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venerdì 29 marzo 2019
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 febbraio 2019, n. 25 Regolamento concernente organizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, a norma dell'articolo 1, comma 9, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97. (19G00033) (GU n.74 del 28-3-2019) Vigente al: 12-4-2019
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 febbraio 2019, n. 25
Regolamento concernente organizzazione del Ministero delle politiche
agricole alimentari, forestali e del turismo, a norma dell'articolo
1, comma 9, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97. (19G00033)
(GU n.74 del 28-3-2019)
Vigente al: 12-4-2019
IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni;
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive
modificazioni;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive
modificazioni;
Visto il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, e, in particolare,
l'articolo 2, comma 10-ter;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22
gennaio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile
2014, adottato ai sensi del citato articolo 2, comma 5, decreto-legge
n. 95 del 2012, e in particolare la tabella 3, allegata al predetto
decreto, contenente la rideterminazione della dotazione organica del
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27
febbraio 2013, n. 105, concernente: «Regolamento recante
organizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali, a norma dell'articolo 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6
luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7
agosto 2012, n. 135»;
Visto il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, ed in
particolare, gli articoli 7, 8 e 11;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17
luglio 2017, n. 143, concernente «Regolamento recante adeguamento
dell'organizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari
e forestali, a norma dell'articolo 11, comma 2, del decreto
legislativo 19 agosto 2016, n. 177»;
Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentarie
e forestali 7 marzo 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 115
del 19 maggio 2018, recante individuazione degli uffici di livello
dirigenziale non generale del Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali e definizione delle attribuzioni e relativi
compiti;
Visto il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, e in particolare gli
articoli 1 e 4-bis;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12
novembre 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 288 del 12
dicembre 2018, recante individuazione e definizione della disciplina
per il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie
del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del
turismo, e in particolare la tabella 3 allegata al predetto decreto;
Udito il parere del Consiglio di Stato espresso dalla Sezione
Consultiva per gli Atti Normativi nelle Adunanze del 20 dicembre 2018
e del 17 gennaio 2019;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella
riunione del 31 gennaio 2019;
Informate le organizzazioni sindacali;
Sulla proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari,
forestali e del turismo, di concerto con i Ministri dell'economia e
delle finanze e per la pubblica amministrazione;
Decreta:
Art. 1
Organizzazione del Ministero
1. Il presente regolamento disciplina l'organizzazione del
Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del
turismo.
2. Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e
del turismo, di seguito denominato «Ministero», per l'esercizio delle
funzioni e dei compiti statali ad esso spettanti in materia di
agricoltura e foreste, caccia, alimentazione, pesca, produzione,
prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e
della pesca, come definiti dall'articolo 38 del Trattato sul
funzionamento dell'Unione europea e dalla vigente normativa
comunitaria e nazionale, nonche' in materia di turismo, e'
organizzato nei seguenti Dipartimenti:
a) Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello
sviluppo rurale;
b) Dipartimento delle politiche competitive, della qualita'
agroalimentare, ippiche e della pesca;
c) Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della
qualita' e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari;
d) Dipartimento del turismo.
3. I Capi dei Dipartimenti svolgono esclusivamente i compiti ed
esercitano i poteri di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 30
luglio 1999, n. 300 e collaborano tra loro e con gli altri uffici e
organismi, di cui al presente regolamento.
Art. 2
Dipartimento delle politiche europee e
internazionali e dello sviluppo rurale
1. Il Dipartimento per il coordinamento delle politiche europee e
internazionali e dello sviluppo rurale esercita le competenze del
Ministero in materia di politiche di mercato nel settore agricolo e
agroalimentare, cura i rapporti con l'Unione europea nella fase di
formazione e di attuazione della normativa comunitaria del Consiglio,
del Parlamento e della Commissione.
2. Il Dipartimento cura, nelle materie di spettanza del Ministero e
fatte salve le specifiche competenze attribuite al Dipartimento del
turismo, le relazioni con l'Unione europea e internazionali, anche in
sede bilaterale e multilaterale, ivi compresi i lavori
dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), dell'Organizzazione
per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e
dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'agricoltura e le
risorse alimentari (FAO) in raccordo con il Ministero degli affari
esteri e della cooperazione internazionale ed esercita le competenze
in materia di: sviluppo del mondo rurale, delle imprese del sistema
agricolo ed agroalimentare; investimenti irrigui di rilevanza
nazionale; politiche strutturali e di sviluppo rurale dell'Unione
europea e nazionali; tutela dei patrimoni genetici e regolazione
delle sementi; tutela e valorizzazione della biodiversita' vegetale e
animale ai fini del miglioramento della produzione agricola; gestione
del Fondo di solidarieta' nazionale di cui al decreto legislativo 29
marzo 2004, n. 102, e successive modificazioni, a sostegno dei
redditi delle imprese agricole e zootecniche colpite da calamita'
naturali, eventi climatici avversi, fitopatie, epizoozie e attacchi
parassitari; gestione del servizio fitosanitario centrale, quale
autorita' unica di coordinamento e di contatto per le materie
disciplinate dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214.
3. Il Dipartimento svolge le funzioni di coordinamento della
programmazione relativa ai fondi destinati al finanziamento della
politica agricola comune, di cui all'articolo 3 del regolamento (UE)
n. 1306 del 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17
dicembre 2013.
