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giovedì 17 ottobre 2013

SALUTE: SOS VISTA PER NATIVI DIGITALI, TRA 10 ANNI SARA' MIOPE 40% RAGAZZI = IL DOPPIO DI OGGI, DA ESPERTI MONITO SU ABUSO TABLET, CELLULARI E 'SMARTGAGET'


SALUTE: SOS VISTA PER NATIVI DIGITALI, TRA 10 ANNI SARA' MIOPE 40% RAGAZZI =
IL DOPPIO DI OGGI, DA ESPERTI MONITO SU ABUSO TABLET, CELLULARI
E 'SMARTGAGET'

Milano, 17 ott. (Adnkronos Salute) - C'e' un paio di occhiali da
vista nel futuro dei nativi digitali, bambini e adolescenti cresciuti
fra 'clic' e 'touch', connessi h24 in uno slalom fra tv, pc, tablet,
cellulari, e-reader e smartgadget di ogni tipo. "La digitalizzazione
globale sta presentando il conto", avvertono gli oculisti che iniziano
a parlare di "un'epidemia di miopia": se gia' oggi circa il 21% dei
giovani da 18 a 25 anni vede male da lontano, nei prossimi 10 anni la
percentuale e' destinata a raddoppiare al 40%. A lanciare l'Sos sono
gli esperti riuniti domani e sabato a Milano, per il 35esimo Congresso
nazionale di chirurgia della cataratta e della refrattiva presieduto
da Lucio Buratto, direttore del Centro ambrosiano oftalmico (Camo).

In Europa la miopia colpisce piu' di una persona su 3 (35%
circa), contro il 20% degli anni '70 e il 10% degli anni '30. Solo in
Italia il problema riguarda un esercito di 12 milioni e il trend e' in
continua crescita. "La miopia e' in aumento ovunque - sottolinea
Antonio Scialdone, direttore medico dell'ospedale Oftalmico
Fatebenefratelli di Milano, intervenuto alla presentazione del summit
- Il miglioramento delle tecniche diagnostiche e la diffusione dei
controlli non bastano piu' a spiegare questa crescita esponenziale", e
cosi' e' stato osservato che l'aumento dei miopi e' un comune
denominatore per "tutti i Paesi in cui ha preso piede l'utilizzo
massiccio delle nuove tecnologie".

Il messaggio e' che, quando lo schermo diventa un compagno di
vita - e sempre piu' spesso anche di scuola, grazie alla rivoluzione
delle classi 'senza carta' che sta contagiando anche la Penisola - se
non si usano prudenza e buon senso la salute degli occhi puo' farne le
spese. Un rischio tanto maggiore quanto piu' prolungato e' l'impiego
dei dispositivi digitali: il 14% degli 'adepti' arriva a totalizzare
10-12 ore di utilizzo, mentre il 30% resta connesso per 6 ore (dati
The Vision Council, da una survey del 2012). In media, gli italiani
trascorrono piu' di 4 ore al giorno davanti alla tv e a mini-schermi
hi-tech. Ormai delle appendici del corpo umano, da cui secondo uno
studio inglese non ci si stacca nemmeno in bagno per truccarsi o farsi
la barba. Il risultato, spiegano Buratto e Scialdone, e' che "si
costringono gli occhi a una messa a fuoco da vicino molto prolungata
nel tempo, disabituandoli alla vista da lontano". C'e' poi l'effetto
luce blu, quella tipica dei Led, che arriva dritta alla retina e la
stressa. (segue)

(Opa/Zn/Adnkronos)

SALUTE: SOS VISTA PER NATIVI DIGITALI, TRA 10 ANNI SARA' MIOPE 40% RAGAZZI (2) =
OCCHI STANCHI E IRRITATI PER 9 SU 10, COLPA DI LUCE BLU E
DISTANZE RAVVICINATE

(Adnkronos Salute) - Dispositivi come smartphone e tablet
emettono fino al 40% in piu' di luce blu, che avendo una lunghezza
d'onda corta ha frequenza ed energia alte: "Cosi' penetra nell'occhio,
specialmente in quello dei giovanissimi che hanno un cristallino
ancora trasparente - precisa Scialdone - e finisce sulla retina
determinando irritazioni, rilascio di radicali liberi e quindi stress
e affaticamento". Anche per questo il 91% delle persone lamenta
fastidi durante l'utilizzo prolungato di dispositivi digitali: occhi
rossi e secchi, mal di testa, vista annebbiata.

