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martedì 3 aprile 2018

NEWS PSICOLOGIA. Diagnosi, Speranza: Instabile nei minori per fluidita' sintomi



MARTEDÌ 03 APRILE 2018 08.20.02
SICUREZZASALUTE

NEWS PSICOLOGIA. Diagnosi, Speranza: Instabile nei minori per fluidita' sintomi

NEWS PSICOLOGIA. Diagnosi, Speranza: Instabile nei minori per fluidita' sintomi PDM-2 attento a relazioni primarie. Costruiscono basi struttura personalita' (DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 3 apr. - "Non possiamo considerare l'eta' evolutiva come un susseguirsi di fasi o periodi cronologici che precedono la maturita'. In eta' evolutiva ci confrontiamo con la fluidita' delle manifestazioni sintomatiche e l'instabilita' della diagnosi". Lo afferma Anna Maria Speranza, professoressa di Psicodinamica e Psicopatologia dello sviluppo nel dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica de 'La Sapienza- Universita' di Roma', al convegno 'Diagnosi: senso e sensibilita' a Roma. "Il Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM-1) ha distinto le aree Prima Infanzia (0-3 anni), Infanzia (4-11 anni) e Adolescenza (12-19 anni). È un modello che valuta i fattori di rischio, le vulnerabilita', i fattori protettivi, la resilienza, la continuita' fonotipica ed eterotipica, e i principi di equifinalita' e multifinalita'. Riconosce nei pattern relazionali aspetti importanti", aggiunge Speranza. "Nella revisione, il Manuale da' indicazioni sui percorsi evolutivi. C'e' un ampliamento dell'asse sui 'Pattern e disturbi relazionali'- conferma la studiosa- e ci sono scale e strumenti di valutazione. Questo perche', ad esempio, un disturbo alimentare sofferto da un bambino potrebbe avere radici differenti: un'influenza sensoriale, o una complicazione medica come il reflusso esofageo, o ancora puo' essere espressione di un pattern relazionale conflittuale con il caregiver". Per questo motivo nella dimensione diagnostica del PDM-2 "entra il sistema familiare e delle relazioni di accudimento". La parte del PDM-2 dedicata all'eta' evolutiva presenta un approccio multiassiale: - ASSE 1 'DIAGNOSI PRIMARIA DELLA SALUTE MENTALE'. "Ci sono i disturbi descritti a partire dall'esperienza soggettiva dei bambini in termini di desideri, motivazioni, pensieri e sentimenti. Sono presenti anche i percorsi di sviluppo, le implicazioni terapeutiche e le illustrazioni cliniche". - ASSE 2 'CAPACITA' EVOLUTIVE FUNZIONALI ED EMOTIVE'. "Valuta lo sviluppo emozionale del bambino utilizzando l'approccio evolutivo", spiega la professoressa de 'La Sapienza'. - ASSE 3 'CAPACITÀ DI ELABORAZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE SENSORIALE DEL BAMBINO'. - ASSE 4 'PATTERN E DISTURBI RELAZIONALI'. "A questo aspetto e' dedicata la maggiore attenzione, poiche' sono le relazioni primarie a costruire le basi della struttura della personalita'", continua Speranza. "Il bambino e' parte attiva della relazione e occorre valutare il ruolo della relazione, che puo' essere all'originen del disturbo, associarsi ad esso oppure ne puo' oscurare fattori importanti". - ASSE 5 'ALTRE DIAGNOSI MEDICHE E NEUROLOGICHE'. Il PDM "parla dell'attaccamento per indagare il senso di sicurezza e la regolazione affettiva. Inoltre, l'area della personalita' e' complessa. I bambini non hanno tratti che possono persistere nel tempo, ma vanno considerati come stili di personalita emergenti. Abbiamo cercato di portare avanti una ricerca per descrivere meglio il funzionamento dei bambini in termine di stili di personalita' e non per etichettare ma per capire", fa sapere l'esperta. Passando all'adolescenza, "possono esserci delle forme di disagio che assomigliano a manifestazioni psicopatologiche dell'eta' adulta ma che rappresentano una variante para-fisiologica dell'adattamento fase-specifico(es. depressione, noia, pessimismo, tendenza al ritiro sociale e vergogna; contemplazione narcisistica di se' e insistenza sulla ruminazione intellettuale, impulsivita', ecc.). Gli adolescenti che rientrano nella stessa categoria diagnostica- prosegue l'analista- possono variare ampiamente nell'esperienza soggettiva dei sintomi. La dimensione della soggettivita' e' importante- ripete- perche' e' predittiva del tipo di trattamento e della risposta del paziente". In conclusione, "l'eta' evolutiva e' un momento complesso per la velocita' dei cambiamenti ed e' importante mantenere insieme la chiarezza dei criteri e la specificita' del singolo. Il PDM-2 permette di capire i meccanismi funzionali nella psicopatologia- conclude- per restituire al paziente l'accoglienza e la terapia tagliata su misura su di lui". (Wel/ Dire) 08:19 03-04-18 NNNN 

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