Translate

martedì 27 gennaio 2015

TUMORI: ATTACCO A 'MOTORE' CANCRO PROSTATA AVANZATO, IN ITALIA NUOVO FARMACO =



TUMORI: ATTACCO A 'MOTORE' CANCRO PROSTATA AVANZATO, IN ITALIA NUOVO FARMACO =
Blocca recettore testosterone e migliora sopravvivenza, oggi
indicato dopo fallimento chemio

Milano, 27 gen. (AdnKronos Salute) - Un'arma per mirare dritto al
'motore' che fa crescere il cancro alla prostata, il recettore del
testosterone. Dopo il fallimento della chemioterapia per i pazienti
con carcinoma avanzato resistente alla castrazione è oggi disponibile
in Italia un nuovo farmaco: enzalutamide, un agente ormonale di ultima
generazione che si assume per via orale. Un'opzione in più
'nell'armadietto' degli oncologi per trattare, migliorando
sopravvivenza e qualità di vita, i malati più difficili, rimasti a
lungo "praticamente orfani di cure efficaci", sottolineano gli esperti
oggi durante un incontro promosso a Milano da Astellas Pharma che ha
messo a punto il farmaco, dispensato dal Servizio sanitario in fascia
'H', dietro ricetta non rinnovabile dei Centri ospedalieri o degli
specialisti.

La nuova terapia aggiunge un tassello alle strategie disponibili
contro il cancro della prostata, secondo per diffusione nella
popolazione maschile europea dopo i tumori cutanei: rappresenta il 20%
di tutti i tumori tra gli over 50 e la fascia più colpita è quella
over 70, anche se nell'ultimo decennio sono in aumento i casi
registrati tra i 60 e i 70 anni. Complessivamente il cancro alla
prostata viaggia in Italia al ritmo di circa 42 mila nuove diagnosi
l'anno e causa 8 mila morti. E se, con la diagnosi precoce e il
contributo delle nuove tecnologie, fa in generale meno paura di un
tempo (la sopravvivenza è di circa l'88% a 5 anni dalla diagnosi), è
anche vero che oltre il 40% degli uomini colpiti sviluppa metastasi e,
di questi, un numero elevato diventa resistente alla castrazione,
ossia al trattamento di deprivazione androgenica.

Non mancano le diagnosi tardive: "Circa il 10-20% dei casi viene
'stanato' in fase già avanzata - spiega Paolo Marchetti, professore
ordinario di Oncologia all'università Sapienza di Roma e direttore
dell'Unità operativa complessa di oncologia medica dell'Azienda
ospedaliera Sant'Andrea della Capitale - Questo dipende in parte dalla
natura del tumore, le cui alterazioni nella parte più esterna della
ghiandola prostatica non danno segni della patologia se non quando il
tumore è molto cresciuto, in parte dalla carenza di indagini
diagnostiche". (segue)

(Lus/AdnKronos)
27-GEN-15 16:05

TUMORI: ATTACCO A 'MOTORE' CANCRO PROSTATA AVANZATO, IN ITALIA NUOVO FARMACO (2) =

(AdnKronos Salute) - Oggi il paziente si trova davanti diverse strade,
da modulare in base alle caratteristiche e al grado di aggressività
della malattia: chirurgia, radioterapia, ablazione focale,
ormonoterapia, chemio. "La terapia ormonale, uno dei cardini del
trattamento farmacologico - spiega Francesco Montorsi, professore
ordinario di Urologia all'università Vita-Salute San Raffaele di
Milano - fa leva sul ruolo che gli androgeni, in particolare il
testosterone, giocano nella crescita, lo sviluppo e la proliferazione
del tumore prostatico".