4. Il Dipartimento e' articolato in due uffici di livello
dirigenziale generale, con le denominazioni e le competenze di
seguito indicate:
a) Direzione generale delle politiche internazionali e
dell'Unione europea: trattazione, cura e rappresentanza degli
interessi agricoli ed agroalimentari in sede dell'Unione europea per
gli aspetti di mercato e i sostegni diretti; partecipazione ai
processi di elaborazione della posizione comune e di formazione della
politica agricola comune, di seguito denominata PAC, e di definizione
dei regolamenti, delle direttive e delle decisioni dell'Unione
europea connessi con tale politica; predisposizione delle
disposizioni nazionali e degli altri atti necessari ad assicurare
l'applicazione della regolamentazione dell'Unione europea in materia
di organizzazioni di mercato agricolo e agroalimentare e di sostegni
diretti; analisi, monitoraggio e valutazione sullo stato di
attuazione della PAC, compreso l'andamento della spesa;
rappresentanza dell'amministrazione nel Comitato speciale
agricoltura, nei comitati e nei gruppi di lavoro dell'Unione europea
per la elaborazione della normativa dell'Unione europea di settore;
rapporti con le istituzioni dell'Unione europea e con gli altri Stati
membri, nonche' con i Paesi terzi per le tematiche connesse agli
aspetti di mercato e ai sostegni diretti della politica agricola
comune; coordinamento dell'attivita' svolta, in materia di mercati,
dalle regioni, dall'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA),
dagli Organismi pagatori e dalle altre amministrazioni deputate
all'applicazione della regolamentazione dell'Unione europea ed
esecuzione degli obblighi dell'Unione europea riferibili al livello
statale; adempimenti relativi all'attuazione della normativa
dell'Unione europea concernente il Fondo europeo agricolo di garanzia
(FEAGA); riconoscimento degli organismi pagatori previsti dalla
normativa dell'Unione europea e supervisione della attivita' dei
medesimi; trattazione delle tematiche relative ai processi di
allargamento dell'Unione europea e agli accordi bilaterali
dell'Unione con i Paesi terzi; rappresentanza degli interessi e delle
posizioni nazionali negli organismi internazionali multilaterali
quali l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e
l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE);
contingenti ed ostacoli tecnici e tariffari in materia di
importazione ed esportazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari;
funzioni connesse con l'applicazione degli accordi internazionali
concernenti i mercati e gli aiuti. Attivita' concernenti il Codex
alimentarius di cui alla risoluzione della Commissione mista FAO-OMS
del 3 luglio 1963, gestione degli accordi internazionali in materia
di risorse biologiche; Accordi con Paesi terzi; misure connesse alla
politica dei mercati. La Direzione generale si articola in 6 uffici
dirigenziali non generali.
b) Direzione generale dello sviluppo rurale: trattazione, cura e
rappresentanza degli interessi agricoli ed agroalimentari in materia
di sviluppo rurale; elaborazione e coordinamento delle linee di
politica di sviluppo rurale, in coerenza con quelle dell'Unione
europea; politiche e strumenti in materia di politiche
imprenditoriali dei soggetti giuridici in agricoltura, ivi comprese
quelle giovanili e di ricambio generazionale, e delle strutture
aziendali agricole; contratti agrari, ricomposizione fondiaria;
coordinamento delle politiche in favore dell'imprenditoria agricola
giovanile e femminile; analisi dei profili relativi alla
pluriattivita', in raccordo con il Dipartimento del turismo; grandi
reti infrastrutturali di irrigazione dichiarate di rilevanza
nazionale; programmi nazionali e comunitari di investimenti irrigui e
di bonifica, investimenti conseguenti a piani di riparto di fondi
nazionali nel settore irriguo e della bonifica; attivita' di
competenza relative alle materie trasferite dal decreto legislativo 3
aprile 1993, n. 96, e dal decreto-legge 8 febbraio 1995, n. 32,
convertito dalla legge 7 aprile 1995, n. 104; gestione dei
procedimenti riguardanti il credito agrario e la meccanizzazione
agricola; gestione degli interventi a favore delle imprese agricole
colpite da eccezionali avversita' atmosferiche o da crisi di mercato;
problematiche in materia di aiuti di Stato; programmi nazionali di
ricerca; indirizzo e monitoraggio degli istituti e laboratori
operanti nell'ambito della ricerca agricola e agroalimentare;
innovazione e trasferimento tecnologico in agricoltura; studi e
ricerche volti al miglioramento dell'alimentazione; disciplina
generale e coordinamento in materia di impiego delle biotecnologie
innovative nel settore agroalimentare; salvaguardia e tutela dei
patrimoni genetici delle specie animali e vegetali; regolazione delle
sementi, materiale di propagazione, registri di varieta' vegetali e
libri genealogici e registri anagrafici del bestiame e relativi
controlli funzionali; adempimenti connessi alla gestione del Fondo di
solidarieta' nazionale di cui al decreto legislativo 29 marzo 2004,
n. 102, e successive modificazioni, a sostegno dei redditi delle
imprese agricole e zootecniche colpite da calamita' naturali, eventi
climatici avversi, fitopatie, epizoozie e attacchi parassitari;
attivazione delle misure di aiuto per la ripresa economica e
produttiva delle imprese agricole danneggiate e per il ripristino
delle strutture fondiarie connesse all'attivita' agricola; gestione
delle misure di aiuto per incentivare la stipula di contratti
assicurativi agevolati, per la copertura dei rischi climatici sulle
coltivazioni e le strutture aziendali, i rischi parassitari sulle
produzioni vegetali, le malattie epizootiche e lo smaltimento delle
carcasse negli allevamenti zootecnici; gestione del servizio
fitosanitario centrale, quale autorita' unica di coordinamento e di
contatto per le materie disciplinate dal decreto legislativo 19
agosto 2005, n. 214; coordinamento servizi fitosanitari regionali ai
sensi dell'articolo 49 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n.
