SABATO 14 DICEMBRE 2019 18.39.36
>>>ANSA/ Trump verso l'impeachment,nodo tasse alla Corte Suprema
ZCZC4497/SXB ONY22087_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >>>ANSA/ Trump verso l'impeachment,nodo tasse alla Corte Suprema Il presidente prepara la difesa, i dem si contano alla Camera (di Serena Di Ronza) (ANSA) - NEW YORK, 14 DIC - Donald Trump si prepara all'impeachment: mercoledi' 18 dicembre diventera' il terzo presidente nella storia americana ad essere incriminato. Il voto dell'aula della Camera, sulla carta, e' scontato, nonostante le non poche difficolta' dei democratici. Ma non e' destinato a mettere fine alla battaglia del tycoon contro l'establishment e i liberal: per giugno e' infatti attesa la decisione della Corte Suprema sulle tasse di Trump. I nove saggi hanno accettato di esaminare il caso della diffusione o meno delle dichiarazioni fiscali del presidente, chiesta a gran voce dalla Camera e dalle autorita' di New York. E le conseguenze della decisione potrebbero spingersi ben al di la' delle sole tasse: secondo alcuni osservatori, in gioco c'e' l'idea dell'immunita' di un presidente di fronte a tutto e tutti, quella che i legali del tycoon rivendicano da tempo. La partita e' decisiva per Trump visto che la decisione piovera' nel bel mezzo della campagna elettorale, con il rischio di sbaragliarla. Ma e' anche un test per la Corte Suprema a maggioranza conservatrice e per la sua indipendenza. In vista del voto della Camera sull'impeachment intanto il tycoon sta affinando la sua difesa lavorando con l'uomo divenuto simbolo dei repubblicani, l'artefice delle vittorie di Trump in Congresso: Mitch McConnell. Il leader della maggioranza conservatrice al Senato ha detto chiaramente che per il processo della messa in stato di accusa e' intenzionato a coordinarsi con i legali della Casa Bianca, scatenando la furia dei democratici. Ma i liberal guidati dalla speaker Nancy Pelosi sono al momento alle prese con una necessita' piu' urgente: far tornare i conti alla Camera a maggioranza democratica sull'impeachment. Al di la' delle defezioni gia' conclamate, ci sono molti altri deputati democratici in bilico e indecisi che, con il voto sulla messa in stato di accusa, si giocano la loro carriera politica. Si tratta dei parlamentari eletti negli swing states e nei distretti dove Trump ha trionfato nel 2016. Sono in tutto, dice Trump, "31 e dovranno rispondere del loro voto nel 2020". Pelosi comunque ostenta sicurezza, forte dei 17 parlamentari che puo' permettersi di perdere al voto senza comunque perdere la maggioranza. I candidati democratici alla Casa Bianca attendono l'esito, dando per scontato che sara' oggetto del dibattito in programma giovedi' prossimo a Los Angeles. Un confronto pero' a rischio a causa del contenzioso sindacale fra alcuni lavoratori dell'universita' Loyola Marymount e la Sodexo, la societa' che ha in appalto alcuni dei servizi universitari. Tutti i candidati hanno annunciato che boicotteranno l'appuntamento nel caso in cui fossero costretti ad attraversare i picchetti dei lavoratori. Intanto e' la vittoria di Boris Johson ad agitare la campagna elettorale dei dem. "Mostra cosa vuol dire spingersi troppo a sinistra", tuona Biden riferendosi indirettamente ai pericoli posti dai 'rivoluzionari' Bernie Sanders e Elizabeth Warren. Il successo di BoJo e' un "avvertimento" al partito, concorda Michael Bloomberg, dimostra come battere Trump non sara' esattamente una passeggiata.(ANSA). DRZ 14-DIC-19 18:39 NNNN
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