Enzalutamide inibisce in modo selettivo il recettore degli androgeni
(testosterone), bloccandolo in maniera duratura nel tempo,
ripristinando un controllo sulla cellula tumorale prostatica e
inducendone in alcuni casi la morte. Il recettore degli androgeni è
"il principale oncogene responsabile dell'aggressività della neoplasia
- chiarisce Alfredo Berruti, professore associato di Oncologia medica
all'università degli Studi di Brescia, Ao Spedali Civili - Il nuovo
farmaco azzera la sua funzione stimolante agendo a più livelli:
inibisce il legame recettore-testosterone, inibisce la traslocazione
del segnale dal citoplasma all'interno del nucleo delle cellule e, da
ultimo, inibisce la stimolazione del Dna a sintetizzare le proteine
responsabili della crescita tumorale".

Nello studio Affirm, enzalutamide si è mostrato in grado di
contrastare la crescita del tumore e delle metastasi, migliorando in
maniera la sopravvivenza globale (4,8 mesi) rispetto al placebo (18,4
vs 13,6 mesi), con miglioramento della sopravvivenza libera da
progressione radiografica, in pazienti che si dimostravano non più
responsivi all'ormonoterapia tradizionale e alla chemioterapia. "Siamo
un'azienda che investe il 17% del fatturato, quindi oltre un miliardo
di euro l'anno, in ricerca - sottolinea Ermanno Buratti, direttore
generale Astellas Pharma - enzalutamide, insieme ad altri prodotti, è
il risultato di questo sforzo enorme".

(Lus/AdnKronos)
27-GEN-15 16:05

Tumori:molecola intelligente blocca 'motore' cancro prostata
Farmaco approvato da Aifa
(ANSA)- MILANO, 26 GEN - Un'arma in pi— contro il cancro alla
prostata resistente alla chemioterapia: l'Agenzia italiana del
farmaco (Aifa) ha reso disponibile in Italia l'enzalutamide,
farmaco che riesce a bloccare in modo selettivo il recettore
degli androgeni, ormoni considerati 'motore' del carcinoma
prostatico, e che ha dimostrato di essere efficace anche nel
trattamento della forma metastatica, migliorando sopravvivenza e
qualit… della vita dei pazienti.
Il farmaco (a somministrazione orale, dispensato dagli
ospedali su prescrizione dello specialista) ha dimostrato la sua
efficacia nello studio Affirm, pubblicato sul New England
Journal of Medicine, condotto su oltre 1000 pazienti con tumore
alla prostata metastatico che non rispondeva pi— n‚ ad altre
terapie ormonali n‚ alla chemioterapia. In particolare, ha
dimostrato di essere in grado di contrastare la crescita del
tumore e delle metastasi migliorando la sopravvivenza globale
rispetto al placebo. Nei pazienti con metastasi ossee ha
prodotto una significativa riduzione del numero di fratture. E
ha dimostrato un miglioramento della qualit… della vita del 43%
rispetto al 18% (placebo).
La fascia d'et… pi— colpita dal carcinoma prostatico Š quella
over 70 ma nell'ultimo decennio sono in aumento i casi
registrati tra i 60 e i 70 anni. Ogni anno in Italia le nuove
diagnosi sono circa 42 mila, con 8000 decessi. Oggi, grazie ai
trattamenti chirurgici, radioterapici e farmacologici, la
sopravvivenza dei pazienti Š di circa l'88% a 5 anni dalla
diagnosi. ''E questo farmaco - sottolinea Alfredo Berruti,
docente di oncologia medica all'Universit… di Brescia Berruti -
fa fare un passo in avanti sulla strada della cronicizzazione
della malattia''. (ANSA).

BRA
27-GEN-15 16:59 NNNN
TUMORI: ESPERTO PROSTATA DIFENDE PSA, CROCIATA IN USA ESPONE A DIAGNOSI TARDIVE =
Montorsi, usare test in maniera intelligente, con retromarcia su
screening States rischiano passi indietro

Milano, 27 gen. (AdnKronos Salute) - Additato come imperfetto,
osteggiato, dibattuto, protagonista di salti in avanti e clamorosi
passi indietro. Il test del Psa per la diagnosi precoce del tumore
alla prostata continua a far discutere. Da un lato gli epidemiologi
bollano un uso indiscriminato in forma di screening come non
vantaggioso in termici di costi-benefici ("per salvarne uno ne
controlliamo migliaia", esemplificano gli esperti), dall'altro molti
camici bianchi, seppur con diversa intensità, continuano a mettere sul
tavolo l'aiuto che nel bene e nel male l'esame ha portato
nell'intercettare in tempo neoplasie di conseguenza più trattabili. In
mezzo ci sono studi non decisivi sui vantaggi in termini di minore
mortalità.