214; adempimenti connessi al settore dei fitofarmaci, dei
fertilizzanti, al materiale di propagazione e ai registri di varieta'
di specie frutticole e di vite; adempimenti connessi all'attuazione
della normativa comunitaria sull'uso sostenibile dei fitofarmaci e al
coordinamento delle politiche agro ambientali, attraverso la
definizione dei requisiti e delle norme tecniche che
contraddistinguono le misure agro ambientali, ivi compresi quelli
relativi alla produzione integrata, ai sensi dell'articolo 2, comma
6, della legge 3 febbraio 2011, n. 4, ai fini della valutazione
economica delle misure stesse, in relazione ai costi aggiuntivi,
secondo l'articolo 27 del regolamento (CE) n. 1974 del 2006 della
Commissione, del 15 dicembre 2006, recante disposizioni di
applicazione del regolamento (CE) n. 1698 del 2005 del Consiglio sul
sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per
lo sviluppo rurale (FEASR). La Direzione generale si articola in 7
uffici dirigenziali non generali.
Art. 3
Dipartimento delle politiche competitive, della qualita'
agroalimentare, ippiche e della pesca
1. Il Dipartimento delle politiche competitive, della qualita'
agroalimentare, ippiche e della pesca esercita le competenze del
Ministero nel settore della pesca, della tutela e valorizzazione
della qualita' dei prodotti agroalimentari, ferme restando le
competenze del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero
della salute; cura le relazioni istituzionali con le regioni e gli
enti territoriali; cura l'attuazione delle leggi pluriennali di
spesa, i servizi generali e il personale, anche ai sensi del decreto
legislativo 7 marzo 2005, n. 82; esercita le attivita' di competenza
del Ministero relative al Sistema informativo agricolo nazionale
(SIAN); assicura il supporto al funzionamento della Camera arbitrale
nazionale di cui all'articolo 16 del decreto legislativo 29 marzo
2004, n. 99; esercita le competenze nel campo dell'educazione
alimentare di carattere non sanitario; esercita le competenze del
Ministero nel settore dell'ippica e delle relative scommesse, ferme
restando le competenze del Ministero dell'economia e delle finanze;
esercita le competenze nel settore del mercato del lavoro in
agricoltura per quanto non di competenza del Ministero del lavoro;
2. Il Dipartimento e' articolato in tre uffici di livello
dirigenziale generale, con le denominazioni e le attribuzioni di
seguito indicate:
a) Direzione generale per la promozione della qualita'
agroalimentare e dell'ippica: disciplina generale e coordinamento in
materia di tracciabilita' delle produzioni di cui all'articolo 1,
comma 1, della legge 6 marzo 1958, n. 199; certificazione delle
attivita' agricole ecocompatibili; elaborazione, attuazione e
coordinamento delle politiche di sviluppo economico delle imprese
agricole, della cooperazione agroalimentare, nonche' della prima
trasformazione dei prodotti agricoli fatte salve le competenze del
Ministero dello sviluppo economico e del Ministero della salute;
esercizio delle attribuzioni statali in materia alimentare come
definita all'articolo 1 della legge 6 marzo 1958, n. 199; disciplina
generale e coordinamento in materia di qualita' dei prodotti agricoli
e agroalimentari; supporto organizzativo-logistico al Comitato
nazionale vini di cui alla legge 12 dicembre 2016, n. 238; disciplina
generale e coordinamento in materia di agricoltura biologica,
definizione del regime e delle modalita' di gestione del Sistema di
qualita' nazionale di produzione integrata, ai sensi dell'art. 2,
comma 3, della legge 3 febbraio 2011, n. 4; esercizio delle
attribuzioni in materia di trasformazione e commercializzazione
agroalimentare, nel rispetto delle attribuzioni regionali;
elaborazione e coordinamento delle linee di politica di sviluppo
settoriale, di filiera e di distretto; incentivi nel settore agricolo
e agroalimentare, ivi compresi gli strumenti di programmazione
negoziata e i contratti di filiera per quanto di competenza; esercita
le competenze nel settore del mercato del lavoro in agricoltura per
quanto non di competenza del Ministero del lavoro; problematiche del
lavoro nel mercato agricolo; riconoscimento e sostegno delle unioni e
delle associazioni nazionali dei produttori agricoli; agro-energie e
sviluppo fonti rinnovabili; borsa merci e vendita diretta dei
prodotti agricoli; promozione della produzione agroalimentare
italiana in ambito comunitario e internazionale; educazione
alimentare di carattere non sanitario e campagne di comunicazione
nelle scuole; Sviluppo del settore ippico e gestione delle attivita'
di competenza connesse alla organizzazione dei giochi e delle
scommesse sulle corse dei cavalli di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 8 aprile 1998, n. 169, ferme restando le competenze
del Ministero dell'economia e delle finanze. La Direzione generale si
articola in 7 uffici dirigenziali non generali;
b) Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura:
programmazione nazionale in materia di pesca e acquacoltura,
disciplina generale e coordinamento delle politiche relative alle
attivita' di pesca e acquacoltura in materia di gestione delle
