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martedì 11 agosto 2015

Lavoro: Grillo, governo capovolge realta' e manipola i dati =


Lavoro: Grillo, governo capovolge realta' e manipola i dati =
(AGI) - Roma, 11 ago. - "Il Governo sta mettendo in atto da
mesi una gravissima campagna di disinformazione sulle
condizioni del mondo del lavoro. A ogni occasione utile, quando
escono i dati Istat o Inps, si impegna a capovolgere la
realta'". E' quanto si legge in un post anonimo (e quindi
riconducibile direttamente a Beppe Grillo) pubblicato sul blog
del leader del Movimento 5 Stelle, dal tiolo "La stabilita' del
lavoro del rigor mortis", accompagnato da una foto del ministro
del Lavoro Poletti.
Per Grillo la situazione del mercato del lavoro e' "un
disastro totale, che il Governo cerca di coprire manipolando i
dati Inps, i quali calcolano non i nuovi posti di lavoro, ma i
nuovi contratti di lavoro. Incrociando i dati Istat e Inps
viene fuori la cruda realta': il Governo non ha creato un solo
posto di lavoro, e ha coperto il suo fallimento con la
conversione dei contratti a tempo determinato in contratti
ancora meno stabili, vendendoli per quello che non sono",
accusa Grillo. (AGI)
Ser (Segue)
111547 AGO 15

Lavoro: Grillo, governo capovolge realta' e manipola i dati (2)=
(AGI) - Roma, 11 ago. - Il governo, prosegue il post del leader
5 Stelle, "oggi vanta i 259 mila contratti 'stabili' in piu'
del primo semestre 2015, certificati dall'Inps. Peccato che di
stabile i nuovi contratti non abbiano nulla. Dopo
l'approvazione del contratto a tutele crescenti (7 marzo 2015),
i datori di lavoro hanno portato avanti una massiccia
conversione di contratti a tempo determinato in contratti a
tutele crescenti, proprio perche' rassicurati dalla estrema
facilita' di licenziamento che garantisce la riforma del mondo
del lavoro. Nei primi 3 anni, infatti - prosegue Grillo - i
datori di lavoro potranno disfarsi dei lavoratori adducendo
motivazioni economiche ed erogando loro l'equivalente monetario
di 2 mensilita' per ogni anno di servizio, anche se il
licenziamento e' dichiarato illegittimo dal giudice. Si
legalizza in pratica il licenziamento arbitrario, in cambio di
un tozzo di pane. Solo dopo 3 anni di servizio i contratti a
tutele crescenti devono essere stabilizzati per davvero, ma
nulla vieta ai datori di lavoro di scaricare poco prima i
lavoratori a tutele crescenti e assumerne di nuovi. Si profila
cosi' una gigantesca operazione 'usa e getta' che vedra'
coinvolti nei prossimi anni i nuovi assunti. Va detto,
peraltro, che l'Istat ha gia' messo una pietra tombale sulla
propaganda governativa: a giugno la disoccupazione e' tornata
al 12,7% e gli occupati sono in calo anche rispetto al giugno
dell'anno scorso", conclude il post. (AGI)
Ser
111547 AGO 15

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