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lunedì 30 aprile 2018

CARCERI: SAPPE, EVADE DETENUTO AL MINORILE DI NISIDA IN PERMESSO PREMIO



LUNEDÌ 30 APRILE 2018 14.15.35
POLIZIA

CARCERI: SAPPE, EVADE DETENUTO AL MINORILE DI NISIDA IN PERMESSO PREMIO =

D'Avanzo, occorre stretta soprattutto in zone ad alto rischio camorristico Roma, 30 apr. - (AdnKronos) - Aveva ottenuto un permesso premio ma, allo scadere del beneficio, non è rientrato nel carcere minorile di Nisida facendo perdere le sue tracce. Lo rende noto il Sappe, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria. ''Tecnicamente si tratta di evasione, e questo non può che avere per lui gravi ripercussioni se non si costituisce al più presto'', sottolinea Donato Capece, segretario generale del Sappe. "Si potrebbe parlare di evasione annunciata; infatti, non pare essere la prima volta che a Nisida i giovani ospiti non fanno rientro in dopo aver usufruito di permessi premio" aggiunge il coordinatore nazionale della Giustizia minorile del Sappe, Carmine D'Avanzo, che suggerisce una "decisa inversione di rotta nella concessione dei permessi premio a taluni soggetti detenuti; occorre una stretta, in termini di rigidità, soprattutto verso coloro che provengono da determinate zone ad alto tasso camorristico, o nei confronti di quei soggetti che si sono macchiati di reati di grave pericolosità sociale". (segue) (/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-APR-18 14:15 NNNN
LUNEDÌ 30 APRILE 2018 14.15.35
POLIZIASICUREZZA

CARCERI: SAPPE, EVADE DETENUTO AL MINORILE DI NISIDA IN PERMESSO PREMIO (2) =

(AdnKronos) - "A nostro avviso - spiega D'Avanzo - occorre un urgente 'tavolo tecnico' di tutti gli attori in causa, magistratura minorile, Autorita' Cgm, Direzioni Ipm, Polizia penitenziaria, per mettere in campo, con la competenza e il contributo di tutti, una strategia comune, capace di rispondere in maniera più incisiva alle esigenze di sicurezza delle strutture e anche del territorio". "Queste possono essere le conseguenze alle quali si va incontro con lo smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari e delle carenze di organico della Polizia Penitenziaria, che ha 7mila agenti in meno - denuncia Capece - Quel che accade ogni giorno nelle carceri minorili del Paese ci preoccupa. Eppure le nostre denunce rimangono senza risposte e adeguati provvedimenti. Gli agenti di Polizia penitenziaria devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o, peggio, aggrediti da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l'ordine interno". (/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 30-APR-18 14:15 NNNN

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