risorse ittiche marine, di importazione ed esportazione dei prodotti
ittici; aiuti di Stato in materia di pesca e acquacoltura; gestione
del Fondo per il credito peschereccio; ricerca applicata alla pesca
ed alla acquacoltura; tutela, valorizzazione, tracciabilita' e
qualita' dei prodotti ittici; misure tecniche relative all'attivita'
di pesca marittima; adempimenti nazionali relativi al Fondo europeo
affari marittimi e della pesca (FEAMP); attivita' di controllo e
vigilanza di tutte le autorita' di controllo nazionali competenti per
il rispetto delle norme della politica comune della pesca, raccolta,
trattamento e certificazione dei dati sulle attivita' di pesca ai
sensi del regolamento (CE) n. 1224 del 2009, del Consiglio del 20
novembre 2009; attivita' ai sensi del regolamento (CE) n. 199 del
2008 del Consiglio del 25 febbraio 2008 in materia di raccolta,
gestione e uso di dati nel settore della pesca; attivita' in sede
comunitaria concernenti le tematiche relative al settore della pesca
e dell'acquacoltura; attivita' in ambito internazionale concernenti
istituzioni, organismi, ed enti del settore, inclusa l'ICCAT. Per le
funzioni di propria competenza, la Direzione generale si avvale delle
Capitanerie di porto, ivi compreso, sulla base delle direttive del
Ministro, il Reparto Pesca Marittima (RPM) del Corpo delle
Capitanerie di porto. La Direzione generale si articola in 4 uffici
dirigenziali non generali;
c) Direzione generale degli affari generali, delle risorse umane
e strumentali e per i rapporti con le regioni e gli enti
territoriali: attivita' di amministrazione e cura degli affari di
carattere generale; gestione unificata delle risorse umane e
strumentali; reclutamento e concorsi; trattamento giuridico,
economico e di quiescenza; mobilita'; politiche del personale per le
pari opportunita'; Ufficio procedimenti disciplinari del Ministero
(UPD); istruzione e gestione del contenzioso della direzione generale
ed in materia di lavoro dell'amministrazione; attivita' di formazione
e aggiornamento professionale; relazioni con le organizzazioni
sindacali, supporto tecnico-organizzativo all'attivita' di
contrattazione collettiva integrativa; prevenzione e sicurezza dei
luoghi di lavoro del Ministero; coordinamento dell'attuazione delle
leggi pluriennali di spesa; predisposizione, d'intesa con gli altri
Dipartimenti, del bilancio del Ministero; organizzazione e gestione
della biblioteca storica e corrente del Ministero; coordinamento e
gestione delle attivita' dell'Ufficio relazioni con il pubblico;
gestione del S.I.A.N.; compiti previsti dall'articolo 17 del decreto
legislativo 7 marzo 2005, n. 82; vigilanza amministrativa e
assistenza agli enti, ai quali lo Stato contribuisce in via ordinaria
e agli altri enti, societa' e agenzie, sottoposti alla vigilanza del
Ministero, secondo la normativa vigente, nonche' attivita' di
vigilanza sui consorzi agrari ai sensi dell'articolo 1, comma 9-bis,
del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, e sulle gestioni
di ammasso; supporto alla comunicazione istituzionale, anche in
riferimento agli strumenti multimediali e alla rete Internet;
attivita' di coordinamento dei rapporti con gli uffici della
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e di Bolzano di cui al decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281. La Direzione generale si articola
in 6 uffici dirigenziali non generali.
Art. 4
Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualita'
e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari.
1. Il Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della
qualita' e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, di seguito
denominato «Ispettorato», ferme restando le competenze del Ministero
dello sviluppo economico, ha competenze in materia di prevenzione e
repressione delle infrazioni nella preparazione e nel commercio dei
prodotti agroalimentari e dei mezzi tecnici di produzione per il
settore primario; tutela e vigilanza sulle produzioni di qualita'
registrata che discendono da normativa comunitaria e nazionale, anche
a livello europeo ed internazionale; contrasto all'irregolare
commercializzazione dei prodotti agroalimentari e ai fenomeni
fraudolenti che generano situazioni di concorrenza sleale tra gli
operatori; funzioni di cui all'articolo 13 del Regolamento (UE) n.
1151 del 2012; vigilanza sull'applicazione delle disposizioni degli
accordi interprofessionali di cui il Ministero ha disposto
l'estensione ai sensi dell'articolo 164 del Regolamento (UE) n. 1308
del 2013. Ai fini dello svolgimento della propria attivita',
l'Ispettorato opera con organico proprio e propria organizzazione
amministrativa e contabile e si avvale della gestione unitaria,
assicurata dalla Direzione generale degli affari generali, delle
risorse umane e strumentali di cui all'articolo 3, comma 2, lettera
c), dei servizi comuni e del personale, limitatamente al
reclutamento, alla formazione generale, al trattamento giuridico ed
economico ed al relativo contenzioso del personale dipendente.
L'Ispettorato assume l'acronimo ICQRF.
