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domenica 3 agosto 2014

Atto Camera Ordine del Giorno 9/02486-AR/029 presentato da TACCONI Alessio testo di Giovedì 31 luglio 2014, seduta n. 276   La Camera,    premesso che:     l'attuale formulazione dell'articolo 7 del decreto-legge in esame, non sembra assicurare una genuina rappresentanza democratica all'interno dell'ambiente di lavoro; i sindacati maggioritari, verrebbero penalizzati solo marginalmente dal taglio del 50 per cento dei distacchi, in quanto, per numero di iscritti, avrebbero comunque risorse proprie sufficienti per le loro iniziative di difesa delle prerogative dei lavoratori e per la tutela dei loro diritti; ..



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02486-AR/029
presentato da
TACCONI Alessio
testo di
Giovedì 31 luglio 2014, seduta n. 276
La Camera,
   premesso che:
    l'attuale formulazione dell'articolo 7 del decreto-legge in esame, non sembra assicurare una genuina rappresentanza democratica all'interno dell'ambiente di lavoro; i sindacati maggioritari, verrebbero penalizzati solo marginalmente dal taglio del 50 per cento dei distacchi, in quanto, per numero di iscritti, avrebbero comunque risorse proprie sufficienti per le loro iniziative di difesa delle prerogative dei lavoratori e per la tutela dei loro diritti;
    ad essere maggiormente penalizzati sono i sindacati autonomi, che per numero di iscritti – si pensi ai sindacati di Polizia o ai sindacati autonomi del Personale del Ministero degli esteri, confrontati con problematiche peculiari proprie di quei lavoratori – non sarebbero in grado di accantonare sufficienti risorse organizzative per portare avanti i loro compiti di rappresentanza e di tutela dei loro affiliati;
    l'attività delle associazioni di rappresentanza, infatti, è indirizzata al concepimento di azioni di carattere generale che si sostanziano, principalmente, nella predisposizione di piattaforme rivendicative, di reti informative per i loro iscritti, ecc., attività, quindi, di carattere generale indipendenti dal numero di iscritti rappresentati;
    paradossalmente i sindacati maggioritari trarrebbero un indiscusso vantaggio a scapito dei secondi, della cui concorrenza verrebbero in tal modo liberati,
impegna il Governo

a valutare l'opportunità di prevedere attraverso ulteriori iniziative normative, nell'ambito della riduzione complessiva dei distacchi e dei permessi sindacali, una diversa graduazione dei tagli tra le varie organizzazioni rappresentative, tale da non penalizzare eccessivamente quelle la cui percentuale di rappresentatività non ecceda la soglia del 15 per cento, calcolata ai sensi dell'articolo 43 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, assicurando così un'equa rappresentanza di tutti i lavoratori.
9/2486-AR/29Tacconi.

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