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giovedì 26 settembre 2013

TUMORI: ALLO STUDIO ANTICORPO DI SQUALO PER INIBIRE CRESCITA CANCRO SENO =


TUMORI: ALLO STUDIO ANTICORPO DI SQUALO PER INIBIRE CRESCITA CANCRO SENO =
SI CHIAMA IGNAR ED E' SOTTO LA LENTE DI UN TEAM DELL'UNIVERSITA'
DI ABERDEEN

Milano, 26 set. (Adnkronos Salute) - Dagli abissi alla lotta
contro il cancro al seno. Uno speciale anticorpo che si trova solo nel
sangue degli squali e' finito sotto la lente di un team di scienziati
scozzesi: sembra infatti che possa essere usato per inibire la
crescita delle cellule tumorali. Per verificare questa ipotesi i
ricercatori - un gruppo di biologi dell'universita' di Aberdeen -
hanno ricevuto un finanziamento di 200 mila sterline dalla charity
Aicr che in Scozia finanzia la ricerca sul cancro.

Lo studio durera' 3 anni e si concentrera' su 2 molecole, HER2
ed HER3. Quando queste molecole si accoppiano sulla superficie di una
cellula tumorale, le segnalano di crescere e dividersi. I ricercatori
dovranno stabilire se l'anticorpo di squalo IgNAR possa essere usato
per impedire alle due molecole di funzionare e inviare il segnale. I
risultati del lavoro potrebbero aprire la strada allo sviluppo di
nuovi farmaci, sottolineano gli scienziati. Circa una paziente con
cancro al seno su 4 ha un tipo di tumore HER2-positivo (significa che
livelli molto alti della molecola si trovano sulla superficie delle
cellule maligne). Si tratta di tumori che possono essere trattati con
successo con farmaci, ma la resistenza ai trattamenti sta diventando
un problema crescente.

Helen Dooley, della 'School of Biological Sciences'
dell'universita' di Aberdeen, la scienziata alla guida dello studio
spiega che il lavoro del team di ricerca sara' incentrato su un tipo
di anticorpo che si trova solo negli squali, ed "e' interessante
perche' si lega all'obiettivo, un virus o un parassita, in un modo
molto diverso rispetto agli anticorpi umani. E ci riesce perche'
l'area di adesione e' molto piccola e cosi' puo' entrare in spazi in
cui gli anticorpi umani non arrivano. Noi crediamo di poter sfruttare
questa insolita capacita' di legarsi posseduta da IgNAR e di riuscire
a usarla per impedire alle molecole HER2 ed HER3 di sollecitare la
crescita e la divisione delle cellule tumorali", assicura. Il percorso
iniziato, precisa l'esperta, e' molto lungo ma potrebbe approdare a
nuovi farmaci anticancro basati su questo anticorpo.

(Lus/Col/Adnkronos)
26-SET-13 15:26

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