GIOVEDÌ 07 GIUGNO 2018 16.38.25
SALUTE
MEDICINA: TEST SANGUE SVELERA' DONNE INCINTE A RISCHIO PARTO PREMATURO =
Roma, 7 giu. (AdnKronos Salute) (EMBARGO ALLE 20.00) - Una semplice
analisi del sangue svelerà un pericolo che allarma molto le future
mamme, quello di un parto pretermine. Il rischio, infatti, è scritto
nel sangue della donna. Una nuova ricerca, finanziata
dall'organizzazione no profit americana March of Dimes, ha individuato
nel sangue materno i biomarcatori che permettono di identificare
accuratamente le donne in gravidanza che partoriranno i loro bimbi
fino a 2 mesi prima del tempo. I risultati sono pubblicati oggi su
'Science'.
Si tratta di un risultato importante, perché oggi i medici non hanno
modo di valutare con precisione quali gravidanze si concluderanno con
un parto prematuro, commentano da March of Dimes. Non solo:
utilizzando gli stessi campioni di sangue, il team ha trovato dei
biomarcatori nel sangue materno che potevano aiutare a stimare l'età
gestazionale del bebè con un'accuratezza comparabile agli ultrasuoni,
ma a costi inferiori.
"Questa eccitante ricerca all'avanguardia dimostra perché stiamo
investendo in nuovi modi per migliorare la Salute di mamme e bambini,
soprattutto per affrontare la crisi legata alla nascita prematura in
questo Paese e in tutto il mondo", afferma Stacey D. Stewart,
presidente di March of Dimes. I neonati prematuri sono fragili e
richiedono cure specifiche. "Ad oggi - ricorda Stewart - nessun test
sul mercato può prevedere in modo affidabile quali mamme avranno un
parto prematuro". (segue)
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
07-GIU-18 16:37
NNNN
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MEDICINA: TEST SANGUE SVELERA' DONNE INCINTE A RISCHIO PARTO PREMATURO (2) =
(AdnKronos Salute) - Nel mondo ogni anno nascono 15 milioni di bambini
prima del termine della gestazione, un fenomeno che sta crescendo
negli Stati Uniti. Lo studio sui biomarker è stato condotto da Stephen
Quake, ricercatore presso il March of Dimes Prematurity Research
Center della Stanford University, insieme a colleghi danesi e di altri
centri Usa. Il ricercatore David K. Stevenson, del March of Dimes
Prematurity Research Center della Stanford University, ha descritto
l'approccio non invasivo del test del sangue come un modo per
"intercettare una conversazione" tra la madre, il feto e la placenta,
senza disturbare in nessun modo la gravidanza.
Secondo lo studioso, i risultati di oggi evidenziano l'esistenza di un
"orologio transcriptomico della gravidanza" che potrebbe servire come
un nuovo sistema per valutare l'età gestazionale di un feto.
"Misurando l'Rna cell-free nella circolazione materna, possiamo
osservare i mutevoli schemi di attività genica che si verificano
normalmente durante la gravidanza e identificare elementi che
potrebbero segnalare ai medici il rischio di parto pretermine -
aggiunge Stevenson - Con ulteriori studi, potremmo essere in grado di
identificare specifici geni e percorsi genetici che potrebbero
rivelare alcune delle cause alla base del parto prematuro, suggerendo"
modi per prevenirlo.
Lo studio è stato condotto in due distinte coorti di donne, tutte a
rischio elevato di parto pretermine. Così i ricercatori hanno
identificato i biomarker 'spia' delle mamme che hanno partorito in
anticipo. In un'altra coorte, poi, il team ha validato altri
biomerker, utili a calcolare l'età gestazionale del feto con una
precisione comparabile a quella dell'esame ecografico. Entrambi i test
del sangue dovranno essere validati su numeri più ampi di donne, in
trial in doppio cieco.
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
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