PIRATI: AL VIA CORSI PER CONTRACTOR SU MERCANTILI, SELEZIONI APERTE A TUTTI =
Marina sospende attivita', la mano passa dai militari ai privati
- Sparisce requisito 'ex militari con esperienze all'estero'
Roma, 3 apr. (AdnKronos) - Contractors privati al posto dei militari
sulle navi mercantili a rischio pirateria: come di recente annunciato
dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a garantire i servizi di
sicurezza sulle navi che attraversano le aree di navigazione a rischio
non sarà più la Marina militare. Il settore passerà completamente
nelle mani dei privati -che coprono già una parte dei servizi- mentre
il ministero ha già sospeso le attività, in attesa del provvedimento
definitivo che sancisca il passaggio di consegne.
La novità è che, per partire, sarà sufficiente frequentare i corsi di
formazione di circa 120 ore, tenuti dagli istituti di vigilanza
accreditati, dalla Marina militare e dalla Capitaneria di porto,
mentre fino ad oggi era "fortemente consigliato" avere delle
esperienze pregresse di almeno sei mesi come militare impegnato in
missioni all'estero.
"Parliamo di un settore che, nel nostro Paese, fino ad oggi ha
impegnato circa 150 operatori -spiega all'Adnkronos Vincenzo
Pergolizzi, amministratore delegato di Metrosecurity express, una
delle tre società italiane autorizzate a fornire servizi di sicurezza
antipirateria- da quando, nel novembre del 2013 la circolare del Capo
della Polizia ci ha autorizzato a questo tipo di attività". (segue)
(Lag/AdnKronos)
03-APR-15 16:17
PIRATI: AL VIA CORSI PER CONTRACTOR SU MERCANTILI, SELEZIONI APERTE A TUTTI (2) =
Nuove linee guida Viminale definiscono formazione obbligatoria
(AdnKronos) - "In assenza di indicazioni specifiche -spiega l'ad di
Metrosecurity express- si era fatto ricorso ai sei mesi di esperienza
pregressa in ambito militare, come discriminante nella selezione".
Oggi, invece, nelle nuove linee guida fissate dal ministero
dell'Interno che definiscono la formazione obbligatoria per gli
operatori del settore, questa discriminante sparisce: "In ogni caso
non parliamo di 'mercenari' senza esperienza, anche perché è lo stesso
armatore che richiede l'impiego di figure qualificate", assicura
Pergolizzi che spiega come in arrivo ci sono "diverse nuove richieste
per frequentare questi corsi" che si andranno ad aggiungere alle
decine di operatori che già lavorano sulle navi.
Per gli aspiranti contractors, una volta selezionati dalle società, si
apre quindi il periodo di formazione che, spiega Pergolizzi, si divide
in tre cicli: "Il primo sarà a cura dagli stessi istituti privati che
si rivolgeranno a loro volta a società di formazione accreditate,
mentre ad esaminarli, al termine del percorso, sarà una commissione
presieduta da funzionari di pubblica sicurezza. Gli altri due cicli
saranno tenuti dalla Marina militare, con ogni probabilità a Brindisi,
e dalla Capitaneria di porto, forse nel centro addestramento di La
Spezia". (segue)
(Lag/AdnKronos)
03-APR-15 16:17
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PIRATI: AL VIA CORSI PER CONTRACTOR SU MERCANTILI, SELEZIONI APERTE A TUTTI (3) =
Attacchi a mercantili in calo
(AdnKronos) - Per quanto riguarda i costi dei corsi tenuti dagli
istituti privati, "ci stiamo organizzando, ma credo che si aggireranno
attorno ai 400/500 euro, che saranno a carico degli operatori". Da
chiarire anche come e quando ci sarà la transizione tra i due periodi:
"Sembrava che dal 30 giugno 2015 (data fino alla quale eravamo
autorizzati a operare) dovessimo sospendere le attività, invece pare
oggi che si stia pensando ad una deroga di un anno per attivare i
corsi e preparare gli operatori".
Rispetto al passato, continua Pergolizzi, gli episodi di attacchi a
mercantili sono sicuramente in calo, al punto che ormai "parliamo di
una decina di transiti protetti al mese nella risk area che va dal Mar
Rosso a nord, fino al Madagascar a sud, con l'impiego di team composti
da almeno quattro persone e che fino ad oggi erano coperti al 50 per
cento dai militari". L'armatore, al momento, deve ancora fare
richiesta di sorveglianza armata a bordo alla Marina e "solo dopo il
diniego, può rivolgersi alle società private autorizzate dalle
prefetture".
Ma se il ritiro dei militari sembra aprire una nuova fetta di mercato
ai vigilantes privati, con un numero sempre maggiore di richieste in
arrivo alle società del settore, il nuovo sistema presenta alcune
lacune: "La situazione è ancora molto fluida e serve maggiore
chiarezza su alcune questioni fondamentali sulle quali abbiamo chiesto
un confronto con il ministero dell'Interno", spiega Maria Cristina
Urbano, vice presidente di Assiv, associazione di settore delle
vigilanze private. Ancora da chiarire, ad esempio, "chi sarà a farsi
carico del costo dei corsi e se il personale dovrà frequentare i corsi
all'interno dell'orario di lavoro o al di fuori".
(Lag/AdnKronos)
03-APR-15 16:17
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