VENERDÌ 10 MAGGIO 2019 08.26.54
SICUREZZA
NEWS MINORI-PEDIATRIA. Giornata nazionale mal di testa, Sin: 10% bambini ne soffre
NEWS MINORI-PEDIATRIA. Giornata nazionale mal di testa, Sin: 10% bambini ne soffre
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 10 mag. -
L'Organizzazione Mondiale della Sanita' stima che ben il 50%
degli adulti soffra di cefalea, comunemente detto mal di testa,
con un episodio verificatosi almeno una volta nell'ultimo anno;
tra i 18 e i 65 anni di eta' la percentuale cresce fino al 75% e,
tra questi, piu' del 30% ha sofferto di emicrania, una delle tre
forme principali di cefalee primarie. Il mal di testa, pero', non
risparmia neanche i piu' giovani: si stima che oltre il 40% dei
ragazzi sia colpito da cefalea e che 10 bambini su 100 soffrano
di emicrania. Non solo il mal di testa e' doloroso, ma e' anche
disabilitante. In particolare, l'emicrania e' stata identificata
dall'Oms come la malattia che causa maggiore disabilita' nella
fascia di eta' tra 20 e 50 anni, ossia nel momento piu'
produttivo della nostra vita. È proprio in questo contesto che si
svolge l'11 maggio la XI Giornata Nazionale del Mal di Testa, che
vede per la prima volta riunite le tre societa' scientifiche di
riferimento Anircef (Associazione Neurologica Italiana per la
Ricerca sulle Cefalee), Sin (Societa' Italiana di Neurologia) e
Sisc (Societa' Italiana per lo Studio delle Cefalee) per
informare e sensibilizzare la popolazione sulla patologia e sulle
possibilita' di cura ad oggi disponibili.
Le cefalee vengono suddivise in due grandi categorie: le
cefalee primarie sono disturbi a se stanti non legati ad altre
patologie e sono le piu' frequenti, mentre le cefalee secondarie
dipendono da altre patologie in atto nel nostro organismo, come,
ad esempio, cefalea da trauma cranico e/o cervicale, da disturbi
vascolari cerebrali (come l'ictus), da patologie del cranio non
vascolari (come tumori cerebrali, ipertensione o ipotensione
liquorale). A loro volta, le cefalee primarie comprendono
l'emicrania, la cefalea di tipo tensivo, la cefalea a grappolo e
si distinguono per la tipologia del dolore, l'intensita', la
collocazione nella testa, la durata, la frequenza e gli altri
sintomi concomitanti.
Cosi' in un comunicato la Sin. "In Italia l'emicrania colpisce
circa 6 milioni di persone, ossia il 12% della popolazione-
afferma il Prof. Elio Clemente Agostoni, Presidente Anircef-
L'opinione pubblica e, in parte anche i medici non hanno mai
pienamente acquisito il concetto di malattia emicranica, mentre
lo scenario scientifico attuale dimostra che l'emicrania e' una
malattia neurologica in cui confluiscono aspetti genetici,
biologici e ambientali caratterizzata da giorni di dolore
cefalico alternati a giorni con sintomi residui che non possono
essere modificati positivamente dalla terapia. Di recente,
infatti, sono state messe a punto terapie specifiche e selettive
per la prevenzione a dimostrazione ancora una volta che
l'emicrania e' una vera malattia". L'emicrania si caratterizza
per un dolore e moderato-severo pulsante che, spesso, si
localizza nella meta' della testa e del volto. Il paziente non
riesce a svolgere nessuna delle attivita' quotidiane perche' ogni
azione aggrava il dolore e, a volte (emicrania con aura), gli
attacchi vengono preceduti da disturbi neurologici come, ad
esempio, sintomi visivi. La crisi si manifesta solitamente
insieme ad altri disturbi come vomito e intolleranza alla luce e
ai rumori e puo' durare da alcune ore a 2-3 giorni. Due terzi dei
pazienti emicranici sono donne. La cefalea di tipo tensivo,
invece, presenta una intensita' lieve-moderata, di tipo gravativo
o costrittivo (classico cerchio alla testa) della durata di
alcuni minuti o ore o anche alcuni giorni, non aggravata dalle
attivita' fisiche usuali e non associata, in genere, a nausea o
vomito. È la forma piu' frequente di cefalea con una prevalenza
di circa l'80%. Fattori di predisposizione genetica possono avere
una certa influenza nello sviluppo della cefalea tensiva cosi'
come fattori ambientali tra cui lo stress, l'affaticamento,
cattive posture o riduzione delle ore di sonno. Infine, la
cefalea a grappolo provoca attacchi dolorosi piu' brevi (1-3 ore)
molto intensi e lancinanti che si susseguono 1 o piu' volte al
giorno per un periodo di tempo di circa 2 mesi (grappolo),
alternati a periodi senza dolore. L'area interessata e' quella
oculare e, al contrario delle altre due forme, la cefalea a
grappolo colpisce prevalentemente gli uomini. In genere gli
episodi si ripetono ciclicamente con una cadenza stagionale o di
1/2 periodi all'anno, continua la Sin. "Poiche' le possibili
cause della cefalea sono numerose e diverse- commenta il Prof.
Gianluigi Mancardi, Presidente della Sin- diverse saranno anche
le strategie terapeutiche da attuare in ogni singolo caso. Una
diagnosi corretta a cura di uno specialista assume, quindi, una
rilevanza cruciale poiche' risulta di fondamentale importanza
curare la patologia tempestivamente e in maniera personalizzata,
anche per evitare la cronicizzazione del disturbo e l'abuso di
farmaci.
Iniziative come la Giornata del Mal di Testa servono proprio a
informare il paziente e a renderlo consapevole delle azioni da
intraprendere per contrastare la malattia e non rimanerne
schiacciato". L'iniziativa nazionale prevede dal 13 al 17 maggio
l'organizzazione di Open Day presso i principali centri
specializzati di tutto il territorio nazionale, in cui i
cittadini potranno incontrare gli esperti per ricevere
informazioni su cosa fare alla comparsa del mal di testa, su
quali sono i principali strumenti diagnostici oggi e le reali
possibilita' di cura che negli ultimi anni sono state messe a
punto. "Il contributo dei ricercatori di base e clinici, tra cui
particolarmente importante quello italiano- commenta il Prof.
Pierangelo Geppetti, Presidente Sisc- e' stato frutto di un
difficile percorso lungo 30 anni, ma alla fine ha portato alla
identificazione di piccole molecole (farmaci classici) che
bloccano il recettore per il Cgrp e di anticorpi monoclonali che
bloccano il CGRP o il suo recettore. Questi farmaci hanno
dimostrato efficacia e sicurezza non solo nel trattamento acuto
dell'attacco ma anche nella profilassi dell'emicrania. Gli
anticorpi monoclonali sono risultati efficaci anche nelle forme
piu' gravi come l'emicrania cronica. Se quindi i ricercatori e
clinici possono essere soddisfatti di avere scoperto il
meccanismo da cui si genera il dolore emicranico, ancora piu'
soddisfatti sono i pazienti che finalmente hanno a disposizione
una cura specifica, efficace e sicura". Il calendario delle
iniziative della Giornata Nazionale del Mal di Testa sara'
consultabile sui siti delle societa' scientifiche.
Www.anircef.it; www.neuro.it; www.sisc.it.
(Red/ Dire)
08:27 10-05-19
NNNN
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