ANSA/ Terrorista Parigi armato come Rambo, bufera in Francia
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>>>ANSA/ Terrorista Parigi armato come Rambo, bufera in Francia
Schedato come estremista islamico,aveva un regolare porto d'armi
++ AGGIORNA E SOSTITUISCE SERVIZIO DELLE 18.30 ++
(di Paolo Levi)
(ANSA) - PARIGI, 20 GIU - Armato come Rambo, con bombole a
gas, due pistole, un kalashnikov e migliaia di munizioni oltre
che un regolare porto d'armi rilasciato dalle autorita' francesi:
monta la polemica per Adan Lofti Djaziri, il trentunenne
schedato con la lettera 'S' degli individui radicalizzati a
rischio che ieri si e' andato a schiantare con la sua Renault
Megane contro un furgone della Gendarmeria di pattuglia sugli
Champs-Elyse'es.
In tv, il premier Edouard Philippe dice che "nessuno puo'
essere soddisfatto se qualcuno che era schedato poteva
continuare a beneficiare" di un porto d'armi.
"Non solo lasciano a piede libero chi e' schedato 'S', ma in
piu' viene riconosciuto loro il porto d'armi... sono pazzi o
cosa?", tuona su Twitter la leader del Front National, Marine Le
Pen, chiedendosi quando si "porra' fine a tutto questo".
Nella Francia a bocca aperta per quanto accaduto gli 007
cercano di placare le polemiche. Se nel febbraio scorso hanno
riconfermato il porto d'armi al ragazzo radicalizzato - spiega
una fonte della polizia citata da Le Monde - era solo per non
insospettirlo. Una classica tecnica di intelligence che ha
l'obiettivo di facilitare la sorveglianza dell'interessato e del
suo ambiente. Peccato solo che si sia rischiata una nuova strage
nel cuore turistico della capitale. Per tutta la notte, gli
agenti dell'antiterrorismo hanno perquisito la villetta di
Plessis-Pate', nel dipartimento dell'Essone, dove l'assalitore -
oggi e' in corso l'autopsia per determinare le cause della morte,
probabile un'intossicazione causata dalle fiamme nell'abitacolo
della sua Renault - viveva con i familiari. Quattro sono stati
fermati: la moglie, il fratello, la cognata e il padre. Presso
il suo domicilio, precisa Bfm-Tv, e' stato rinvenuto tutto
l'occorrente per fabbricare una bomba. E una lettera nella quale
il 31enne aveva prestato giuramento all'Isis. Nell'auto di Adan
Lofti Djaziri, tra l'altro, c'erano novemila munizioni, oltre
che le due bombole a gas, il fucile d'assalto e le due pistole.
Sequestrati anche il computer e due cellulari.
Senza precedenti giudiziari, l'uomo era schedato per
radicalizzazione dal 2015. Un anno prima, nel settembre 2014, le
autorita' tunisine avevano diramato un mandato d'arresto per
fatti di terrorismo risalenti al 2013. Inoltre, risultava tra i
codice 'J' di Interpol: cio' significa che alle autorita'
transalpine era stato chiesto di non fermarlo ma sorvegliarlo in
modo discreto, avvisando i servizi tunisini che lo cercavano da
tempo. Negli ultimi anni, in Francia, si era tranquillamente
rivolto alla prefettura dell'Essonne per dichiarare di essere in
possesso di nove armi. Assiduo frequentatore di un club di tiro
sportivo, si e' visto rinnovare senza problemi il porto d'armi
nel febbraio scorso. E giu' polemiche sull'assenza di
coordinamento tra i vari servizi malgrado lo stato d'emergenza
decretato dopo gli attentati del 13 novembre 2015.
Domani il ministro dell'Interno Ge'rard Collomb presentera' in
consiglio dei ministri il nuovo progetto di legge antiterrorismo
per "pedinare individui come questo, evitando dunque gli
attentati". Certo e' che in Francia gli individui radicalizzati
sono molto piu' numerosi degli agenti in grado di seguirli.
Nato in Francia nel 1985 ma figlio di Mohamed Djaziri,
tunisino di Tazarka (Nabeul), di madre polacca, Lotfi tornava
spesso in Tunisia, dove era solito frequentare ambienti
estremisti islamici, in particolare il gruppo dichiarato
terroristico dalle autorita' tunisine 'Ansar Al Sharia'.
Commerciava in oro e almeno ufficialmente, per questo motivo,
viaggiava spesso in Turchia. Pare che i servizi di intelligence
volessero convocarlo a breve. Ma ha fatto prima lui.(ANSA).
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20-GIU-17 18:35 NNNN
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