R. STAMPA / MALARIA, MORRONE: CONTAGIO POSSIBILE NEGLI AEROPORTI
(9Colonne) Roma, 6 set - Zanzare annidate dentro i bagagli, e soprattutto nei container negli aeroporti. Così la malaria può arrivare a casa nostra dai paesi endemici passando per i nostri scali. Lo sostiene, in una intervista al Tempo, Aldo Morrone, direttore Dermatologia tropicale Istituto scientifico San Gallicano di Roma. E ricorda che "esiste la malaria aeroportuale, soprattutto negli aeroporti europei, ci sono stati molti casi negli anni '97-2000 di soggetti che vivevano accanto agli aeroporti in cui sono stati accertati casi di malaria in persone che non si erano mai allontanate da casa. Sono successi in vari aeroporti europei, questo vuol dire che una anophele può essere sopravvissuta da un viaggio aereo". Inoltre sottolinea che "alcuni tipi di anopheles che non determinano casi di malaria possono aver determinato invece un particolare tipo di plasmodium, l'agente infettivo, che è stato riscontrato nell'area rurale di Grosseto, di anopheles labranchiae, che è indigena, normalmente non trasmette la malaria ma allora la trasmise la malaria. Questo vuol dire che l'attenzione nei confronti delle zanzare anche nelle zone dove la malattia è stata sconfitta, attraverso la rapidità di viaggi, di merci e persone, deve essere posta una particolare attenzione nei confronti di queste zanzare perché casi eccezionali possono verificarsi. Dal momento in cui una anofepheles punge e trasmette a un soggetto la malaria c'è il rischio che possa ritrasmetterla a un altro. Casi rarissimi ma esistono". Infine spiega che "oggi è impossibile contagiarsi con trasfusioni di sangue. E anche venendo in contatto con il sangue di un malato serve tempo perché avvenga il contagio perché il ciclo riproduttivo dei protozoi del genere plasmodium è lento. Delle centinaia di casi di malaria notificati ogni anno in Italia, almeno uno-due casi per anno sono stati contratti localmente, nel periodo 2011-2014".
(red)
061042 SET 17
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