2. L'Ispettorato si articola, a livello di amministrazione
centrale, in due uffici di livello dirigenziale generale, con le
denominazioni e le attribuzioni di seguito indicate e, a livello
territoriale, in 10 uffici e 4 laboratori di livello dirigenziale non
generale:
a) Direzione generale per il riconoscimento degli organismi di
controllo e certificazione e tutela del consumatore: riconoscimento
degli organismi di controllo e di certificazione, procedure
sanzionatorie delle infrazioni nella preparazione e nel commercio dei
prodotti agroalimentari e delle sostanze di uso agrario o forestale e
relativo contenzioso; avvio della procedura di esecuzione forzata
delle ordinanze-ingiunzioni mediante emissione dei ruoli; analisi e
programmazione dei fabbisogni di risorse strumentali e logistiche
dell'Ispettorato e relativa attivita' contrattuale; tenuta della
contabilita' economico-analitica; procedure di fornitura di beni e
servizi; coordinamento della gestione e manutenzione dei beni
periferici dell'Ispettorato; coordinamento dell'attivita' di
esecuzione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e di salute
dei lavoratori presso gli uffici periferici e i laboratori; vigilanza
amministrativa sugli uffici territoriali ed i laboratori; supporto
tecnico organizzativo all'attivita' di contrattazione collettiva
integrativa; trattamento economico accessorio e mobilita' del
personale dell'Ispettorato; formazione specifica per il personale
dell'Ispettorato, comunicazione istituzionale in raccordo con il
Dipartimento del turismo. La Direzione generale si articola in 4
uffici dirigenziali non generali;
b) Direzione generale della prevenzione e del contrasto alle
frodi agro-alimentari: programmazione delle attivita' istituzionali;
monitoraggio e valutazione dei programmi di attivita' svolti dagli
uffici territoriali e dai laboratori; indirizzo, coordinamento e
vigilanza sull'attivita' ispettiva svolta dagli uffici territoriali;
vigilanza sugli organismi pubblici e privati di controllo nell'ambito
dei regimi di produzioni agroalimentari biologici e di qualita'
registrata; indirizzo, coordinamento e vigilanza sull'attivita'
analitica e sulla qualita' dei laboratori; attivita' di studio nelle
materie di competenza dell'Ispettorato; aggiornamento delle metodiche
ufficiali di analisi dei prodotti agroalimentari e delle sostanze di
uso agrario e forestale; promozione di attivita' di studio e ricerca
nel settore analitico da parte dei laboratori; rapporti con altri
organismi di controllo nazionali e internazionali; analisi di
revisione ai sensi dell'articolo 1, comma 8-bis, del decreto-legge 24
giugno 2004, n. 157, convertito, con modificazioni, dalla legge 3
agosto 2004, n. 204, e gestione del laboratorio centrale deputato
all'espletamento delle predette analisi. La Direzione generale si
articola in 4 uffici dirigenziali non generali.
Art. 5
Dipartimento del Turismo
1. Il Dipartimento esercita le funzioni e coordina le linee di
azione del Ministero in materia di turismo, anche al fine di favorire
una politica integrata di valorizzazione del made in Italy, ferme
restando le competenze del Ministero dello sviluppo economico, e di
promozione coerente e sostenibile del Sistema Italia, in raccordo con
i diversi Ministeri ed enti competenti. Il Dipartimento cura la
partecipazione alle attivita' internazionali in materia di turismo
(Unione europea, OCSE, UNWTO, UNESCO) e alle attivita' di
elaborazione delle normative comunitarie, in raccordo con il
Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Il
Dipartimento esercita le competenze in materia di: pianificazione
strategica delle politiche turistiche nazionali, in raccordo con le
regioni, con le associazioni di categoria e le imprese turistiche;
gestione della funzione statistica di cui all'articolo 6 del decreto
legislativo 6 settembre 1989, n. 322 e regolamentazione dell'Unione
europea concernente la raccolta dati in raccordo con i Dipartimenti
del Ministero; elaborazione di un sistema nazionale dei dati
turistici, in collaborazione con le regioni, Istat e tutti i
soggetti, istituzionali e non, che concorrono all'individuazione e
all'analisi delle principali variabili dei flussi turistici;
definizione coordinata e partecipata delle politiche di promozione
turistica e del made in Italy, con particolare riferimento al
patrimonio eno-gastronomico, paesaggistico e territoriale nazionale,
in raccordo con l'ENIT - Agenzia nazionale del turismo - che ne cura
l'attuazione; sviluppo ed incentivazione del turismo anche tramite
l'attuazione di misure a sostegno delle imprese di settore, ivi
compresa la concessione del credito d'imposta, la gestione del fondo
nazionale di garanzia e l'utilizzo di Fondi CIPE, del Fondo Sviluppo
e Coesione nonche' ulteriori risorse rinvenienti da altre norme di
legge; elaborazione e coordinamento del piano di comunicazione
istituzionale del Ministero in raccordo con gli altri Dipartimenti;
comunicazione ed informazione in materia di qualita' dei prodotti
agricoli ed agroalimentari, della pesca e nelle altre materie di
competenza del Ministero in raccordo con le Direzioni generali del
Ministero competenti nelle materie oggetto di comunicazione e
informazione. Il Dipartimento svolge le attivita' relative alla
partecipazione del Ministero alle fiere e supporta gli enti e le
societa' vigilati dal Ministero per la partecipazione alle fiere;
coordina la partecipazione italiana finalizzata alla promozione dei
territori in occasione di eventi internazionali; elabora le linee di
programmazione nazionale in materia di enoturismo e strade del vino;
cura la programmazione nazionale in materia di agriturismo e la
valorizzazione del comparto agrituristico nazionale nonche'
l'attivita' venatoria e la gestione programmata della stessa.