A spezzare una lancia in favore del Psa è Francesco Montorsi,
professore ordinario di Urologia all'università Vita-Salute San
Raffaele di Milano che, a margine di un incontro promosso da Astellas
Pharma per presentare un nuovo farmaco disponibile in Italia per il
carcinoma prostatico avanzato, porta come esempio il caso della
crociata anti-screening negli Usa e avverte: "Il Psa è l'indicatore
che oggi porta alla diagnosi di tumore alla prostata 90 volte su 100.
In questo momento il numero di test eseguiti annualmente negli Usa sta
calando parecchio e questo esporrà nei prossimi anni la popolazione
americana a un rischio di avere diagnosi di tumore alla prostata più
tardive". (segue)

(Lus/AdnKronos)
27-GEN-15 18:43

TUMORI: ESPERTO PROSTATA DIFENDE PSA, CROCIATA IN USA ESPONE A DIAGNOSI TARDIVE (2) =

(AdnKronos Salute) - Si potrebbe tornare, continua l'esperto, "alla
situazione che vedevamo negli anni '70-'80. Allora nessuno sapeva
niente e il paziente arrivava di colpo lamentando dolori al braccio o
alla schiena e si scopriva che aveva già metastasi ossee. Negli Usa
diverse società scientifiche si sono schierate contro, suggerendo che
sia sbagliato dire ai 50enni di fare il test. Un test che era pagato
interamente dallo Stato, perché negli Usa prima lo screening c'era.
Ora non più".

Per Montorsi il Psa va "semplicemente usato in maniera intelligente.
Se il paziente è seguito da un professionista esperto verrà
indirizzato bene, sulla base delle sue caratteristiche. Non è detto
che tutti debbano farlo e che la frequenza debba essere annuale. Se si
guarda il problema da un punto di vista di grandi statistiche di
popolazione, la conclusione è che si spende troppo per un risultato
che non è sufficiente per tutti. Ma in ambulatorio noi vediamo ogni
giorno casi brutti, avanzati. Persone che magari non possiamo aiutare
e si scopre che il motivo per cui sono a questo punto è che non gli è
stato detto di fare il Psa. Mi piacerebbe che gli epidemiologi li
vedessero". (segue)

(Lus/AdnKronos)
27-GEN-15 18:43

NNNN
TUMORI: ESPERTO PROSTATA DIFENDE PSA, CROCIATA IN USA ESPONE A DIAGNOSI TARDIVE (3) =

(AdnKronos Salute) - Se il medico smette di dire ai pazienti che
esiste questa opzione "si rischiano passi indietro", argomenta
Montorsi. "Negli Usa sta succedendo una rivoluzione: la stessa società
americana di urologia ha avuto un atteggiamento prudente sul Psa".
Cosa che, precisa, "non ha fatto la società europea, che invece ha
stilato un documento in cui si dice di usare la testa: il paziente
deve essere informato che il Psa esiste, che lo può aiutare e spiega
come deve essere utilizzato e interpretato".

"In linea di massima se lo si fa in età veramente giovanile, a 40
anni, e il Psa è molto basso puoi veramente dire al paziente di stare
sereno e dimenticarselo per i prossimi 5 anni. E' una bella
informazione da dare. Se invece il risultato non è perfetto,
quantomeno il medico tira su le antenne e lo segue con maggiore
attenzione. Diversamente, se un uomo di 80 anni chiede il Psa non ha
senso. Vanno evitati i test inutili".

(Lus/AdnKronos)
27-GEN-15 18:43

NNNN

Nessun commento: