MARTEDÌ 16 OTTOBRE 2018 10.25.30
POLIZIA
Sindaco Ventimiglia: rapporto con Gendarmerie non sempre facile
Sindaco Ventimiglia: rapporto con Gendarmerie non sempre facile Ioculano a Radio Cusano Campus: ci si convive
Roma, 16 ott. (askanews) - Il rapporto con la Gendarmerie
francese "non è sempre facile, ci si convive. Quella è casa loro
e loro si comportano come i padroni di casa. Qui a Ventimiglia
questi episodi non sono ancora capitati". Lo dice Enrico
Ioculano, sindaco di Ventimiglia, a Radio Cusano Campus.
"Nel 2015 con i minori qualche episodio ci fu, venivano lasciati
lì al punto di frontiera e dicevano: questi li prendete voi. Poi
ci fu una reazione molto composta da parte della polizia di
frontiera italiana che gli disse che non si agisce in questo
modo", aggiunge.
E sullo sconfinamento della Gendarmerie a Claviere. "Mi pare di
capire che l'abbiano fatto furtivamente. La gravità c'è tutta. Il
fatto che la prefettura poi abbia chiesto immediatamente scusa,
anche se parzialmente, mi pare già esplicativo", dice Ioculano.
A proposito della situazione migranti a Ventimiglia dice "oggi
come presenze siamo più o meno come l'anno scorso. Non c'è più
l'accampamento sul fiume, ma i numeri più o meno restano gli
stessi. Mi ha dato molto fastidio che alcuni abbiano descritto
questa città come se fosse un lager o un posto inospitale. Quando
in realtà qui trovano accoglienza decine di migliaia di persone.
Venire a fare 2 riprese e per vendere 4 giornali in più
descrivere una situazione da terzo mondo non fa onore al
giornalismo e alle persone che qui lavorano e ci mettono la
faccia. Il sindaco sul tema migratorio non ha alcuna competenza.
A me avrebbe fatto piacere che i giornalisti fossero rimasti per
più giorni, convivere con le persone che abitano nei campi
abusivi e capire quello che può essere l'equilibrio tra la
popolazione residente e quella in transito. E' più facile venire,
filmare e andarsene".
Mentre sulla vicenda Riace, Ioculano puntualizza. "Ventimiglia e
Riace sono due realtà diverse. La nostra è una zona di transito
puro. La gente passa di qua perché c'è la frontiera, non perché
vogliono stare qui. A Riace il discorso è diverso. A volte il
valore simbolico che può assumere una persona, può avere delle
ricadute, come in questo caso in cui ci si accanisce sulla figura
di un sindaco che ha fatto il suo e l'ha fatto bene".
Red/Cro/Bla 20181016T102518Z
Nessun commento:
Posta un commento