Rappresenta e tutela gli interessi forestali nazionali in sede
europea e internazionale, in raccordo con le politiche forestali
regionali, anche ai fini della valorizzazione turistica; svolge le
funzioni di certificazione in materia di commercio internazionale e
di detenzione di esemplari di fauna e di flora minacciati di
estinzione, di cui all'articolo 8-quinquies, comma 3-quinquies, della
legge 7 febbraio 1992, n. 150, tramite le unita' specializzate
dell'Arma dei carabinieri; detiene l'elenco degli alberi monumentali
e rilascia i pareri di cui all'articolo 7, commi 2 e 4, della legge
14 gennaio 2013, n. 10; promuove e valorizza le pratiche agricole e
alimentari tradizionali e dei siti rurali, assicurando l'attuazione
delle leggi 6 aprile 1977, n. 184 e 27 settembre 2007, n. 167 nonche'
l'economia montana nell'ambito della politica di sviluppo rurale,
anche al fine di valorizzarne le specificita' e promuoverne la
rilevanza turistica; cura il monitoraggio dell'andamento dei mercati
negli ambiti di attivita' del Ministero in raccordo con le competenti
Direzioni generali del Ministero stesso nonche' in collaborazione con
il Ministero dello sviluppo economico, con Istat e con gli enti
competenti in materia, al fine di supportare la pianificazione
strategica delle politiche turistiche nazionali. Nell'ambito di
competenza del Ministero svolge attivita' di promozione delle
eccellenze simbolo della qualita' della vita e delle attrattive del
territorio Italia, anche in relazione alle funzioni allo stesso
attribuite in materia di etichettatura di cui all'articolo 4 della
legge 3 febbraio 2011, n. 4, fatte salve le competenze degli altri
Dipartimenti e del Ministero per lo sviluppo economico. Presso il
Dipartimento, che ne supporta le attivita', ha sede e opera il
Comitato permanente per la promozione del turismo di cui all'articolo
58 del decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79.
2. Il Dipartimento e' articolato in due uffici di livello
dirigenziale generale, con le denominazioni e le attribuzioni di
seguito indicate:
a) Direzione generale delle politiche del turismo: supporto al
Capo Dipartimento per la pianificazione strategica delle politiche
turistiche nazionali, in raccordo con le regioni, con le associazioni
di categoria e le imprese turistiche; elaborazione di linee di
indirizzo, in raccordo con la Direzione generale competente in
materia di vigilanza enti, e attivita' convenzionali con ENIT, per
l'attuazione dei piani pluriennali in materia di turismo; gestione
della funzione statistica di cui all'articolo 6 del decreto
legislativo 6 settembre 1989, n. 322 e regolamentazione dell'Unione
europea concernente la raccolta dati; valorizzazione del patrimonio
informativo del turismo; creazione base dati e analisi dei flussi
turistici, in collaborazione con le regioni, Istat e tutti i
soggetti, istituzionali e non; monitoraggio dell'andamento dei
mercati negli ambiti di attivita' del Ministero, conformemente al
comma 1 del presente articolo; attivita' di assistenza e supporto
alle regioni e agli enti locali per la valorizzazione e lo sviluppo
del sistema turistico; sostegno alla realizzazione di progetti
strategici per il miglioramento della qualita' e lo sviluppo
dell'offerta turistica dei territori; attivita' di regolazione delle
imprese turistiche in raccordo con il sistema delle autonomie locali
e le realta' imprenditoriali; elaborazione standard minimi e uniformi
su tutto il territorio nazionale dei servizi e delle dotazioni per la
classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche;
supporto alle attivita' del Comitato permanente per la promozione del
turismo; sviluppo delle politiche di sostegno ai soggetti
diversamente abili; elaborazione e coordinamento del piano di
comunicazione istituzionale del Ministero e definizione coordinata e
partecipata delle politiche di promozione turistica e del made in
Italy; attivita' relative alla partecipazione del Ministero alle
fiere e supporto agli enti e societa' vigilati dal Ministero per la
partecipazione alle fiere; coordinamento della partecipazione
italiana finalizzata alla promozione dei territori in occasione di
eventi internazionali; sviluppo ed incentivazione del turismo anche
tramite l'attuazione di misure a sostegno alle imprese e agli
agriturismi e stabilimenti termali, ivi compresa la concessione del
credito d'imposta specifico; gestione del Fondo Nazionale di
Garanzia, dei Fondi CIPE, del Fondo Sviluppo e Coesione nonche'
ulteriori risorse rinvenienti da altre norme di legge; attivita'
amministrative connesse al riconoscimento delle agevolazioni fiscali;
gestione del Fondo buoni vacanza e del Fondo nazionale di garanzia e
altre attivita' di assistenza e tutela dei turisti. Coordinamento e
aggiornamento del sistema informatico di assistenza e di
catalogazione per le imprese di viaggio e turismo-INFOTRAV; cura la
partecipazione alle attivita' internazionali in materia di turismo
(Unione europea, OCSE, UNWTO, UNESCO), in raccordo con il Ministero
degli affari esteri e della cooperazione internazionale, nonche' alle
attivita' di elaborazione delle normative comunitarie; gestione delle
attivita' ministeriali in sede UNESCO, con particolare riferimento ai
siti dichiarati patrimonio materiale o immateriale dell'umanita'. La
Direzione generale si articola in 4 uffici dirigenziali non generali;
b) Direzione generale per la valorizzazione dei territori e delle
foreste: negli ambiti di competenza del Ministero svolge attivita' di
valorizzazione delle eccellenze simbolo della qualita' della vita e
delle attrattive del territorio Italia, anche in relazione alle
funzioni allo stesso attribuite in materia di etichettatura di cui
all'articolo 4 della legge 3 febbraio 2011, n. 4, fatte salve le
competenze degli altri Dipartimenti e del Ministero per lo sviluppo
