RAVENNA: POLIZIA POSTALE, BLUE WHALE NON E' UN GIOCO, ATTENZIONE AI RAGAZZI =
Ceccaroli, al lavoro per risalire al computer da cui e' partito
l'invito alla ragazza a compiere atti di autolesionismo - Famiglie
colgano in tempo gli indicatori di disagio
Roma, 28 mag. (AdnKronos) - La vicenda della quattordicenne di Ravenna
che ha postato su internet una foto in cui apparivano i tagli che si
era inflitta a un braccio "dimostra che Blue Whale è un fenomeno
preoccupante e che è sbagliato considerarlo qualcosa di simile a un
gioco. Non c'è nulla di ludico, nulla di divertente, nessuna sfida che
valga la pena di essere colta". Per questo motivo, dice all'AdnKronos
Geo Ceccaroli, Direttore del compartimento Polizia Postale dell'Emilia
Romagna, "abbiamo deciso di non usare più l'espressione Blue Whale,
troppo 'gentile' e ingannatrice, per chiamare questo fenomeno con la
sigla F57, la lettera e il numero che si chiede di incidere sul dorso
della mano come prima prova nel percorso verso questo girone
infernale".
La Polizia è ora al lavoro per risalire al computer dal quale sarebbe
partito l'ordine alla ragazzina di incidersi le braccia. "Individuare
il 'tutor' ci consentirebbe di procedere per istigazione al suicidio.
A fare impressione -aggiunge Ceccaroli- sono però anche coloro che,
sul web, incitano i ragazzi a procedere nelle prove e li invitano a
mettere in atto atti di autolesionismo".
"Le forze dell'ordine sono parte di un sistema di prevenzione che
comprende anche le procure minorili, i servizi sociali, gli istituti
scolastici. Ma il primo 'osservatorio' -avverte l'investigatore- sono
le famiglie, che devono prestare la massima attenzione a qualunque
comportamento anomalo dei loro figli adolescenti e rendersi conto in
tempo degli indicatori di disagio, compresi tagli, tatuaggi, periodi
di isolamento e cali di rendimento scolastici".
(Mac/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
28-MAG-17 17:21
NNNN
Ceccaroli, al lavoro per risalire al computer da cui e' partito
l'invito alla ragazza a compiere atti di autolesionismo - Famiglie
colgano in tempo gli indicatori di disagio
Roma, 28 mag. (AdnKronos) - La vicenda della quattordicenne di Ravenna
che ha postato su internet una foto in cui apparivano i tagli che si
era inflitta a un braccio "dimostra che Blue Whale è un fenomeno
preoccupante e che è sbagliato considerarlo qualcosa di simile a un
gioco. Non c'è nulla di ludico, nulla di divertente, nessuna sfida che
valga la pena di essere colta". Per questo motivo, dice all'AdnKronos
Geo Ceccaroli, Direttore del compartimento Polizia Postale dell'Emilia
Romagna, "abbiamo deciso di non usare più l'espressione Blue Whale,
troppo 'gentile' e ingannatrice, per chiamare questo fenomeno con la
sigla F57, la lettera e il numero che si chiede di incidere sul dorso
della mano come prima prova nel percorso verso questo girone
infernale".
La Polizia è ora al lavoro per risalire al computer dal quale sarebbe
partito l'ordine alla ragazzina di incidersi le braccia. "Individuare
il 'tutor' ci consentirebbe di procedere per istigazione al suicidio.
A fare impressione -aggiunge Ceccaroli- sono però anche coloro che,
sul web, incitano i ragazzi a procedere nelle prove e li invitano a
mettere in atto atti di autolesionismo".
"Le forze dell'ordine sono parte di un sistema di prevenzione che
comprende anche le procure minorili, i servizi sociali, gli istituti
scolastici. Ma il primo 'osservatorio' -avverte l'investigatore- sono
le famiglie, che devono prestare la massima attenzione a qualunque
comportamento anomalo dei loro figli adolescenti e rendersi conto in
tempo degli indicatori di disagio, compresi tagli, tatuaggi, periodi
di isolamento e cali di rendimento scolastici".
(Mac/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
28-MAG-17 17:21
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