Translate

domenica 13 dicembre 2015

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-04953 presentata da PIETRO LIUZZI giovedì 10 dicembre 2015, seduta n.552 LIUZZI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno - Premesso che: i Vigili del fuoco, ai sensi dell'art. 8, comma 1, della legge 27 dicembre 1941, n.1570 rivestono la qualifica di "agenti di pubblica sicurezza" oltre che funzioni di "polizia giudiziaria";



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04953
presentata da
PIETRO LIUZZI
giovedì 10 dicembre 2015, seduta n.552

LIUZZI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno - Premesso che:

i Vigili del fuoco, ai sensi dell'art. 8, comma 1, della legge 27 dicembre 1941, n.1570 rivestono la qualifica di "agenti di pubblica sicurezza" oltre che funzioni di "polizia giudiziaria";

il Consiglio di Stato, (IV sezione ordinanza n. 245/99 del 4 marzo 1999) ha chiarito che "il Corpo nazionale dei vigili del fuoco è stato, sin dall'istituzione, investito dei compiti propri delle forze di Polizia, cui era stata demandata la tutela della pubblica sicurezza, così come definita dall'articolo 1 del Regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza);

tali compiti sono stati confermati dalla legge 13 maggio 1961 n. 469 che, all'art. 9, ha sottolineato il carattere civile del corpo senza, tuttavia, mutarne i compiti e le funzioni istituzionali, che sono di polizia di sicurezza ed, in generale, di tutela dell'incolumità delle persone nell'ambito della cosiddetta attività di pubblica sicurezza;

spettano, inoltre ai Vigili del fuoco sia la qualifica di agenti di polizia giudiziaria (ex art. 16 della legge n. 469 del 1961), sia la qualifica di agenti di pubblica sicurezza, restando soggetti ai poteri di direzione e vigilanza da parte del Prefetto, ai sensi dell'art. 13, comma 1, della legge 1° aprile 1981 n. 121 ed alle particolari responsabilità proprie degli agenti della forza pubblica;

coerentemente a ciò, in un parere del Consiglio di Stato (I sez. parere n. 1571/78 del 12 gennaio 1979), in riferimento alle funzioni dei Vigili del fuoco è affermato che "l'attività di prevenzione ed estinzione degli incendi nonché quella, più in generale, di tutela della incolumità delle persone, rientrano nell'ambito della cosiddetta «attività di pubblica sicurezza», di cui i Vigili del fuoco costituiscono una specificazione, ratione materiae;

il decreto legislativo 8 marzo 2006 n. 139, recante "Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco", all'art. 24, comma 2, prevede che: « Sono compresi tra gli interventi tecnici di soccorso pubblico del Corpo nazionale: "…l'opera tecnica di contrasto dei rischi derivanti dall'impiego dell'energia nucleare e dall'uso di sostanze batteriologiche, chimiche e radiologiche" e quanto alle attività terroristiche o criminose, al comma 5 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n. 139, si specifica che «Il Corpo nazionale, nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, in materia di difesa civile: "… fronteggia, anche in relazione alla situazione internazionale, mediante presidi sul territorio, i rischi non convenzionali derivanti da eventuali atti criminosi compiuti in danno di persone o beni, con l'uso di armi nucleari, batteriologiche, chimiche e radiologiche"», basti ricordare la strage di Via Palestro a Milano del 27 luglio 1993, dove una autobomba portò alla morte di 5 persone tra cui 3 Vigili del fuoco, corsi sul posto per un presunto incendio d'auto, che poi si rivelò in una trappola esplosiva;

considerato che:

nella legge di stabilità per il 2016 il Governo ha adottato "l'estensione del bonus degli 80 euro per tutte le donne e gli uomini che lavorano con le forze dell'ordine, a partire da chi sta sulla strada" escludendo il corpo dei Vigili del fuoco dal "comparto sicurezza";

il 24 novembre 2015, poche ore dopo la conferenza stampa del Presidente del Consiglio dei ministri, il sindacato autonomo dei Vigili del fuoco ha messo in atto una mobilitazione attraverso i mezzi di stampa per contestare l'ingiusta esclusione dei Vigili del fuoco dalle annunciate misure relative al bonus di 80 euro mensili e nei prossimi giorni sono annunciati altre forme di manifestazione, compreso lo sciopero della fame,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Governo intenda intraprendere, affinché anche il corpo dei Vigili del fuoco venga riconosciuto come corpo integrante del "comparto sicurezza";

se non ritenga opportuno estendere al corpo dei Vigili del fuoco le misure relative al bonus di 80 euro mensili, un gesto non solo economico, ma di importante attenzione verso chi lavora per garantire la sicurezza dei cittadini.

(4-04953)

Nessun commento: