MERCOLEDÌ 04 DICEMBRE 2019 05.16.16
Repubblica - Open, i conti non tornano "Mancano all'appello 1,8 milioni"
L inchiesta sulla fondazione renziana Open, i conti non tornano "Mancano all'appello 1,8 milioni" di Marco Mensurati Fabio Tonacci FIRENZE — Le cifre non tornano. Incrociando quattro conti correnti riconducibili alla fondazione Open, gli inquirenti di Firenze si sono accorti che mancano parecchi soldi all'appello. E che la lista dei finanziatori, visibile fino a poco tempo fa sul sito istituzionale della "cassaforte" del renzismo e aggiornata solo al 30 giugno 2017 , "non trova pieno riscontro" con i movimenti fotografati nello stesso periodo dagli estratti conto. È l'ultima novità di un'indagine che già nei presupposti - dimostrare che Open non era una fondazione nata sostanzialmente per organizzare la kermesse della Leopolda ma bensì "un'articolazione di partito", dunque soggetta alle norme stringenti del finanziamento alla politica - si è subito presentata complessa e dall'esito tutt'altro che scontato. I pm Luca Turco e Antonino Nastasi al momento hanno iscritto nel registro degli indagati l'avvocato Alberto Bianchi già rappresentante legale della fondazione (i reati di cui è accusato sono finanziamento illecito e traffico di influenze) e Marco Carrai, ex consigliere di amministrazione di Open (per lui è ipotizzato il solo finanziamento illecito)........................................
Repubblica - Open, i conti non tornano "Mancano all'appello 1,8 milioni"
L inchiesta sulla fondazione renziana Open, i conti non tornano "Mancano all'appello 1,8 milioni" di Marco Mensurati Fabio Tonacci FIRENZE — Le cifre non tornano. Incrociando quattro conti correnti riconducibili alla fondazione Open, gli inquirenti di Firenze si sono accorti che mancano parecchi soldi all'appello. E che la lista dei finanziatori, visibile fino a poco tempo fa sul sito istituzionale della "cassaforte" del renzismo e aggiornata solo al 30 giugno 2017 , "non trova pieno riscontro" con i movimenti fotografati nello stesso periodo dagli estratti conto. È l'ultima novità di un'indagine che già nei presupposti - dimostrare che Open non era una fondazione nata sostanzialmente per organizzare la kermesse della Leopolda ma bensì "un'articolazione di partito", dunque soggetta alle norme stringenti del finanziamento alla politica - si è subito presentata complessa e dall'esito tutt'altro che scontato. I pm Luca Turco e Antonino Nastasi al momento hanno iscritto nel registro degli indagati l'avvocato Alberto Bianchi già rappresentante legale della fondazione (i reati di cui è accusato sono finanziamento illecito e traffico di influenze) e Marco Carrai, ex consigliere di amministrazione di Open (per lui è ipotizzato il solo finanziamento illecito)........................................
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