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martedì 8 luglio 2014

SALUTE: FATTORI AMBIENTALI SCATENANO MALATTIE REUMATICHE E INTESTINALI =



SALUTE: FATTORI AMBIENTALI SCATENANO MALATTIE REUMATICHE E INTESTINALI =
ESPERTI SIGR, FUMATORI HANNO UN RISCHIO 21 VOLTE SUPERIORE DI
AMMALARSI

Roma, 8 lug. (AdnKronos Salute) - Dal fumo all'alimentazione,
sono molti i fattori ambientali capaci di scatenare le più comuni
malattie reumatologiche e intestinali come l'artrite reumatoide, le
spondiloartriti, il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa, che
colpiscono in totale circa 1 milione persone solo in Italia. Patologie
che spesso presentano un meccanismo autoimmune e in cui il ruolo
dell'ambiente inizia ad essere chiarito solo ora. "Sappiamo che
nell'artrite reumatoide ad esempio, alcuni i fattori ambientali
fungono da 'trigger', ossia elementi scatenanti, in soggetti
predisposti geneticamente", spiega Vincenzo Bruzzese, presidente della
Società italiana di gastroreumatologia (Sigr).

"Nonostante per questa malattia non esista ancora la spiegazione
di una causa - sottolinea Bruzzese - Recenti evidenze hanno mostrato
che il fumo è il principale fattore di rischio ambientale e che, in
presenza di una predisposizione genetica, aumenta notevolmente la
presenza del fattore reumatoide nel siero dei pazienti. Alcuni studi
hanno suggerito che nei fumatori il rischio di sviluppare la malattia
era 21 volte superiore rispetto ai non fumatori senza rischio
genetico". (segue)

(Com-Frm/Opr/Adnkronos)
08-LUG-14 15:20
SALUTE: FATTORI AMBIENTALI SCATENANO MALATTIE REUMATICHE E INTESTINALI (2) =

(Adnkronos Salute) - Ma come funziona esattamente il fumo nella
distruzione delle articolazioni nelle patologie reumatiche?
"Sostanzialmente - rispondono gli esperti della Società italiana di
gastroreumatologia - le sostanze tossiche delle sigarette nei bronchi
attivano particolari enzimi che degradano alcune proteine e le
scompongono in aminoacidi, un processo chiamato 'citrullinazione'
tipico dei tessuti infiammati e che induce la formazione di anticorpi
nei confronti di questa sostanza presente proprio nelle
articolazioni".

Anche l'alimentazione sembra avere la sua quota di
responsabilità, nelle malattie autoimmuni infatti è stata riscontrato
uno squilibrio del rapporto tra acidi grassi Omega 6 e Omega 3 a
sfavore di questi ultimi, che hanno invece una funzione protettiva sul
sistema immunitario. "Attenzione anche all'acido arachidonico
(presente in uova, carne e pesce ) - rilevano gli specialisti - e
all'acido linoleico (presente nell'olio di semi, noci, frutta secca,
semi oleosi, legumi, farina di soia e frumento) nei soggetti con una
predisposizione alle malattie reumatiche e autoimmuni perché si
trasforma in acido arachidonico. L'apporto - concludono - che in una
persona sana dovrebbe essere di circa 12 grammi al dì, va
ridimensionato nei pazienti con patologie autoimmuni a soli 3
grammi''.

(Com-Frm/Opr/Adnkronos)
08-LUG-14 15:24

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