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sabato 23 novembre 2019

Salute: ipertrofia prostatica benigna colpisce 8 over 65 su 10 =


SABATO 23 NOVEMBRE 2019 14.25.55


Salute: ipertrofia prostatica benigna colpisce 8 over 65 su 10 =

(AGI) - Roma, 23 nov. - In Italia vivono circa 5 milioni e 995mila uomini over 65. Di questi, l'80%, quasi 4 milioni e 800 mila cittadini (4.795.900), e' colpito da ipertrofia prostatica benigna. Ma troppi, almeno il 70%, evitano le cure e considerano i sintomi della malattia come conseguenze inevitabili legate all'eta'. Ne parlano poco anche con il medico di famiglia oppure ricorrono al 'fai da te'. Un atteggiamento che accomuna i piu' anziani con i giovani adulti, perche' la malattia e' sottostimata e sottotrattata anche negli under 50. Si tratta di un "sommerso" preoccupante, perche' i sintomi dell'ipertrofia prostatica benigna sono simili a quelli di altre malattie, tra cui il cancro alla prostata. Spetta al medico il compito di escluderle e, di fronte ai primi sintomi, e' necessario rivolgersi al clinico. L'allarme per la "terra di nessuno" in cui sono lasciati gli anziani colpiti da ipertrofia prostatica benigna viene da CosmoSenior in corso a Rimini, il piu' grande appuntamento dedicato ai cittadini over 65, giunto alla settima edizione e organizzato da Senior Italia FederAnziani. "Oggi vi sono farmaci in grado di controllare in modo efficace la patologia - afferma Vincenzo Mirone, Direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia dell'Universita' degli Studi di Napoli 'Federico II' -. In particolare, l'estratto esanico di Serenoa repens agisce con un potente effetto anti infiammatorio: ha dimostrato di ridurre in maniera statisticamente significativa, di circa il 30%, l'infiammazione all'origine della malattia. Il farmaco, che deve essere prescritto dal medico, ha efficacia nella gestione di sintomi e disturbi urinari di origine prostatica, comprovata da numerose pubblicazioni in letteratura e certificata da enti come l'agenzia regolatoria europea (EMA). Il punto di forza dell'estratto esanico di Serenoa repens, soprattutto nel paziente over 70, e' l'ottimo profilo di tollerabilita'. Al contrario degli alfa litici e degli inibitori della 5-alfareduttasi, non impatta negativamente sulla sfera sessuale (desiderio, erezione ed eiaculazione). Inoltre, non provoca un eccessivo abbassamento della pressione, in persone spesso gia' in trattamento farmacologico per ipertensione. Infine, non alterando i valori di PSA, permette lo screening e la diagnosi precoce del tumore della prostata". (AGI) Red/Pgi (Segue) 231425 NOV 19 NNNN

SABATO 23 NOVEMBRE 2019 14.26.01


Salute: ipertrofia prostatica benigna colpisce 8 over 65 su 10 (2)=
(AGI) - Roma, 23 nov. - "L'ipertrofia prostatica benigna colpisce piu' di sei milioni di cittadini over 50 - sottolinea Antonio Magi, Segretario Generale SUMAI (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalita' dell'Area Sanitaria) -. Ma almeno 3 milioni e 357mila over 65 non la curano. Nell'immaginario comune, l'anziano deve rassegnarsi a soffrire di problematiche urinarie legate all'invecchiamento. Al contrario, oggi esistono numerose terapie mediche e chirurgiche. Se non trattata in modo tempestivo e appropriato, l'ipertrofia prostatica benigna puo' causare seri disturbi, ad esempio ritenzione urinaria acuta, una condizione che richiede l'intervento di cateterizzazione, fino all'asportazione chirurgica della prostata. Ciononostante, la maggior parte degli uomini richiede un consulto medico solo quando manifesta gia' da tempo i sintomi". La malattia colpisce anche i piu' giovani (circa l'8% dei 31-40enni), interessa il 50% dei 51-60enni, il 70% dei 61-70enni per arrivare al 90% negli over 80. I sintomi piu' frequenti della malattia sono rappresentati dai disturbi minzionali (sintomi delle basse vie urinarie, "LUTS" in inglese: lower urinary tract symptoms), distinti in due categorie. Sintomi urinari ostruttivi, causati dall'ingrandimento della prostata, che determina compressione e ostruzione delle vie urinarie. Tipici sintomi urinari ostruttivi sono il getto urinario rallentato, la minzione in piu' tempi e la sensazione di mancato svuotamento vescicale ("tenesmo"). I sintomi urinari irritativi sono legati prevalentemente ad alterazioni della vescica, che avvengono come conseguenza della malattia. Sono rappresentati dalla necessita' di urinare spesso durante la giornata ("pollachiuria"), dalla necessita' di alzarsi piu' volte durante la notte per urinare ("nicturia"), dall'urgenza minzionale fino all'incontinenza urinaria da urgenza. Numerose evidenze in letteratura suggeriscono che un'attivita' fisica moderata e regolare (ad esempio camminare, nuotare, giocare a tennis, andare in bicicletta o fare ginnastica in palestra almeno tre volte a settimana) possa ridurre significativamente i disturbi urinari legati alla malattia. Gli anziani, pero', sono poco propensi a seguire le regole della prevenzione. In Italia, il 36,1% degli uomini over 65 e' completamente sedentario, il 48,2% e' in sovrappeso, il 13,4% obeso, e il 32,6% consuma alcol in quantita' che possono danneggiare la salute. "L'ipertrofia prostatica benigna colpisce una percentuale significativa di over 65, ma troppi non la curano - conclude Roberto Messina, Presidente Senior Italia FederAnziani -. E' importante sensibilizzare tutti i cittadini, in particolare gli anziani, sulle terapie efficaci a disposizione, invitandoli a rivolgersi subito al medico di fronte ai primi sintomi". (AGI) Red/Pgi 231425 NOV 19 NNNN   

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