RIMINI. CARABINIERI ARRESTANO INSEGNANTE PER MALTRATTAMENTI
(DIRE) Roma, 22 apr. - Era stata gia' sospesa dal servizio per 10
giorni nell' anno 2010 a causa della sua aggressivita',
l' insegnante di scuola materna che oggi, in esecuzione di una
ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Fiorella Casadei,
scaturita dagli elementi acclarati dal personale del Nucleo
Operativo della Compagnia Carabinieri di Rimini e sostenuti dal
sostituto Pm Davide Ercolani, e' stata sottoposta agli arresti
domiciliari.
Le indagini dei militari, condotte attraverso sistemi di
intercettazione video-ambientali, erano iniziate su segnalazione
di un' altra insegnante che aveva raccontato di aver assistito in
diverse occasioni a una serie di condotte aggressive e violente
tenute da P.L., classe 1955, nei confronti dei piccoli a lei
affidati nella sua sezione. Tali comportamenti stavano
ingenerando nei bimbi reazioni traumatiche ed un perdurante stato
di ansia e terrore.
Le dichiarazioni della denunciante trovavano fin da subito
riscontro nelle immagini acquisite giornalmente dai Carabinieri a
partire dal febbraio di quest' anno, e dalle quali emergeva la
negativa modalita' di relazione dell' indagata con i minori
connotata da aggressivita' e prepotenza, da strattoni e spinte,
tale da ingenerare quanto esposto in denuncia e cioe' una
generale situazione di timore e soggezione psicologica dei bimbi
piegati a obbedire, non per rispetto dell' educatrice amorevole e
autorevole, ma bensi' assoggettati ad una autoritaria
aguzzina. (SEGUE)
(Vid/ Dire)
09: 14 22-04-16
RIMINI. CARABINIERI ARRESTANO INSEGNANTE PER MALTRATTAMENTI - 2 -
(DIRE) Roma, 22 apr. - Numerosi gli episodi presi in
considerazione dai militari e che hanno corroborato la richiesta
del pubblico ministero Davide Ercolani. Bambini sgridati e
minacciati con tono di voce vessatorio; piccoli strattonati piu'
volte solo perche' non erano in grado di tirarsi su da soli i
pantaloni oppure perche' non riuscivano a raggiungere in tempo un
luogo nell' aula dove l' insegnante aveva deciso di radunarli.
Insomma una situazione "abituale" di insostenibile disagio fisico
ma soprattutto psicologico, che puo', a dire del perito dott.ssa
CAVALLI, nominata dal Pubblico Ministero, causare danni
irreparabili nelle relazioni comportamentali e sul sistema
cognitivo e di apprendimento di soggetti in eta' evolutiva quali
appunto i bimbi in questione.
Questi in sintesi gli elementi che hanno concorso a formare le
valutazioni dapprima del Pm Ercolani, ed in seconda battuta del
gip Casadei, in ordine al reato di maltrattamenti (572 c.p.)
considerando soprattutto il pericolo di recidiva specifica in
ragione della spiccata pericolosita' sociale evidenziata
dall' indagata con la conseguente elevata probabilita' che la
stessa, rimanendo nel suo posto di lavoro, possa porre in essere
ulteriori condotte sempre piu' violente e persecutorie verso i
minori a lei affidati.
(Vid/ Dire)
09: 14 22-04-16
NNN
(DIRE) Roma, 22 apr. - Numerosi gli episodi presi in
considerazione dai militari e che hanno corroborato la richiesta
del pubblico ministero Davide Ercolani. Bambini sgridati e
minacciati con tono di voce vessatorio; piccoli strattonati piu'
volte solo perche' non erano in grado di tirarsi su da soli i
pantaloni oppure perche' non riuscivano a raggiungere in tempo un
luogo nell' aula dove l' insegnante aveva deciso di radunarli.
Insomma una situazione "abituale" di insostenibile disagio fisico
ma soprattutto psicologico, che puo', a dire del perito dott.ssa
CAVALLI, nominata dal Pubblico Ministero, causare danni
irreparabili nelle relazioni comportamentali e sul sistema
cognitivo e di apprendimento di soggetti in eta' evolutiva quali
appunto i bimbi in questione.
Questi in sintesi gli elementi che hanno concorso a formare le
valutazioni dapprima del Pm Ercolani, ed in seconda battuta del
gip Casadei, in ordine al reato di maltrattamenti (572 c.p.)
considerando soprattutto il pericolo di recidiva specifica in
ragione della spiccata pericolosita' sociale evidenziata
dall' indagata con la conseguente elevata probabilita' che la
stessa, rimanendo nel suo posto di lavoro, possa porre in essere
ulteriori condotte sempre piu' violente e persecutorie verso i
minori a lei affidati.
(Vid/ Dire)
09: 14 22-04-16
NNN
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