Chirurghi ospedalieri,da 16 agosto rischio caos assicurativo
(ANSA) - ROMA, 13 AGO - Dal 16 agosto potrebbe scattare un
'caos assicurativo' negli ospedali italiani, dovuto alla fine
dell'obbligo di assicurazione per le aziende sanitarie. Lo
afferma Diego Piazza, presidente dell'Associazione dei Chirurghi
Ospedalieri Italiani, insieme al consiglio direttivo Acoi.
''I medici saranno costretti ad assicurarsi in proprio -
spiega Piazza - ma le Asl, di fatto, non avranno l'obbligo di
assicurarsi perche' potranno scegliere forme di
autoassicurazione. Questo comportera' che le compagnie
assicurative non saranno interessate ad assicurare le ASL o, in
alternativa, proporranno premi stratosferici. Di conseguenza le
ASL ricorreranno sempre di piu' ad assicurazioni con franchigia o
all'autoassicurazione, con pesanti conseguenze per pazienti e
aziende sanitarie".
La situazione, spiega l'esperto, rischia di aumentare il
ricorso alla medicina difensiva. ''Gia' oggi il costo della
medicina difensiva, con i suoi 13 miliardi, e' quasi pari ad una
manovra finanziaria. La mancata assicurazione - sottolinea
Piazza - costringera' i chirurghi a lavorare senza la necessaria
serenita'. Il ricorso alla medicina difensiva fara' aumentare i
periodi di degenza all'interno delle strutture ospedaliere, con
conseguente diminuzione di posti letto. Il rischio di un
pellegrinaggio tra diversi reparti diventera' piu' di un'ipotesi e
molti saranno costretti a rivolgersi alle strutture private.
C'e' il rischio concreto di avere un SSN per ricchi con
assicurazione, che saranno operati dai pochi chirurghi
assicurati, e un SSN per poveri, operati dai molti chirurghi
senza copertura ed interessati a difendersi dai rischi
dell'intervento chirurgico piuttosto che difendere il paziente
dalla patologia da cui e' affetto''. (ANSA).
KYK
13-AGO-14 16:07 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento