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domenica 26 maggio 2019

Sindacati: pensionati in piazza San Giovanni il 1 giugno =



DOMENICA 26 MAGGIO 2019 11.00.21

= Sindacati: pensionati in piazza San Giovanni il 1 giugno =

(AGI) - Roma, 26 mag. - Sono passati 15 anni dall'ultima manifestazione dei pensionati a san Giovanni: allora governava Silvio Berlusconi e Roberto Maroni era ministro del Lavoro. "Siamo oltre un milione", dissero allora i partecipanti alla protesta. Ora Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil vogliono nuovamente riempire la storica piazza del movimento sindacale. L'appuntamento e' alle ore 10 del 1 giugno: oltre ai segretari generali di categoria, ci saranno anche i leader di Cgil, Cisl e Uil. Le adesioni sono state tante da indurre gli organizzatori a spostare l'evento che in precedenza doveva tenersi a piazza del Popolo, luogo prescelto per altre iniziative precedenti. Secondo i sindacati, il clima che si respira tra i pensionati italiani e' di "insofferenza e insoddisfazione" nei confronti delle politiche adottate finora dal governo. Non va giu' il blocco della perequazione degli assegni previdenziali e a scaldare gli animi sono state le dichiarazioni del premier Conte: "Parliamo di qualche euro al mese - disse in una conferenza stampa a fine anno, difendendo il blocco dell'indicizzazione per gli assegni sopra i 1.500 euro lordi - e forse non se ne accorgerebbe nemmeno l'avaro di Moliere". "Dire a 16 milioni di persone che sono avari e' un affronto personale", dichiara all'Agi Ivan Pedretti, segretario generale Spi - Affermare che c'e' una parte della popolazione egoista vuol dire non riconoscere il ruolo svolto da chi ha costruito l'Italia grande, democratica, pacifica, solidale, basata su valori fondamentali che proprio oggi vengono messi in discussione". All'indomani delle elezioni europee, i pensionati scenderanno in piazza non solo quindi per difendere il potere d'acquisto degli assegni previdenziali, ma anche per riaffermare i principi di una societa' che crede nel rispetto dei diritti, nell'equita' fiscale, nella sanita' pubblica, nella solidarieta' intergenerazionale, nell'accoglienza. Per questo Pedretti e' convinto che a manifestare non saranno solo i pensionati: "Pensiamo che ci sara' una forte partecipazione della cittadinanza romana". Ma sabato sara' anche una nuova prova della ritrovata unita' sindacale, che ha portato Cgil, Cisl e Uil a proclamare insieme una serie di iniziative contro le politiche del governo gialloverde. Un'unita' di cui sara' data nuova dimostrazione con lo sciopero dei metalmeccanici, indetto per il 14 giugno. L'ultima grande manifestazione unitaria dei pensionati diede buoni risultati: era il maggio 2016 e a Palazzo Chigi c'era Matteo Renzi, che aveva chiuso al dialogo. Dopo la protesta venne aperto il tavolo di confronto che porto' all'accordo del 28 settembre 2016: fu introdotta l'Ape sociale ed estesa la 14esima mensilita' a tutti i pensionati con un reddito fino a 1.000 euro al mese. (AGI) Ing (Segue) 261100 MAG 19 NNNN
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(AGI) - Roma, 26 mag. - Anche questa volta, l'obiettivo e' essere ascoltati: "Dateci retta" e' lo slogan prescelto. "Nonostante i molteplici appelli rivolti alle forze politiche che governano il Paese - sostengono Spi, Fnp e Uilp - il governo e' rimasto indifferente di fronte a temi di straordinaria rilevanza per la vita delle persone anziane e delle loro famiglie. L'unica decisione adottata e' stata quella del taglio della rivalutazione, alla quale si aggiungera' un corposo conguaglio che i pensionati dovranno restituire nei prossimi mesi". "Il principio che contestiamo - spiega Pedretti - e' che si possa bloccare la rivalutazione come hanno fatto i governi Monti, Letta, Renzi e ora Conte, usando poi le risorse per altri scopi; adesso e' per finanziare il Reddito di cittadinanza e Quota 100. Cosi' fanno pagare ai pensionati la possibilita' di far andare altri in pensione. Dopo la manifestazione del 2016, raggiungemmo un accordo per il ripristino della rivalutazione nel 2019: questo governo e' stato scorretto, perche' non ha mantenuto l'impegno preso dall'esecutivo precedente". Secondo uno studio Uil, il blocco dell'indicizzazione delle pensioni, dal 2011 al 2019, causa effetti ingenti sull'assegno pensionistico: su una pensione di poco superiore a 3 volte il minimo, 1.568 euro nel 2019, il mancato adeguamento ha comportato una perdita permanente pari a circa 960 euro annui. Inoltre, il blocco produrra' risparmi per lo Stato pari a 3,6 miliardi di euro per i prossimi 3 anni, che diverranno 17,3 miliardi nel prossimo decennio. Somme ben lontane dai "pochi spiccioli" a cui ha fatto riferimento il presidente Conte. "E' arrivato il momento di dire basta: non si puo' piu' fare cassa sui pensionati", dichiara il segretario confederale Uil Domenico Proietti. "Contiamo che si apra un'interlocuzione su tutti i temi previdenziali: le pensioni di garanzia per i giovani, le pensioni delle donne, quota 41". Ma le ragioni della contestazione sono anche altre: "Non c'e' ancora - spiega Pedretti - una legge sulla non autosufficienza, che e' una legge di civilta' soprattutto in un Paese che invecchia sempre di piu'". Altro tema e' la sanita': "Il sistema sanitario nazionale deve tornare ad essere universale e va finanziato. Vanno tolti ticket e superticket, perche' molte persone non riescono piu' a pagarsi le cure". "Sulla non autosufficienza - riferisce Pedretti - hanno annunciato un tavolo il 25 giugno: ma se non avremo risposte su tutto allargheremo la mobilitazione". "I temi che poniamo riguardano l'intero mondo del lavoro - fa notare Proietti - e per questo ci aspettiamo una partecipazione straordinaria alla manifestazione del primo giugno, che ponga all'attenzione dell'esecutivo le nostre proposte su previdenza, fisco, assistenza, lavoro". "Vorremmo un governo - afferma Pedretti - che faccia meno chiacchiere e non imbrogli i dati: il vicepremier Luigi Di Maio ha detto che la pensione di cittadinanza riguardera' 500 mila persone, ma le domande, secondo l'Inps, sono 180 mila e non sappiamo quante verranno accolte". All'esecutivo il leader dello Spi chiede anche un atteggiamento di "responsabilita'" e di "tolleranza": "Basta con i toni violenti; lo scontro sui migranti crea incertezza. Bisogna costruire un percorso che nel rispetto delle regole assicuri solidarieta', accoglienza, inclusione. Non si puo' ricacciare in mare e far morire chi cerca rifugio in Europa". (AGI) Ing 261100 MAG 19 NNNN

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