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lunedì 16 giugno 2014

ANSA-FOCUS/ Yara:polizia scientifica, Dna e scena crimine in 3D





ANSA-FOCUS/ Yara:polizia scientifica, Dna e scena crimine in 3D
2.800 persone tra ingegneri, chimici, fisici, biologi e geologi
(ANSA) - ROMA, 16 GIU - Hanno ricostruito la traiettoria dei
proiettili americani che uccisero a Baghdad Nicola Calipari, la
notte in cui l'agente del Sismi stava riportando a casa Giuliana
Sgrena; hanno incastrato con il Dna Rudy Guede, l'unico
condannato in via definitiva per l'omicidio di Meredith; hanno
fatto il lavoro ingrato di tentare di dare un nome a quei 366
uomini, donne e bambini morti affogati a Lampedusa, quando erano
ad un passo dalla salvezza. E ora hanno individuato l'assassino
di Yara, con un ricerca a tappeto senza precedenti che ha
comportato il prelievo del Dna a migliaia di cittadini.
Non e' un lavoro facile, quello delle donne e degli uomini
della polizia scientifica, 2.800 persone in tutta Italia: perche'
in tempi di tecnologie sempre piu' sofisticate e di star di serie
tv che non sbagliano un colpo, su di loro si concentrano spesso
le speranze di magistratura e opinione pubblica di risolvere i
casi. Ma e' un lavoro difficile anche perche' ai loro occhi si
presentano scene raccapriccianti, essendo i primi ad intervenire
sul luogo di un delitto o di una catastrofe. Cosi' e' stato, ad
esempio, a Lampedusa. In quell'hangar della morte, ha raccontato
Stradiotto, per gli uomini del team Dvi (Disaster victim
identification) "e' stata una corsa contro il tempo e solo di 150
vittime su 366 e' stato possibile raccogliere le impronte. Perche'
poi le condizioni in cui il mare restituiva le salme erano
assolutamente impossibili. Abbiamo dovuto procedere con il
prelievo di frammenti ossei o muscoli per l'esame del Dna".
Anche quelli dell'Uacv, l'Unita' analisi crimini violenti, la
stessa che ha indagato su Yara, hanno un compito tutt'altro che
facile: spetta a loro indagare su omicidi particolarmente
violenti e violenze sessuali. Per svolgerlo si avvalgono del
Sasc, acronimo di Sistema (informatico) per l'analisi della
scena del crimine, in cui tutte le notizie relative ad omicidi,
rapine e violenze a sfondo sessuale vengono analizzate e
memorizzate con lo scopo di ricercare episodi criminali con
caratteristiche analoghe. Ci sono poi gli Esperti ricerca
tracce; quelli dell'Unita' delitti insoluti, che si occupano di
affrontare i cold case; un'intera sezione dedicata alla
balistica dove grazie all'Ibis, il sistema informatico in cui
sono catalogati proiettili e bossoli repertati nelle indagini, e'
possibile capire se una pistola ha gia' sparato e in che
occasione.
Alla Scientifica lavorano anche ingegneri, chimici, fisici,
biologi, geologi, che accedono in polizia tramite un concorso
per ruoli tecnici. Camici bianchi che passano ore in laboratorio
ad analizzare anche il piu' insignificante dei reperti per
trovare un indizio. Ed hanno a disposizione le piu' moderne
tecnologie: che ormai consentono, ad esempio, di ricostruire la
dinamica in 3D dell'evento criminale o di associare ad ogni
campione recuperato (sangue, saliva, peli, ecc) un codice a
barre univoco che lo segue durante tutte le fasi di analisi.
"Il momento piu' importante e' quello del sopralluogo -
spiegava qualche tempo fa il vicedirettore del servizio Nicola
Cimino -. Da come viene fatto, dipende la possibilita' di avere
risultati sempre migliori ed e' per questo che stiamo lavorando
per rendere il sopralluogo sempre piu' efficace ed efficiente".
Anche per quanto riguarda il Dna, si stanno facendo passi da
gigante. "piu' la tecnologia e' avanzata e migliore e' la
possibilita' di effettuare le comparazioni, perche' una tecnologia
migliore consente di trovare piu' loci" spiega Cimino ricordando
che, a breve, sara' pienamente operativa anche la banca dati del
Dna. Una banca che conterra' anche il codice genetico
dell'assassino di Yara.

GUI
16-GIU-14 20:08 NNNN

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