(ER) PA. UIL-FPL DENUNCIA: AMBIENTI LAVORO INSALUBRI, DA CHIUDERE
"DISATTESA NORMA SU BENESSERE DIPENDENTI; E NESSUNO LI DIFENDE"
(DIRE) Bologna, 9 mag. - Non solo "siamo in meno e costiamo meno"
rispetto alle pubbliche amministrazioni di altri Paesi europei.
Ma i dipendenti pubblici italiani lavorano "anche in condizioni
peggiori, spesso in ambienti di lavoro che dovrebbero chiudere se
facessimo intervenire i controlli esterni". Un problema molto
sentito in Emilia-Romagna dove e' ancora "ampiamente disattesa"
la direttiva del 2004 per il benessere degli operatori pubblici
nei luoghi di lavoro. Lo denuncia il segretario regionale e di
Bologna della Uil-Fpl, Gerry Ferrara, oggi a congresso sotto le
Due Torri, che invoca una "maggiore attenzione verso la salute
degli operatori pubblici, curando il loro benessere e
soddisfacimento sul posto di lavoro". La direttiva del 2004 del
Dipartimento della funzione pubblica, con le 'misure finalizzate
al miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche
amministrazioni', infatti "e' rimasta in Emilia-Romagna
ampiamente disattesa".
Ferrara se la prende poi con la campagna di "denigrazione e
delegittimazione del pubblico impiego", che ancora continua e che
alimenta una sorta di "caccia alle streghe". Quindi incalza
politici e amministratori emiliano-romagnoli. "Ancora piu' grave
e' che nessuno, ne' dalla maggioranza e neppure dall'opposizione,
ne' a Roma ne' in Emilia-Romagna- attacca il segretario della
Uil-Fpl regionale- ha mai speso una sola parola a favore dei
tantissimi onesti lavoratori, che quotidianamente rendono, con
impegno e professionalita', servizi efficienti a favore della
collettivita'". Il sindacato non nega che "ci siano i cosiddetti
fannulloni, ma hanno nomi e cognomi e possono essere individuati
con precisione- avverte Ferrara- senza infangare gli altri che
sentono forte l'etica della responsabilita', dell'impegno sociale
e civile".
(San/ Dire)
12:30 09-05-14
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