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lunedì 18 dicembre 2017

TUMORI OSSEI, ADROTERAPIA: IN ITALIA PRIMO STUDIO CLINICO AL MONDO



LUNEDÌ 18 DICEMBRE 2017 10.03.50

TUMORI OSSEI, ADROTERAPIA: IN ITALIA PRIMO STUDIO CLINICO AL MONDO (1)

 TUMORI OSSEI, ADROTERAPIA: IN ITALIA PRIMO STUDIO CLINICO AL MONDO (1) (9Colonne) Pavia, 18 dic - Per curare alcuni tumori ossei particolarmente aggressivi, come il cordoma dell'osso sacro, quando è più efficace la chirurgia, oggi ampiamente utilizzata, e quando lo è invece l'adroterapia, cura anti-cancro di recente applicazione, che sfrutta fasci di ioni carbonio, particelle pesanti capaci di spezzare il DNA delle cellule maligne? Per rispondere a questa domanda è stato promosso in Italia il primo studio clinico al mondo finalizzato a confrontare l'efficacia e gli effetti collaterali di chirurgia e adroterapia con ioni carbonio nel trattamento del cordoma dell'osso sacro.Lo studio, avviato dalla Fondazione CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, e dall'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, è promosso dall'Italian Sarcoma Group, associazione di medici impegnata nelle ricerca e nel miglioramento delle cure per il sarcoma, e vede coinvolti 25 centri di cura di tutto il mondo, tra cui diverse nazioni europee, come Francia, Spagna, Austria, Germania, Norvegia, Inghilterra, Svizzera, e centri giapponesi e nordamericani. Il coordinatore internazionale dello studio è Alessandro Gronchi, chirurgo specializzato nella cura dei sarcomi dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. I cordomi sono tumori rari, ne è affetta in media 1 una persona ogni 100.000 (sono più colpiti gli uomini e l'età media della diagnosi è intorno ai 60 anni), che crescono in aree dell'organismo molto sensibili e associate a funzioni vitali (osso sacro, colonna vertebrale, base del cranio,…). In particolare il cordoma del sacro, al centro dello studio, è attiguo alle formazioni nervose che regolano l'attività sfinteriale dell'intestino e della vescica nonché la potenza sessuale, particolarmente nei pazienti di sesso maschile. (SEGUE) 181002 DIC 17
LUNEDÌ 18 DICEMBRE 2017 10.04.44

TUMORI OSSEI, ADROTERAPIA: IN ITALIA PRIMO STUDIO CLINICO AL MONDO (2)

 TUMORI OSSEI, ADROTERAPIA: IN ITALIA PRIMO STUDIO CLINICO AL MONDO (2) (9Colonne) Pavia, 18 dic - Per questa ragione gli interventi chirurgici, che rappresentano oggi la soluzione terapeutica più utilizzata, implicano in diversi casi effetti collaterali anche gravi che possono riguardare, oltre a vescica, intestino e retto, anche le attività motorie e le funzioni sessuali. In oltre il 50% dei casi, l'intervento chirurgico non può rimuovere completamente le cellule tumorali e sono necessari ad esempio cicli di radioterapia. Più recentemente è stata introdotta per il trattamento di questi tumori l'adroterapia con ioni carbonio, a partire dalla metà degli anni '90 in Giappone e dal 2011 anche in Italia al CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, unico centro italiano in grado di trattare tumori radioresistenti e non operabili con fasci di ioni carbonio. Con i fasci di ioni carbonio è possibile colpire il tumore con una potenza tre volte superiore ai raggi X e con grande precisione, poiché queste particelle rilasciano la loro energia solo in prossimità delle cellule malate, riducendo molto l'impatto e gli effetti collaterali sui tessuti sani. Al CNAO sono già stati trattati oltre 360 pazienti con cordomi e condrosarcomi e la terapia si è rivelata efficace nel fermare la malattia in circa l'80% dei casi. I fasci di ioni carbonio sono generati da un acceleratore di particelle, simile a quelli del CERN. (SEGUE) 181003 DIC 17
LUNEDÌ 18 DICEMBRE 2017 10.05.15

TUMORI OSSEI, ADROTERAPIA: IN ITALIA PRIMO STUDIO CLINICO AL MONDO (3)

 TUMORI OSSEI, ADROTERAPIA: IN ITALIA PRIMO STUDIO CLINICO AL MONDO (3) (9Colonne) L'adroterapia è stata recentemente inserita dal Ministero della Salute nei Nuovi Livelli Essenziali d'Assistenza (LEA), ovvero nelle cure rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale. Alessandro Gronchi, chirurgo oncologo specializzato nella chirurgia dei sarcomi della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, spiega: "La chirurgia dei cordomi del sacro è potenzialmente curativa, ma spesso è gravata da sequele funzionali rilevanti, che limitano la vita di relazione dei pazienti in maniera importante, andando a compromettere le loro funzioni fisiologiche più delicate. La disponibilità di nuove tecnologie radioterapiche rappresenta un'opportunità per cercare di limitare questi danni. Il trattamento radiante esclusivo con adroni infatti non è gravato dalle stesse sequele della chirurgia e potrebbe ottenere risultati di cura per lo meno confrontabili." Maria Rosaria Fiore, medico radioterapista della Fondazione CNAO e principal investigator " per lo CNAO della parte dello studio riguardante l'adroterapia, spiega: "Vogliamo confrontare l'adroterapia con ioni carbonio e la chirurgia in base alla loro capacità di curare il cordoma del sacro, alla sopravvivenza del paziente, alla tossicità delle cure e alla possibilità di preservare intestino, vescica e funzioni motorie che sono minacciate dalla malattia e dagli effetti collaterali delle terapie chirurgiche. Ad oggi non esiste nella letteratura scientifica un confronto così preciso e dettagliato tra queste soluzioni terapeutiche". Stefano Bandiera, chirurgo ortopedico della Struttura complessa chirurgia vertebrale oncologica e degenerativa all'Istituto Ortopedico Rizzoli, tra i principali centri che partecipano allo studio spiega: "Ogni anno nella sola nostra divisione abbiamo circa 100 diagnosi di tumori ossei dello scheletro, come il cordoma del sacro, che devono essere trattati con chirurgia o con adroterapia con ioni carbonio. Questo studio ci darà informazioni preziose per poter scegliere quali tipi di tumori maligni dovranno essere trattati con chirurgia o con adroterapia con ioni carbonio. L'Italia è tra i pochi Paesi che possono offrire questo tipo di radioterapia nella cura di questi tumori insieme a Giappone e Germania". (PO / red) 181004 DIC 17

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