Il legame fra smartgadget e rischio miopia e' documentato dalla
letteratura scientifica, evidenziano gli esperti. E' del 2012 uno
studio pubblicato su 'Lancet': un team australiano ha calcolato che,
nell'Asia del miracolo economico, alla fine del percorso scolastico il
90% dei ragazzi presentava un difetto visivo, per lo piu' una lieve
miopia. Mentre 2 studi apparsi quest'anno su 'Ophtalmology' hanno
mostrato le virtu' protettive della vita all'aria aperta nei bambini.
In particolare, da una ricerca condotta a Taiwan e' risultato che,
dopo un anno di scuola, le percentuali di miopia erano doppie tra i
bimbi ai quali era stato proibito di uscire dalla classe e quelli che
invece avevano potuto trascorrere numerosi intervalli alla luce del
sole (17,6% contro 8,4%). Da qui il monito degli esperti: chiudersi in
casa con l'unica compagnia di un videogame o di Facebook puo' far male
anche agli occhi, oltre che al girovita e ai rapporti sociali.

Un altro avvertimento riguarda la 'distanza di sicurezza' da
tenere fra occhi e oggetto guardato. Una delle ipotesi sul boom di
miopia, infatti, chiama in causa l'evoluzione dell'uomo da cacciatore
a 'colletto bianco': l'occhio umano era programmato per fissare
soprattutto oggetti lontani, la preda da colpire, ma progressivamente
si e' adeguato alla necessita' di focalizzare oggetti vicini e sempre
piu' piccoli. "La miopia e' un adattamento dell'occhio", sintetizza
Buratto. Dunque, anche 'allenarsi' a guardare da lontano puo' essere
tornare utile. (segue)

(Opa/Ct/Adnkronos)
17-OTT-13 15:18
SALUTE: DIFETTI ALLA VISTA PER 29 MLN ITALIANI, 5 MLN NON LI CORREGGONO =
BIMBI DELL'ERA DIGITALE PIU' A RISCHIO, I CAMPANELLI D'ALLARME

Milano, 17 ott. (Adnkronos Salute) - Dodici milioni di miopi, 5
milioni di ipermetropi, 3 milioni di astigmatici. Totale: circa 20
milioni di italiani con un difetto visivo di refrazione, che a volte
ne 'mixano' piu' di uno. Ma considerando anche tutto l'esercito dei
presbiti, che invecchiando hanno bisogno di un aiuto per vederci da
vicino, i connazionali che utilizzano strumenti correttivi per la
vista sono 24 milioni (1,5 milioni indossano lenti a contatto).
Secondo gli esperti, pero', complessivamente sono 29 milioni gli
italiani che avrebbero bisogno di un paio di occhiali o di lenti.
Dunque 5 milioni mancano all'appello: ci vedono male, ma non usano
nulla.

I numeri sono stati ricordati alla vigilia del 35esimo Congresso
nazionale di chirurgia della cataratta e della refrattiva, in
programma domani e sabato 18 e 19 ottobre a Milano. Fra i temi al
centro della '2 giorni', i rischi delle nuove tecnologie per la salute
degli occhi. Soprattutto di quelli dei bambini, particolarmente
delicati perche' trasparenti e ancora in via si sviluppo. Scoprire
tempestivamente se il bimbo a un problema di vista e' il primo passo
per correre ai ripari. Ecco i comportamenti sospetti che possono
rappresentare campanelli d'allarme:

Se il bimbo avvicina molto le cose al viso per vederle; se
strizza gli occhi per vedere; se si strofina con una certa frequenza
uno o entrambi gli occhi; se dopo un po' che usa la vista da vicino si
stanca; se osservando la pupilla del bambino si nota qualcosa di
strano; se il bambino ha un occhio strabico; se tiene una posizione
viziata del capo o soffre di torcicollo; se gli occhi hanno movimenti
strani e oscillatori; se chiudendo prima un occhio e poi l'altro si
nota un comportamento diverso fra un occhio e l'altro; se in famiglia
ci sono problemi di vista come miopia, astigmatismo o ipermetropia,
farli controllare. E per chi vuole informarsi sulla salute degli
occhi, e' disponibile uno strumento in piu': la App del Centro
ambrosiano oftalmico (www.camospa.it/app) diretto da Lucio Buratto,
presidente del congresso.

(Opa/Ct/Adnkronos)
17-OTT-13 15:55

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