R. STAMPA / REFERENDUM, SMURAGLIA (ANPI): SIAMO UNITI SUL NO (1)
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R. STAMPA / REFERENDUM, SMURAGLIA (ANPI): SIAMO UNITI SUL NO (1)
(9Colonne) Roma, 31 ago - La presunta spaccatura all'interno dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani, sul documento per il No votato praticamente all'unanimità al recente congresso è nata "da un colonnino sul Corriere della Sera in cui si dava voce ad alcuni che non erano d'accordo con la scelta della maggioranza. Da qui l'idea che ci fossero contrasti insanabili e una divisione molto accentuata" e "un po' ci si è messa una parte della stampa. Ricordo in agosto un titolo su un quotidiano in cui si parlava di epurazione di un coordinatore regionale, che invece era semplicemente decaduto dall'incarico dopo il congresso. Avremo un comitato nazionale tra pochi giorni in cui prevedo si discuta di come organizzare al meglio la campagna per il No al referendum costituzionale". Lo afferma il presidente dell'Anpi, Carlo Smuraglia, in una intervista a Il Fatto. E replica ad Oscar Farinetti che sull'Unità si augura che l'associazione non si trasformi in un partito politico: "Contesto che scegliere di difendere la Costituzione significhi trasformarsi in un partito. Rileggiamo il nostro Statuto. All'articolo 2 c'è scritto che l'Anpi difende i valori della Resistenza e dell'antifascismo. E che s'impegna ad attuare e difendere la Costituzione nello spirito in cui la votarono i costituenti. Cos'altro potremmo fare, quando riteniamo che sia in atto uno stravolgimento della Carta?". (SEGUE)
310934 AGO 16
R. STAMPA / REFERENDUM, SMURAGLIA (ANPI): SIAMO UNITI SUL NO (2)
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R. STAMPA / REFERENDUM, SMURAGLIA (ANPI): SIAMO UNITI SUL NO (2)
(9Colonne) Roma, 31 ago - Smuraglia conferma inoltre che ci sarà un confronto con Renzi ad una festa dell'Unità. E conclude sottolineando che l'elenco dei difetti della riforma "è lunghissimo. A partire dal metodo: la riforma è stata approvata comprimendo la discussione, a suon di strappi, sedute notturne, canguri, sostituzione dei membri in Commissione. Il contrario di ciò che suggerisce la Costituzione. La riforma del Senato, non più elettivo, è un pasticcio pericoloso. Sarà composto da sindaci e consiglieri regionali a mezzo servizio, ma il Senato inciderà ancora su materie importanti. La sovranità appartiene al popolo e non sarà più così, perché sarà seriamente intaccata. C'è poi il combinato disposto con la legge elettorale per la Camera, dove 2/3 dei deputati saranno nominati, con una lesione del principio di rappresentanza".
(red)
310939 AGO 16
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