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mercoledì 18 aprile 2018

Le Ong evitano Malta: «Loro dicono no»



Giornale di mercoledì 18 aprile 2018, pagina 14

Le Ong evitano Malta: «Loro dicono no»


di Raffa Valentina


LE CARTE DELLA PROCURA DI RAGUSA Le Ong evitano Malta: «Loro dicono no» Madrid chiese a Open Arms di andare a La Valletta. Il capitano puntò dritto all'Italia I numeri 218 I migranti raccolti in mare dalla Open Arms nonostante la Guardia costiera libica avesse assunto il coordinamento delle operazioni.
Valentina Raffa Ragusa «Il nostro suggerimento è che vi mettiate in contatto con Rcc Malta, perché è il porto più vicino e il più logico e quello che dovreste tentare è parlare con Malta, per sbarcare queste persone a La Valletta». Così il 15 marzo la Mrcc Madrid in teleconferenza telefonica con il comandante della Open Arms, la nave della Ong spagnola Proactiva Open Arms che aveva a bordo 218 immigrati, raccolti in mare malgrado la Guardia costiera libica avesse assunto il coordinamento dell'evento Sar. Il comandante risponde: «Se tu mi dici di chiamare La Valletta e di andare lì lo faccio (ma non lo fa, ndr). Non abbiamo però mai sbarcato a Malta e non capisco perché mi chiedi di andare a La Valletta se so che mi diranno di no». E, secondo la procura di Catania, che ha indagato Reig, la responsabile della missione e il capo delle operazioni della Ong per associazione per delinquere (capo di imputazione poi caduto) e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, la prova che «gli indagati abbiano dimostrato di volere comunque e a prescindere dallo stato di necessità recuperare i migranti e portarli in Italia, e ciò anche a costo di disattendere le precise indicazioni delle autorità prepo3 miglia La distanza tra il porto di Malta, considerato sicuro, e la nave che trasportava operatori umanitari e immigrati.

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