Sanita': non c'e' posto in ospedali, lo riporta a casa e muore
E' accaduto in Calabria a un 97enne, figlio racconta la storia
(ANSA) - COSENZA, 8 MAR - E' stato per due giorni nel pronto
soccorso dell'ospedale di Castrovillari ma in tutta la Calabria
non c'erano posti per ricoverarlo. Il protagonista e' un uomo di
97 anni il cui figlio ha deciso di riportare volontariamente il
padre a casa dove e' morto. L'episodio e' stato raccontato dal
leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, il quale e'
stato informato dell'accaduto dal figlio dell'anziano deceduto.
Mentre il novantasettenne era nel pronto soccorso per una
insufficienza renale, i medici hanno informato il figlio che
avrebbe potuto ricoverare il padre a Salerno, Matera oppure in
Sicilia. L'uomo, considerata l'eta' del genitore, ha pero' deciso
di riportalo volontariamente a casa. Sull'accaduto il figlio
dell'anziano non ha presentato nessuna denuncia.
"Al figlio dell'anziano - racconta Corbelli - i medici hanno
riferito che non c'era posto in nessun ospedale calabrese e che
sarebbe dovuto andare a Salerno, Matera o in Sicilia. L'anziano
e' deceduto ieri nella sua casa in provincia di Cosenza. La
triste e tragica storia di questo anziano da' una idea di come e'
ridotta oggi la sanita' nella nostra regione. Questo anziano e'
stato ricoverato per alcuni giorni in pronto soccorso, in un
ospedale della provincia di Cosenza. Successivamente a causa
della impossibilita' di trovare un posto disponibile quest'uomo e'
ritornato a casa".
"Non si e' riusciti a trovare un posto disponibile - aggiunge
- in tutti gli ospedali della Calabria per un uomo gravemente
malato. Aveva 97 anni. Ma non per questo, per la sua eta', aveva
perso il diritto all'assistenza, alla salute e alla vita".
(ANSA).
LE
08-MAR-14 17:54 NNNN
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