economico; elaborazione delle linee di programmazione nazionale in
materia di enoturismo e strade del vino; valorizzazione del
patrimonio eno-gastronomico, paesaggistico e territoriale in ambito
nazionale, dell'Unione europea e internazionale, in raccordo con
l'ENIT che ne cura l'attuazione; comunicazione ed informazione in
materia di qualita' dei prodotti agricoli ed agroalimentari, della
pesca, del turismo e nelle altre materie di competenza del Ministero;
promozione dell'agriturismo in ambito nazionale, dell'Unione europea
e internazionale, anche con mezzi televisivi e Web; rappresentanza e
tutela degli interessi forestali nazionali in sede europea e
internazionale anche ai fini della valorizzazione turistica;
elaborazione e coordinamento delle linee di sviluppo della politica
dell'economia della montagna e del paesaggio rurale anche per
promuovere lo sviluppo turistico dei territori, in raccordo con la
Direzione generale dello sviluppo rurale; coordinamento delle
politiche forestali nazionali e regionali; elaborazione delle linee
di politica forestale e della montagna, anche con riferimento al
dissesto idrogeologico e alla mitigazione dei cambiamenti climatici;
controllo e monitoraggio del consumo del suolo forestale anche per
promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree montane; elaborazione e
coordinamento delle politiche della filiera del legno, in coerenza
con quelle dell'Unione europea; coordinamento politiche di
valorizzazione della biodiversita' negli ecosistemi forestali e delle
modalita' di fruizione naturalistica dei territori; coordinamento e
tutela dei patrimoni genetici e del materiale di propagazione di
interesse forestale, nel rispetto della normativa europea e
internazionale vigente; tutela e valorizzazione dei prodotti
forestali e del sottobosco; adempimenti relativi all'attuazione del
decreto ministeriale 27 dicembre 2012 n. 18799, di istituzione
dell'Autorita' nazionale competente per l'applicazione del
regolamento (UE) n. 995 del 2010 del Parlamento europeo e del
Consiglio; elaborazione delle linee di programmazione nazionale in
materia di agriturismo, di pescaturismo e pesca sportiva di
multifunzionalita' dell'impresa agricola, dell'impresa forestale e di
pluriattivita' in agricoltura e nei territori montani, quale
opportunita' per sviluppare una maggiore sinergia tra attivita'
agricole e attivita' legate alla valorizzazione del territorio anche
per finalita' turistiche, in raccordo con il Dipartimento delle
politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale;
pianificazione integrata di iniziative per la valorizzazione
turistica dei paesaggi rurali e montani; attivita' in materia
venatoria e determinazione delle specie cacciabili ai sensi
dell'articolo 18, comma 3, della legge 11 febbraio 1992, n. 157 e
riconoscimento delle associazioni nazionali venatorie; certificazione
in materia di commercio internazionale e di detenzione di esemplari
di fauna e di flora minacciati di estinzione, di cui all'articolo
8-quinquies, comma 3-quinquies, della legge 7 febbraio 1992, n. 150,
tramite le unita' specializzate dell'Arma dei carabinieri; tenuta
dell'elenco degli alberi monumentali e rilascio del parere di cui
all'articolo 7, commi 2 e 4, della legge 14 gennaio 2013, n. 10
nonche' la valorizzazione degli alberi monumentali nell'ambito delle
connotazioni naturalistiche e turistiche dei territori rurali. La
Direzione generale si articola in 4 uffici dirigenziali non generali.
Art. 6
Funzioni di supporto strategico al Ministro delle politiche agricole
alimentari, forestali e del turismo
1. Le funzioni di supporto al Ministro delle politiche agricole
alimentari, forestali e del turismo, per la formulazione
dell'indirizzo politico e per la verifica della sua attuazione sono
svolte nell'ambito della struttura del Gabinetto del Ministro,
attraverso le risorse umane e materiali previste a legislazione
vigente.
2. Con provvedimento del Ministro viene individuato, tra i
Dirigenti di I fascia del Ministero, il responsabile della
prevenzione della corruzione e per la trasparenza ai sensi
dell'articolo 1, comma 7, della legge 6 novembre 2012, n. 190.
Art. 7
Organismi operativi
1. Il Comando unita' forestali, ambientali e agroalimentari
dell'Arma dei carabinieri, posto alle dipendenze funzionali del
Ministro, svolge i compiti di cui agli articoli 7 e 8, comma 2,
lettera c), del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177.
Nell'ambito del Comando unita', il Comando carabinieri per la tutela
agroalimentare svolge controlli straordinari sulla erogazione e
percezione di aiuti comunitari nel settore agroalimentare e della
pesca e acquacoltura, sulle operazioni di ritiro e vendita di
prodotti agroalimentari, ivi compresi gli aiuti a Paesi in via di
sviluppo e indigenti ed esercita controlli specifici sulla regolare
applicazione di regolamenti comunitari e concorre, coordinandosi con
l'Ispettorato centrale per il controllo della qualita' dei prodotti
agroalimentari, nell'attivita' di prevenzione e repressione delle
frodi nel settore agroalimentare. Nello svolgimento di tali compiti,
il reparto puo' effettuare accessi e ispezioni amministrative
avvalendosi dei poteri previsti dalle norme vigenti per l'esercizio
delle proprie attivita' istituzionali.
2. Il Reparto pesca marittima (RPM) del Corpo delle capitanerie di
porto, istituito presso il Ministero, ai sensi dell'articolo 4 del
decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 100, dipende funzionalmente
dal Ministro ed esercita funzioni di supporto alle attivita' di
vigilanza e controllo della pesca marittima e dell'acquacoltura e
delle relative filiere nonche' quelle stabilite dal decreto
ministeriale 1° febbraio 2010 recante Organizzazione del Reparto
pesca marittima (RPM) del Corpo delle capitanerie di porto.
