MEDICINA: NUOVE FRONTIERE NELLA LOTTA CONTRO LE LEUCEMIE =
curare la leucemia senza compromettere le funzioni cardiache dei
pazienti
Firenze, 18 feb. - (AdnKronos) - Curare la leucemia senza
compromettere le funzioni cardiache dei pazienti. Ha meritato la
segnalazione negli highlight del numero di febbraio della rivista
scientifica "Molecular Pharmacology" lo studio del gruppo di ricerca
internazionale coordinato da Annarosa Arcangeli dedicato alle terapie
contro i tumori del sangue.
La pubblicazione è il frutto di un lungo percorso di ricerca sulla
funzionalità dei canali ionici del potassio KV11.1 nei tumori umani.
''I canali ionici del potassio - spiega Arcangeli, ordinario di
Patologia generale del Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica
- sono proteine che conducono specie ioniche diverse attraverso la
membrana delle cellule e hanno un ruolo fondamentale nella regolazione
di molti processi".
"Nelle leucemie in particolare - prosegue la docente - i canali KV11.1
sono in grado di regolare i segnali di sopravvivenza delle cellule e
favorire così la resistenza alla terapia chemioterapica.''
(segue)
(Red-Xio/AdnKronos)
22-FEB-15 16:37
MEDICINA: NUOVE FRONTIERE NELLA LOTTA CONTRO LE LEUCEMIE (2) =
(AdnKronos) - Il blocco di questi canali come terapia contro il tumore
non è però indicato, dato il loro ruolo nella funzionalità del cuore e
la possibilità di causare aritmie nei pazienti.
''Nel nostro lavoro - racconta Arcangeli - abbiamo descritto un nuovo
composto (denominato CD160130) altamente efficiente nel bloccare una
variante del canale KV11.1 maggiormente espressa nelle leucemie. In
vitro il composto si è dimostrato capace di bloccare la crescita delle
cellule leucemiche e di superare la chemio resistenza indotta dal
microambiente midollare; in vivo ha prodotto un potente effetto
antileucemico, superiore anche a quello dei chemioterapici classici.''
''Con questo studio - continua Arcangeli - abbiamo anche dimostrato,
in vivo, che il farmaco non provoca alterazioni delle funzionalità
cardiache, effetti collaterali che sono indotti invece da numerosi
bloccanti di KV11.1, e non danneggia le cellule del midollo osseo. Si
candida quindi - commenta la docente - a essere un promettente
prototipo di composti per le terapie oncologiche, tanto da essere
segnalato anche dall'American Society for Pharmacology and
Experimental Therapeutics.''
(segue)
(Red-Xio/AdnKronos)
22-FEB-15 16:41
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