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martedì 5 agosto 2014

Appello sindacati polizia e Cocer a Renzi: sblocchi gli stipendi



Appello sindacati polizia e Cocer a Renzi: sblocchi gli stipendi
"Condizione inaccettabile che ci priva dei diritti fondamentali"

Roma, 5 ago. (TMNews) - "Presidente Renzi i sindacati e i Co.Ce.R
confidano in lei per una parola chiara e definitiva sul grave
problema del blocco delle retribuzioni che da quattro anni sta
penalizzando drammaticamente il nostro comparto. questo settore,
per le sue caratteristiche e le sue dinamiche, ha risentito della
compressione degli stipendi più degli altri ambiti del Pubblico
impiego". Lo scrivono in un appello unitario al presidente del
Consiglio i sindacati della polizia, della penitenziaria, dei
vigili del fuoco e i Co.Ce.R. di Carabinieri, Guardia di Finanza,
Marina e Aeronautica Militare che oggi, per la prima volta e in
rappresentanza di circa 450 mila donne e uomini in divisa, si
sono riuniti per affrontare "l`insostenibile situazione relativa
al perdurare del blocco stipendiale che penalizza gli addetti e
frena l`operatività delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e
del Soccorso Pubblico".

"Siamo certi - continua la nota - che Le siano stati
puntualmente rappresentati i termini della questione. Le sarà
stato, quindi, evidenziato che l`auspicato anticipo dello sblocco
per gli ultimi mesi del 2014, in vista del ripristino delle
retribuzioni nel 2015 già stabilite dal D.E.F., è finanziato
interamente con risorse interne delle Amministrazioni già
destinate al personale dei Comparti e senza nessuna ulteriore
spesa per la finanza pubblica".

"Presidente Renzi, non è mai capitato che i Co.Ce.R. e i
sindacati delle Forze di Polizia a ordinamento civile e del
Soccorso Pubblico si siano rivolti a Lei con una sola voce,
compatta, decisa e ferma. Avvertiamo le inique conseguenze di una
decisione - quella del blocco - che doveva essere straordinaria e
necessariamente temporanea, ma che invece si sta perpetuando
negli anni, come se non si volesse o sapesse individuare una
soluzione più giusta e rispettosa dei principi costituzionali e
della delicata funzione che svolgiamo per la 'sicurezza' del
Paese e la garanzia della libertà e della democrazia. Siamo certi
che Lei saprà dare risposta a questo appello e che porrà fine a
questa condizione inaccettabile che ci priva dei diritti
fondamentali e che genera disagio nelle famiglie e sperequazioni
anche tra colleghi. Presidente Renzi, guardiamo a Lei con la
sicurezza di poterci fidare", concludono i sindacati.

Red/Sav

052006 ago 14

Sicurezza: sindacati ps-Cocer a Renzi, stop blocco stipendi

(ANSA) - ROMA, 5 AGO - "Sbloccare gli stipendi degli uomini
del comparto sicurezza e difesa o si aprira' una stagione
conflittuale". E' l'appello rivolto al premier Matteo Renzi e al
governo dai sindacati di polizia e dai Cocer delle forze armate
che oggi, per la prima volta, si sono riuniti per affrontare una
situazione definita ormai "insostenibile".
"Confidiamo in lei presidente Renzi - scrivono Siulp,
Siap-Anfp, Silp-Cgil, Ugl, Coisp, Consap e Uil Polizia; Osapp,
Uil, Sinappe, Fns-Cisl, Ugl, Cnpp Penitenziaria; Sapaf, Ugl, Fns
Cisl, Uil Pa della Forestale; Fns Cisl, Ugl, Uil Pa Vigili del
Fuoco e i Cocer di Carabinieri, Guardia di Finanza, Marina e
Aeronautica Militare - per una parola chiara e definitiva sul
grave problema del blocco delle retribuzioni che da quattro anni
sta penalizzando drammaticamente il nostro comparto. Siamo certi
che le siano stati puntualmente rappresentati i termini della
questione e le sara' stato quindi evidenziato che l'auspicato
anticipo dello sblocco per gli ultimi mesi del 2014, in vista
del ripristino delle retribuzioni nel 2015 gia' stabilite dal
Def, e' finanziato interamente con risorse interne delle
amministrazioni gia' destinate al personale dei comparti e senza
nessuna ulteriore spesa per la finanza pubblica".
"Non e' mai capitato - prosegue la nota - che i Cocer e i
sindacati delle forze di polizia e del soccorso pubblico si
siano rivolti a lei con una sola voce, compatta, decisa e ferma.
Avvertiamo le inique conseguenze di una decisione, quella del
blocco, che doveva essere straordinaria e necessariamente
temporanea, ma che invece si sta perpetuando negli anni, come se
non si volesse o sapesse individuare una soluzione piu' giusta e
rispettosa dei principi costituzionali e della delicata funzione
che svolgiamo per la "sicurezza" del Paese e la garanzia della
liberta' e della democrazia". "Siamo certi - concludono - che lei
sapra' dare risposta a questo appello e che porra' fine a questa
condizione inaccettabile che ci priva dei diritti fondamentali e
che genera disagio nelle famiglie e sperequazioni anche tra
colleghi".(ANSA).

COM-GUI
05-AGO-14 20:22 NNNN

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