioni ha
aggiunto: "Questo avviene solo nei bambini con una lesione
congenita. Nel gruppo dei bambini che hanno avuto danni di
questo tipo successivamente e quindi non alla nascita, non
abbiamo assistito a questa riorganizzazione e nemmeno negli
adulti. La ricerca evidenzia chiaramente tre elementi
fondamentali: il cervello e' plastico; l'ambiente insegna ed e'
quindi il 'farmaco del cervello' e in base a quanto scoperta
possiamo studiare terapie ad hoc". Le ricadute di questo studio
potrebbero portare in futuro a nuove cure. "E' una speranza
molto concreta", ha aggiunto Cioni. "Comprendendo meglio i
meccanismi - ha detto - possiamo intensificare gli stimoli
sulla plasticita' cerebrale e approntare interventi terapeutici
anche per tutti quei bambini con danni non congeniti e per gli
adulti. Certo siamo appena agli inizi ma abbiamo una prima e
importante risposta preliminare". (AGI)
Red/Pgi
201358 GIU 13

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