Mafia a Roma:protezione gruppo Carminati,indagini su forze ordine =
(AGI) - Roma, 4 dic. - C'era Massimo Ursini, detto 'Massimetto
la guardia', un appartenente alla Polizia di Stato che forniva
"numerosi congegni elettronici a prezzo fuori mercato". Poi
c'era Lucio Camilletti, un ex carabiniere che in passato aveva
fornito un paio di esemplari di cane di razza Corso. E c'era
Salvatore Nitti, anche lui definito 'Salvatore la guardia',
poliziotto in pensione. Sono alcuni dei rappresentanti delle
forze dell'ordine la cui posizione e' attualmente al vaglio dei
magistrati della procura di Roma che vogliono capire la natura
dei contatti e dei rapporti avuti con Massimo Carminati e con
altri esponenti del sodalizio di Mafia Capitale finiti in
manette due giorni fa. Obiettivo degli inquirenti e' accertare
se l'ex terrorista dei Nar e gli altri associati abbiano goduto
nel tempo di coperture e appoggi da parte di soggetti in
divisa. (AGI)
Cop (Segue)
041555 DIC 14
Mafia a Roma:protezione gruppo Carminati,indagini su forze ordine (2)=
(AGI) - Roma, 4 dic. - Al vaglio di chi indaga c'e' anche la
posizione di due persone che il 4 ottobre del 2013 - stando
all'ordinanza cautelare del gip Flavia Costantini -
incontrarono Carminati in un distributore di benzina di Corso
Francia, usato dal sodalizio come base per riunioni e
appuntamenti, giungendo a bordo di un'Alfa 156 intestata alla
Questura di Roma. "Gli interlocutori - si legge - dialogano del
trascorso criminale di Carminati facendo comprendere che essi
avessero ben chiara la caratura del personaggio con cui si
stavano relazionando. I due discutono apertamente con Carminati
del fatto che questi fosse oggetto di un'indagine condotta
dalle forze di Polizia, motivo per cui egli avrebbe dovuto
adottare delle cautele ritenute necessarie al fine di evitare
l'attenzione degli inquirenti sulla sua figura. 'Perche' adesso
te stai sotto indagine... devi evitare...' gli fa un poliziotto
e Carminati 'e' un casino. Adesso so' un vecchietto'". I due
agenti - si legge ancora nel documento del gip - "si mostrano
attratti e affascinati dal passato e dalla levatura criminale
di Carminati, al punto che uno dei due afferma '...io starei
due giorni a sentirti', mentre lo stesso Carminati appare
compiaciuto dell'effetto che il proprio peso criminale, nonche'
quello dei soggetti che all'epoca avevano costituito
l'organizzazione di cui Carminati era parte, provoca negli
interlocutori asserendo che 'quella e' la storia... la nostra
storia... hai capito?'". Tra gli altri soggetti che gravitavano
attorno al gruppo Carminati c'e' anche un altro poliziotto,
tale Federico definito in una conversazione dall'ex terrorista
dei Nar "forte ed esperto e a disposizione per qualunque cosa".
Risale al maggio 2013, infine, un contatto tra alcuni indagati
e diversi militari, tra cui un appuntato scelto in servizio al
nucleo operativo presso la compagnia di Roma Trastevere. Il gip
evidenzia come non sia chiarissimo lo scopo di questi incontri
ma "gli elementi raccolti consentono di affermare che gli
indagati avessero in programma un'attivita' illecita,
probabilmente una rapina, da effettuare con la complicita'
degli appartenenti all'Arma". (AGI)
Cop
041555 DIC 14
(AGI) - Roma, 4 dic. - C'era Massimo Ursini, detto 'Massimetto
la guardia', un appartenente alla Polizia di Stato che forniva
"numerosi congegni elettronici a prezzo fuori mercato". Poi
c'era Lucio Camilletti, un ex carabiniere che in passato aveva
fornito un paio di esemplari di cane di razza Corso. E c'era
Salvatore Nitti, anche lui definito 'Salvatore la guardia',
poliziotto in pensione. Sono alcuni dei rappresentanti delle
forze dell'ordine la cui posizione e' attualmente al vaglio dei
magistrati della procura di Roma che vogliono capire la natura
dei contatti e dei rapporti avuti con Massimo Carminati e con
altri esponenti del sodalizio di Mafia Capitale finiti in
manette due giorni fa. Obiettivo degli inquirenti e' accertare
se l'ex terrorista dei Nar e gli altri associati abbiano goduto
nel tempo di coperture e appoggi da parte di soggetti in
divisa. (AGI)
Cop (Segue)
041555 DIC 14
Mafia a Roma:protezione gruppo Carminati,indagini su forze ordine (2)=
(AGI) - Roma, 4 dic. - Al vaglio di chi indaga c'e' anche la
posizione di due persone che il 4 ottobre del 2013 - stando
all'ordinanza cautelare del gip Flavia Costantini -
incontrarono Carminati in un distributore di benzina di Corso
Francia, usato dal sodalizio come base per riunioni e
appuntamenti, giungendo a bordo di un'Alfa 156 intestata alla
Questura di Roma. "Gli interlocutori - si legge - dialogano del
trascorso criminale di Carminati facendo comprendere che essi
avessero ben chiara la caratura del personaggio con cui si
stavano relazionando. I due discutono apertamente con Carminati
del fatto che questi fosse oggetto di un'indagine condotta
dalle forze di Polizia, motivo per cui egli avrebbe dovuto
adottare delle cautele ritenute necessarie al fine di evitare
l'attenzione degli inquirenti sulla sua figura. 'Perche' adesso
te stai sotto indagine... devi evitare...' gli fa un poliziotto
e Carminati 'e' un casino. Adesso so' un vecchietto'". I due
agenti - si legge ancora nel documento del gip - "si mostrano
attratti e affascinati dal passato e dalla levatura criminale
di Carminati, al punto che uno dei due afferma '...io starei
due giorni a sentirti', mentre lo stesso Carminati appare
compiaciuto dell'effetto che il proprio peso criminale, nonche'
quello dei soggetti che all'epoca avevano costituito
l'organizzazione di cui Carminati era parte, provoca negli
interlocutori asserendo che 'quella e' la storia... la nostra
storia... hai capito?'". Tra gli altri soggetti che gravitavano
attorno al gruppo Carminati c'e' anche un altro poliziotto,
tale Federico definito in una conversazione dall'ex terrorista
dei Nar "forte ed esperto e a disposizione per qualunque cosa".
Risale al maggio 2013, infine, un contatto tra alcuni indagati
e diversi militari, tra cui un appuntato scelto in servizio al
nucleo operativo presso la compagnia di Roma Trastevere. Il gip
evidenzia come non sia chiarissimo lo scopo di questi incontri
ma "gli elementi raccolti consentono di affermare che gli
indagati avessero in programma un'attivita' illecita,
probabilmente una rapina, da effettuare con la complicita'
degli appartenenti all'Arma". (AGI)
Cop
041555 DIC 14
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