DOMENICA 01 SETTEMBRE 2019 19.40.54
Detenuto appicca incendio a Regina Coeli, Sappe "episodio grave" =
(AGI) - Roma, 1 set. - Giornata da incubo per il Reparto di
Polizia Penitenziaria del carcere di Regina Coeli a Roma.
"Nel primo pomeriggio di oggi, un detenuto rumeno ha dato
fuoco al materasso e a tutto quello che c'era nella sua cella
del Centro Clinico del carcere. Un fatto grave, che avrebbe
potuto avere peggiori conseguenze se non fosse intervenuto per
tempo il personale di Polizia Penitenziaria. Si e' reso
necessario sfollare il Reparto detentivo, tra i quali detenuti
ristretti vi e' anche uno degli americani coinvolto
nell'uccisione del Vice Brigadiere dei Carabinieri Cerciello
Rega", spiega Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio
del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e
piu' rappresentativo della Categoria. "Poteva essere una
tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti
penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego
degli altri poliziotti penitenziari. Sono stati bravi i
poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Regina Coeli
a intervenire tempestivamente, con professionalita', capacita'
e competenza".
Somma esprime ai poliziotti di Regina Coeli a Roma "la
solidarieta' e la vicinanza del SAPPE" ed evidenzia come
l'incendio sventato nel carcere e' "sintomatico del fatto che
le tensioni e le criticita' nel sistema dell'esecuzione della
pena in Italia sono costanti. E la situazione e' diventata
allarmante per la Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente
in termini di stress e operativita' questi gravi e continui
episodi critici".
Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece denuncia il
ciclico ripetersi di eventi critici in carcere che vede
coinvolti detenuti stranieri. "'E' sintomatico", spiega il
leader nazionale dei Baschi Azzurri, "che negli ultimi dieci
anni ci sia stata un'impennata dei detenuti stranieri nelle
carceri italiane, che da una percentuale media del 15% negli
anni '90 sono passati oggi ad essere oltre 20mila. Fare
scontare agli immigrati condannati da un tribunale italiano con
una sentenza irrevocabile la pena nelle carceri dei Paesi
d'origine puo' anche essere un forte deterrente nei confronti
degli stranieri che delinquono in Italia. E' solo grazie ai
poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a
cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni
giorno, se il numero delle tragedie in carcere e'
fortunatamente contenuto. Ma e' evidente a tutti che e'
necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti
criticita' penitenziari, a cominciare dal ripianamento delle
carenze organiche dei Reparti di Polizia Penitenziaria del
Lazio".(AGI)
Pit
011940 SET 19
NNNN
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