Art. 8
Dotazioni organiche e misure attuative
1. Le dotazioni organiche del personale dirigenziale e non
dirigenziale del Ministero sono ripartite nelle due sezioni del ruolo
del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del
turismo «Agricoltura» e «Ispettorato centrale della tutela della
qualita' e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari» di
cui alle tabelle A e B allegate al presente regolamento e facenti
parte integrante dello stesso. Il personale trasferito dal Ministero
per i beni e le attivita' culturali e' inserito nella sezione
«Agricoltura».
2. In applicazione degli articoli 2, comma 1, 12, comma 7, e
23-quater, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135,
dell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n.
177, e dell'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 12 luglio 2018, n.
86, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97,
il numero di uffici e di posti di funzione di livello dirigenziale
generale e' fissato in 13 posizioni ed il numero di uffici e di posti
di funzione di livello dirigenziale non generale e' fissato in 61 di
cui uno presso gli uffici di diretta collaborazione.
3. Con successivi decreti del Ministro, di natura non
regolamentare, da adottare, ai sensi dell'articolo 4 del decreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e dell'articolo 17, comma 4-bis,
lettera e), della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro sessanta giorni
dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, sono
individuati gli uffici di livello dirigenziale non generale, ivi
compresi gli uffici e laboratori a livello periferico e sono definite
le attribuzioni e i compiti di ciascun ufficio.
4. Fino all'adozione del decreto di cui al comma 5, ciascun ufficio
di livello dirigenziale generale opera avvalendosi degli uffici
dirigenziali attualmente operanti, con competenze prevalenti nel
rispettivo settore di attribuzione.
5. Con successivo decreto del Ministro delle politiche agricole
alimentari, forestali e del turismo, di concerto con il Ministro per
la pubblica amministrazione e il Ministro dell'economia e delle
finanze, e' ripartito il contingente di personale delle aree prima,
seconda e terza, come determinato dalle tabelle A e B, in profili
professionali e fasce retributive. Con il medesimo provvedimento si
provvede alla distribuzione del personale dell'Ispettorato,
nell'ambito della sede centrale e delle sedi periferiche dello
stesso.
6. Il Ministro, d'intesa con il Ministro degli affari esteri e
della cooperazione internazionale, puo' inviare in lunga missione e
con onere a carico del Ministero, personale di supporto agli addetti
del Ministero che svolgano l'incarico di esperti ai sensi
dell'articolo 168 del decreto del Presidente della Repubblica 5
gennaio 1967, n. 18, e successive modificazioni.
7. In sede di attuazione delle attivita' di formazione,
riqualificazione e riconversione del personale, si tiene conto della
nuova organizzazione del Ministero.
Art. 9
Disposizioni finali
1. Ogni due anni l'organizzazione del Ministero e' sottoposta a
verifica ai sensi dell'articolo 4, comma 5, del decreto legislativo
30 luglio 1999, n. 300, al fine di accertarne la funzionalita' e
l'efficienza.
2. L'organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione e
dell'Organismo indipendente di valutazione della performance resta
disciplinata dal decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio
2001, n. 303, e successive modificazioni.
3. Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio
2013, n. 105, come modificato dal decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 17 luglio 2017, n. 143, e' abrogato.
4. Dall'attuazione del presente regolamento non devono derivare
nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
Il presente decreto sara' trasmesso alla Corte dei conti per la
registrazione.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Roma, 8 febbraio 2019
Il Presidente del Consiglio dei ministri
Conte
Il Ministro delle politiche agricole
alimentari, forestali e del turismo
Centinaio
Il Ministro dell'economia e delle finanze
Tria
Il Ministro per la pubblica amministrazione
Bongiorno
Visto, il Guardasigilli: Bonafede
Registrato alla Corte dei conti il 20 marzo 2019
Ufficio controllo atti MISE e MIPAAF, reg.ne prev. n. 213
Tabella A (articolo 8, comma 1)
Dotazione organica del personale - Sezione Agricoltura
=======================================
| Qualifiche dirigenziali | Unita' |
+=========================+===========+
|Dirigente di I fascia | 10 |
+-------------------------+-----------+
|Dirigente di II fascia | *39 |
+-------------------------+-----------+
|Totale dirigenti | 49 |
+-------------------------+-----------+
| | |
+-------------------------+-----------+
|Aree funzionali | |
+-------------------------+-----------+
|Area III | 441 |
+-------------------------+-----------+
|Area II | 377 |
+-------------------------+-----------+
|Area I | 8 |
+-------------------------+-----------+
|Totale Aree funzionali | 826 |
+-------------------------+-----------+
|Totale Sezione | |
|Agricoltura | 875 |
+-------------------------+-----------+
Tabella B (articolo 8, comma 1)
Dotazione organica del personale - Sezione ICQRF
=========================================
| Qualifiche dirigenziali | Unita |
+=========================+=============+
|Dirigente di I fascia | 3 |
+-------------------------+-------------+
|Dirigente di II fascia | 22 |
+-------------------------+-------------+
|Totale dirigenti | 25 |
+-------------------------+-------------+
| | |
+-------------------------+-------------+
|Aree funzionali | |
+-------------------------+-------------+
|Area III | 372 |
+-------------------------+-------------+
|Area II | 410 |
+-------------------------+-------------+
|Area I | 9 |
+-------------------------+-------------+
|Totale Aree funzionali | 791 |
+-------------------------+-------------+
|Totale Sezione ICQRF | 816 |
+-------------------------+-------------+
Totale complessivo 1.691
*di cui uno presso gli uffici di diretta collaborazione
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