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mercoledì 11 aprile 2018

ANSA/ Permesso 1300 giorni per parenti disabili,vanno in vacanza



MERCOLEDÌ 11 APRILE 2018 19.12.08

ANSA/ Permesso 1300 giorni per parenti disabili,vanno in vacanza

ZCZC8946/SXB OAQ21047_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB ANSA/ Permesso 1300 giorni per parenti disabili,vanno in vacanza Gdf scopre truffa, Procura chiede processo dipendenti Asl Teramo (ANSA) - TERAMO, 11 APR - Era un affare di famiglia il congedo retribuito per assistere i parenti affetti da una grave disabilita'. Zio e nipote, dipendenti della Asl di Teramo, avevano ottenuto dall'azienda la sospensione dal lavoro, che la legge 151 del 2001 permette di godere, di seguito o in frazioni temporali fino a un massimo di due anni, per assistere l'uno il padre 85enne, l'altro la nonna, moglie dell'anziano. In realta', pero', questa vicinanza quotidiana non c'e' mai stata, anzi. Il congedo era la scusa: i militari della Finanza di Nereto (Teramo), che li hanno seguiti, filmati e fotografati, controllandone gli spostamenti anche attraverso registrazioni dei Telepass autostradali, hanno portato sul tavolo del sostituto procuratore Silvia Scamurra prove indiscutibili che i due si trovavano altrove, e non accanto ai due anziani coniugi. Erano una volta a fare la spesa, un'altra a giocare a calcetto, un'altra ancora in vacanza. E la Asl pagava il loro stipendio. Lo zio, tecnico di laboratorio all'ospedale Mazzini di Teramo, ha accumulato assenze dal posto di lavoro per quasi 600 giorni; il nipote, infermiere professionale, la maggior parte delle giornate retribuite senza lavoro le ha 'rubate' quando era in servizio all'ospedale di Rimini, e piu' di recente, circa una novantina a quello di Sant'Omero (Teramo) dove nel frattempo si era trasferito sfruttando la mobilita' interna alle aziende sanitarie. Un caso confermato dalle testimonianze raccolte dalle Fiamme gialle, che si sono messe in moto dopo aver ricevuto segnalazioni su questa anomalia familiare, dove la disabilita' di due ultraottantenni era stata sfruttata da un figlio e un nipote per riportare a casa lo stipendio con il minimo sforzo. Insieme dovranno ora difendersi dinanzi al gip del tribunale di Teramo: la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di entrambi per truffa aggravata ai danni dello Stato, calcolando in totale 1.337 giornate 'rubate' al lavoro. Per il momento, ai due sono stati sequestrati sui conti, per equivalente, somme complessive per oltre 70mila euro, a quanto ammonterebbe l'illecito arricchimento derivato da queste assenze retribuite. Il provvedimento sara' notificato anche alla Asl di Teramo. Per i due dipendenti, secondo la legge, scattera' il deferimento alla commissione disciplinare interna: rischiano anche il licenziamento in tronco qualora le contestazioni venissero confermate.(ANSA). M09-SAS 11-APR-18 19:11 NNNN 

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