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venerdì 14 giugno 2019

MEDICINA: MALATTIE REUMATICHE, 1 PAZIENTE SU 10 PENSA AL SUICIDIO =

ADN0156 7 CRO 0 ADN CRO NAZ MEDICINA: MALATTIE REUMATICHE, 1 PAZIENTE SU 10 PENSA AL SUICIDIO = Il 36% assume antidolorifici solo per dormire bene Madrid, 14 giu. (AdnKronos Salute) - Pensieri suicidi per un paziente con malattie reumatiche e muscoloscheletriche su 10. E' quanto emerge dai risultati di un sondaggio condotto su 900 malati e presentato oggi al Congresso europeo di reumatologia (Eular 2019) di Madrid, che evidenzia l'impatto significativo di queste patologie sulla salute mentale dei pazienti e una preoccupante mancanza di cure psicologiche. L'indagine è stata portata avanti dalla Danish Rheumatism Association e ha rivelato che il dolore ha portato un paziente su 10 a pensare di togliersi la vita nelle 4 settimane precedenti. Per il 58% degli intervistati, inoltre, il dolore ha reso la vita ingestibile. Un'altra scoperta importante riguarda la relazione tra sonno e dolore: il 69% dei malati ha identificato la cattiva qualità del sonno come fattore di influenza negativa sul proprio dolore; ben due terzi dei pazienti si sente raramente o mai completamente riposato quando si sveglia al mattino, con il 36% che assume antidolorifici con lo specifico obiettivo di migliorare il riposo. Tra i partecipanti, l'83% soffre quotidianamente o più volte alla settimana di attacchi dolorosi e il 46% ha ricevuto antidolorifici forti nell'ultimo anno. E nonostante la grande attenzione da parte delle autorità danesi per cercare di ridurne la prescrizione, a meno di un quarto degli intervistati è stata offerta un'alternativa a questi potenti medicinali. "Non si fa abbastanza per identificare i problemi di salute mentale e fornire il supporto necessario ai pazienti con questi disturbi", ha evidenziato Thomas Dörner, presidente del Comitato per il programma scientifico dell'Eular. "Questo sondaggio evidenzia l'enorme importanza del dolore sul benessere psicologico dei pazienti e la grande necessità di migliorare l'offerta di supporto. Questi risultati dovrebbero fungere da allarme per i servizi sanitari di tutta Europa". (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 14-GIU-19 09:47

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