VENERDÌ 04 GENNAIO 2019 11.07.30
SALUTE
RICERCA: NEL MUSO DEL BULLDOG LA CHIAVE PER RARA MALATTIA UMANA =
Roma, 4 gen. (AdnKronos Salute) - Con le loro piccole dimensioni, i
musetti un po' tozzi e gli occhi grandi e tondi i bulldog, i bulldog
francesi e i Boston terrier sono tra le razze di cani domestici più
popolari. Ora i ricercatori dell'Università della California a Davis
hanno scoperto la base genetica 'chiave' per l'aspetto di questi cani,
ma soprattutto l'hanno collegata a una sindrome ereditaria rara che
colpisce gli esseri umani, la sindrome di Robinow.
I protagonisti dello studio, pubblicato su 'Plos Genetics', non sono
gli unici cani con un muso corto e largo, ma condividono un'altra
caratteristica che non si trova in altre razze: una coda corta, detta
anche 'a vite', come spiega Danika Bannasch, della UC Davis School of
Veterinary Medicine. A queste tre razze mancano tutte le vertebre che
formano l'osso della coda. I ricercatori hanno sequenziato l'intero
genoma di 100 cani, di cui 10 da razze a 'coda di vite'. (segue)
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
04-GEN-19 11:06
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RICERCA: NEL MUSO DEL BULLDOG LA CHIAVE PER RARA MALATTIA UMANA (2) =
(AdnKronos Salute) - Tutti i cani partecipanti erano animali domestici
appartenenti a privati, visitati presso l'UC Davis Veterinary Medical
Teaching Hospital, i cui proprietari hanno accettato di partecipare
allo studio. I dottorandi Tamer Mansour e Katherine Lucot, insieme al
professore associato C. Titus Brown della Scuola di Medicina
Veterinaria e del Genome Center, hanno analizzato le sequenze di Dna
per trovare i cambiamenti associati alle razze a coda corta 'nel
mirino'.
Da una massa di oltre 12 milioni di differenze individuali i
ricercatori sono stati in grado così di identificare una mutazione
specifica, in un gene chiamato Disheveled 2 o Dvl2. Questa variante è
stata trovata nel 100% dei bulldog e dei bulldog francesi campionati,
ed è risultata molto comune nei Boston terrier. (segue)
(Mal/AdnKronos)
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RICERCA: NEL MUSO DEL BULLDOG LA CHIAVE PER RARA MALATTIA UMANA (3) =
(AdnKronos Salute) - Ma il lavoro non è finito. Il professor Henry Ho
della UC Davis School of Medicine studia infatti geni simili negli
esseri umani. Le mutazioni nei geni correlati Dvl1 e Dvl3 causano la
sindrome di Robinow, un raro disordine ereditario negli esseri umani
caratterizzato da elementi anatomici sorprendentemente simili: testa
corta e larga, accorciamento degli arti e deformità spinali. Inoltre i
pazienti con Robinow e le razze canine a coda corta condividono anche
altri tratti della malattia, come la palatoschisi.
Sia nell'uomo che nel cane, i geni Dvl fanno parte di un percorso di
segnalazione coinvolto nello sviluppo dello scheletro e del sistema
nervoso, come ha spiegato Peter Dickinson, professore di scienze
chirurgiche e radiologiche presso la Scuola di Medicina Veterinaria
dell'ateneo Usa. Caratterizzando il prodotto proteico di Dvl2, Sara
Konopelski del laboratorio di Ho ha individuato un passaggio
biochimico chiave nel percorso di segnalazione che viene interrotto
dalla mutazione. Questa scoperta suggerisce, inoltre, che un difetto
molecolare comune sia responsabile delle caratteristiche specifiche
dei pazienti Robinow e delle razze canine a coda corta. In ogni caso -
ricordano gli studiosi - altri geni contribuiscono a teste
brachicefale corte e ampie, e probabilmente anche ai problemi di
Salute cronici in queste razze canine.
Secondo il team, però, comprendere meglio questa mutazione comune
potrà dare più informazioni sulla rara sindrome di Robinow negli
esseri umani: ne sono state documentate solo poche centinaia di casi
da quando la sindrome fu identificata nel 1969. "È una malattia umana
molto rara ma molto comune nei cani, quindi" potremmo aver individuato
un modello "per la sindrome umana", ha detto Bannasch.
(Mal/AdnKronos)
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