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venerdì 17 agosto 2018

Crollo Genova, Paglia (Leu): privatizzazioni hanno aperto a declino


VENERDÌ 17 AGOSTO 2018 16.36.12

Crollo Genova, Paglia (Leu): privatizzazioni hanno aperto a declino

Crollo Genova, Paglia (Leu): privatizzazioni hanno aperto a declino Roma, 17 ago. (askanews) - "Le infrastrutture e i servizi fondamentali, erogati in regime di monopolio o oligopolio, dovrebbero essere in mano pubblica. Vale per le autostrade, come per l'energia, le ferrovie, le comunicazioni, il credito. La ragione è semplice: il privato non garantirà mai l'interesse generale, ma si limiterà a inseguire una rendita. Questo è un tema di carattere generale, che non ha nulla a che fare con la tragedia di Genova". Lo afferma Giovanni Paglia di Liberi e Uguali. "Insomma l'Italia - aggiunge - è cresciuta grazie al capitale di Stato, è crollata a causa delle privatizzazioni - prosegue l'esponente di Leu - Il capitale privato si è limitato a consumare il bottino a velocità variabile: questo vale per Telecom, Autostrade, Ilva e così via. In Italia il capitale privato è da sempre drammaticamente incapace di andare oltre la dimensione della media impresa. Le privatizzazioni hanno quindi aperto la via del declino economico". "È quindi opportuno porsi con tempismo il tema del ritorno ad un ruolo centrale del capitale pubblico, ma va fatto con un minimo di serietà: le nazionalizzazioni - insiste l'ex capogruppo della sinistra in commissione Finanze di Montecitorio - non si annunciano via tweet o nei talk tv, ma si preparano sotto ogni aspetto. Altrimenti il rischio è far fallire le società, anziché acquisirle". "Quello che invece è accaduto in questi giorni, con la rincorsa alla dichiarazione ad effetto fra Di Maio e Salvini, è esattamente il contrario di ciò che serve. Ci sono risparmiatori italiani che hanno in mano 1,5 miliardi di bond Atlantia, per non parlare delle decine di migliaia di azionisti, che hanno già perso il 25% dei loro soldi in due giorni. Ci sono soprattutto oltre 15mila dipendenti e le loro famiglie. Non vorremmo - conclude Paglia - che si ripetessero i disastri delle banche in salsa autostradale, e a pagare fossero sempre i più deboli". Pol/Bac 20180817T163612Z  

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