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sabato 8 marzo 2014

RICERCA: STUDIO ITALIANO SVELA FATTORI RISCHIO AUTISMO IN GRAVIDANZA =


RICERCA: STUDIO ITALIANO SVELA FATTORI RISCHIO AUTISMO IN GRAVIDANZA =
FIRMATO DA CENTRO VILLA SANTA MARIA (COMO) PRESENTATO A
CONGRESSO GERUSALEMME

Roma, 8 mar. - (Adnkronos Salute) - Le gravidanze relative a
bambini autistici hanno una concentrazione di fattori di rischio
demografici, clinici e ambientali di gran lunga superiori a quelle
normali. A stabilirlo e' uno studio della Villa Santa Maria, Istituto
di Tavernerio (Como), specializzato nella cura e riabilitazione di
bambini e adolescenti affetti da autismo e patologie
neuropsichiatriche, che ha presentato il lavoro al primo meeting
internazionale Israelo-Canadese all'Institute of Advanced Study
dell'Universita' ebraica di Gerusalemme.

I ricercatori di Villa Santa Maria hanno descritto i risultati
di uno studio pilota sul 'Ruolo dei fattori pre, peri e post natali
nella patogenesi dell'autismo'. Il lavoro ha individuato una serie di
fattori collegati alla gravidanza e immediato periodo post natale che
aumentano il rischio di insorgenza di disturbi dello spettro
autistico. (segue)

(Com-Frm/Ct/Adnkronos)
08-MAR-14 13:16

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RICERCA: STUDIO ITALIANO SVELA FATTORI RISCHIO AUTISMO IN GRAVIDANZA (2) =

(Adnkronos) - "L'indagine - spiega Enzo Grossi, direttore
scientifico di Villa Santa Maria - ha infatti rivelato come nel gruppo
di bambini autistici si registrino piu' frequentemente esposizioni
occupazionali delle madri a vernici e solventi (25% di madri esposte
contro il 3,2% nel caso di bambini sani), eventi stressanti di varia
natura quali lutti, conflitti coniugali, abusi o violenze, difficolta'
economiche (31,1% contro 14%), gestosi e diabete gravidico (50% contro
21%) e fattori negativi peri e post natali quali parto cesareo (31,8%
contro 13%), mancato allattamento al seno (34,1% contro 16%) e
utilizzo precoce di antibiotici (25% contro 11%)". La ricerca nel
contempo, ha anche sfatato luoghi comuni come quelli secondo cui i
pavimenti in pvc o l'utilizzo di acqua dell'acquedotto durante la
gravidanza possano rappresentare fattori di rischio.

"Nonostante molti studi - afferma Grossi - avessero investigato
le possibili correlazioni tra le condizioni di salute della madre
durante e dopo la gestazione e la patogenesi della patologia
autistica, finora le conclusioni erano spesso state eterogenee, anche
a causa delle diverse metodologie e pratiche diagnostiche adottate".
(segue)

(Com-Frm/Ct/Adnkronos)
08-MAR-14 13:17

RICERCA: STUDIO ITALIANO SVELA FATTORI RISCHIO AUTISMO IN GRAVIDANZA (3) =

(Adnkronos Salute) - "Pur convergendo sul fatto che spesso
l'autismo insorge nei casi di gravidanze subottimali - precisa la
ricerca - e' difficile identificare una specifica combinazione di
fattori che aumentano il rischio di insorgenza dei disturbi dello
spettro autistico". Lo studio condotto a Tavernerio negli ultimi
dodici mesi, mettendo a confronto un gruppo di bambini autistici con
un gruppo di bambini sani, ha invece dimostrato "che le gravidanze
relative a bambini autistici hanno una concentrazione di fattori di
rischio demografici, clinici e ambientali di gran lunga superiori a
gravidanze normali", sottolinea Grossi.

"A riprova della rilevanza scientifica di questa indagine, e' il
fatto che un secondo abstract volto a una lettura leggermente diversa
dei dati e' stato accettato come contributo al prossimo congresso
della societa' americana Imfar (in programma ad Atlanta dal 14 al 17
maggio), che rappresenta l'evento annuale sull'autismo piu' importante
a livello mondiale", ricordano gli esperti di Villa Santa Maria.

Tutti dati, quelli emersi dallo studio, grazie ai quali e' ora
possibile immaginare un modello predittivo sul rischio di insorgenza
di disturbi dello spettro autistico. "Infatti, attraverso l'uso di
reti neurali, potenti strumenti matematici computazionali sempre piu'
indispensabili per decifrare patologie complesse, e' stato possibile
costruire accurati modelli predittivi del rischio di autismo. Una
patologia la cui prevalenza e' in continuo aumento, e non e' del tutto
chiaro se questo graduale incremento di casi sia dovuto ad una
maggiore attenzione alla diagnosi effettuata entra il terzo anno di
eta' o a un'effettiva aumentata suscettibilita' della popolazione a
questa patologia", conclude Grossi.

(Com-Frm/Ct/Adnkronos)
08-MAR-14 13:22

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