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lunedì 6 giugno 2016

Privacy: Soro, PA investe poco su protezione dati cittadini


Privacy: Soro, PA investe poco su protezione dati cittadini

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Privacy: Soro, PA investe poco su protezione dati cittadini
Cardani (Agcom), da Stato finora interventi non ottimali
(ANSA) - ROMA, 6 GIU - "L'agenda digitale nella pubblica
amministrazione è partita in modo molto frammentato e
disorganizzato. Ora viaggia più velocemente. Però c'è ancora uno
spirito troppo flebile nell'investire sulla protezione dei dati
dei cittadini, che invece è fondamentale". L'ha detto Antonello
Soro, presidente del Garante per la Protezione dei Dati
Personali, intervenendo alla presentazione nella sede dell'Agcom
a Roma del volume 'Codice della Comunicazione Digitale', a cura
di Ernesto Apa e Oreste Pollicino.
"Non è un costo investire nella sicurezza dei dati - ha
aggiunto - ma una necessità, soprattutto in un periodo in cui
anche le guerre sono diventate digitali". Soro ha anche
ricordato che "i dati della criminalità informatica nel mondo
sono diventati quasi uguali al peso del narcotraffico".
Angelo Marcello Cardani, presidente dell'Agcom ha aggiunto
che per la protezione dei dati, "pur avendo fiducia nel mercato,
resta il ruolo fondamentale dello Stato, i cui interventi finora
non sono stati ottimali". In questo quadro "apparentemente del
tutto tecnologico dobbiamo occuparci prima di tutto
dell'individuo, dell'uomo".
Soro ha sottolineato l'importanza "dell'entrata in vigore a
maggio del nuovo Regolamento europeo sulla privacy, che pone le
autorità europee in primo piano nell'impegno su questi temi". In
realtà, ha commentato Paolo Ainio, fondatore nel 1995 di
Virgilio e poi del gruppo di e-commerce Banzai, del quale è
presidente, "il regolamento europeo della privacy entrerà
definitivamente in vigore solo nel 2018. Ora il problema nel
settore è proprio la mancanza di un sistema di regole che
valgano per tutti. Una situazione che pone le aziende italiane
in una lotta impari con le aziende estere". Per Marzia Minozzi
di Confindustria Digitale è comunque importante "avere un Codice
della Comunicazione Digitale, strumento agile e completo su
tutta la normativa esistente per tutti quelli che operano in
questo settore". Tra gli altri sono intervenuti anche Andrea
Stazi (Google Italia), Bianca Del Genio (Microsoft Italia),
Antonella Barbieri (Fox Networks Group) e Marcello Dolores
(Discovery Italia). (ANSA).
Y64
06-GIU-16 18:20 NNN    

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