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martedì 16 maggio 2017

IL PUNTO = Gentiloni 'chiude' caso-Boschi, "ha gia' chiarito" =


IL PUNTO = Gentiloni 'chiude' caso-Boschi, "ha gia' chiarito" =

(AGI) - Pechino, 16 mag. - "La vicenda della sottosegretaria
Boschi e' nota. Mi pare che lei l'abbia ampiamente chiarita,
non mi pare ci siano novita' e non ci sono certamente
implicazioni per il governo": nella conferenza stampa finale
della visita a Pechino, il premier, Paolo Gentiloni, ha gettato
acqua sul fuoco delle polemiche sul salvataggio di Banca
Etruria, riaccese dal libro di Ferruccio de Bortoli su un
presunto pressing dell'allora ministra sull'ad di Unicredit
Federico Ghizzoni per indurlo ad acquisire l'istituto di
credito di cui il padre dell'attuale sottosegretaria alla
presidenza del Consiglio era vice presidente.
Gentiloni sostanzialmente rimanda alla presa di posizione
della Boschi del 10 maggio ("da qui in poi si occuperanno di
questa questione i miei legali. Sono intervenuta in Parlamento
nel dicembre 2015 e confermo quello che ho detto") per ribadire
che non esiste un caso per il suo esecutivo.
A parte questa incursione nella politica interna, il
premier ha ribadito l'importanza della collaborazione
commerciale con la Cina rilanciata dal progetto di rinascita
della "Via della seta" e dagli incontri avuti in giornata con
il premier cinese, Li Keqiang, e il presidente, Xi Jinping,
invitato per il prossimo anno in Italia a nome del presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella.
La "Road and Belt" e' "un evento che potrebbe lasciare una
traccia nella storia dei prossimi anni perche' l'idea lanciata
dalla Cina tende a diventare un progetto globale", ha
osservato. "Dal punto di vista italiano l'idea e' importante,
convincente e condivisa. Non significa che non ci siano
difficolta'", ha aggiunto, sottolineando come il negoziato
Cina-Ue che riprendera' a inizio giugno sia "sempre faticoso".
Ma per Gentiloni vanno colte le opportunita' di uno
scenario internazionale in cui compaiono "in modo forse
eccessivo discorsi protezionistici". Le relazioni tra Cina e Ue
"non si semplificano con una bacchetta magica, ma
potenzialmente acquistano un rilievo particolare" nel contesto
attuale. L'Italia, da questo punto di vista, e' "un buon
esempio e penso che la leadership cinese sia al corrente di
questo", ha concluso Gentiloni.
Per il premier in Cina c'e' "in generale interesse da parte
dei fondi e degli investitori cinesi verso l'Italia e Xi
Jinping ha ribadito che "considera l'Italia insieme alla Spagna
come destinazione privilegiata per il turismo cinese nei
prossimi anni, il che comportera' anche l'aumento di frequenze
aeree di cui discuteranno i nostri responsabili di settore
nelle prossime settimane". (AGI)
Ciy/Sar (Segue)
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IL PUNTO = Gentiloni 'chiude' caso-Boschi, "ha gia' chiarito" (2)=
(AGI) - Pechino, 16 mag. - Gentiloni, ripartito poi da Pechino
alla volta di Sochi, in Russia, per l'incontro con il
presidente russo, Vladimir Putin, si e' soffermato sulla nuova
"Via della seta" dicendosi "favorevolmente colpito"
dall'inserimento dei porti italiani "tra i porti sui quali
investire in questo gigantesco programma di investimenti". In
particolare, ha citato Trieste e Genova su cui "la leadership
cinese ha dichiarato esplicitamente l'intenzione di volere
investire", "in parallelo" con il porto del Pireo gia' sotto il
controllo di un gruppo cinese.
L'Italia rientra quindi a pieno titolo nell'iniziativa Belt
and Road lanciata nel 2013 da Xi Jinping, che lunedi' a Pechino
ha celebrato il suo primo forum internazionale di cooperazione,
e che vedra' il prossimo appuntamento nel 2019, sempre in Cina.
Lungo la nuova "Via della Seta", ha spiegato Gentiloni,
potrebbero nascere "operazioni triangolari Italia-Cina sia nei
Balcani occidentali, che sono un'area geografica che interessa
sempre piu' la Cina, sia in Africa, individuando, oltre al
Mozambico, dove gia' lavoriamo insieme, 2-3 Paesi africani".
Gli incontri di Gentiloni sono stati anche l'occasione per
firmare accordi di cooperazione tra Italia e Cina. Oggi nasce
ufficialmente il fondo congiunto sino-italiano di sostegno alle
piccole e medie imprese, sia italiane che cinesi, gestito da
Cassa Depositi e Prestiti e da China Development Bank, una
delle grandi banche di sviluppo cinesi, per un valore di 100
milioni di euro. C'e' interesse da parte cinese per il nostro
sistema di piccole e medie imprese, ha confermato il presidente
del Consiglio, che i cinesi vedono come un "contributo
all'occupazione" ma anche come "luoghi di eccellenza e di
innovazione". L'Italia e' "modello da questo punto di vista".
La cooperazione bilaterale si avvale anche di un nuovo
protocollo quinquennale per la cooperazione in campo agricolo
che coinvolge il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari
e Forestali italiano, con il Ministero dell'Agricoltura cinese.
Il governo italiano e il governo cinese hanno infine adottato
un piano d'azione per il rafforzamento della cooperazione
bilaterale tra il 2017 e il 2020, quando ricorreranno i 50 anni
di relazioni diplomatiche tra i due Paesi, che copre i campi
dell'innovazione tecnologica, con il piano italiano "Industria
4.0" e i piani cinesi "Made in China 2025" di sviluppo della
produzione manifatturiera, e "Internet plus" per lo sviluppo
delle potenzialita' del web, la lotta ai cambiamenti climatici
e la cooperazione sul piano finanziario. Nel piano d'azione
rientra l'offerta logistico-infrastrutturale italiana "anche in
connessione con il rafforzamento delle reti di trasporto
trans-europee", si legge nel testo del piano, che prende in
considerazione anche i campi della cultura, dell'istruzione e
del turismo. (AGI)
Ciy/Sar
161406 MAG 17
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