LUNEDÌ 06 GENNAIO 2020 19.44.05
>ANSA-FOCUS/ Iran, anche Gb a rischio, sventato attacco in Kenya
ZCZC4020/SXB XAI02413_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >ANSA-FOCUS/ Iran, anche Gb a rischio, sventato attacco in Kenya Generale, alleati non si affianchino a Trump,o saranno coinvolti (ANSA) - ROMA, 6 GEN - Ormai e' "una guerra a tutti gli effetti" e oltre alle forze americane, anche quelle britanniche, o di altri Paesi alleati degli Stati Uniti, potrebbero finire sotto il martello della vendetta dell'Iran. Il monito arriva direttamente da Teheran, per bocca di un generale, comandante della forza al Quds, la stessa di cui era a capo il generale Qassem Soleimani ucciso il 3 gennaio a Baghdad su ordine del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "Le nostre forze replicheranno e prenderanno di mira le truppe Usa in Medio Oriente senza alcuna preoccupazione di uccidere i suoi alleati, compresi i militari britannici, poiche' questa e' divenuta una guerra a tutti gli effetti con molti danni collaterali possibili", ha detto il generale al quotidiano britannico The Times. La Gran Bretagna ha in Iraq circa 400 soldati, che affiancano i 5.200 militari americani impegnati soprattutto nella lotta a quanto rimane dell'Isis. E in questo quadro, un portavoce del governo di Londra si e' rivolto alle autorita' irachene affermando: "Chiediamo al governo iracheno di assicurare che la coalizione sia in grado di continuare il vitale lavoro nel far fronte alla comune minaccia" posta dal terrorismo del cosiddetto Stato islamico. "Chiediamo al Regno Unito, alleato chiave degli Usa, e agli altri alleati occidentali, compresa l'Alleanza Nato, di non affiancarsi al regime di Trump, per evitare danni collaterali piu' vasti nella risposta dell'Iran attraverso le operazioni militari che condurremo all'estero contro gli Usa, per l'assassinio di Soleimani", ha detto ancora l'alto ufficiale iraniano, precisando che "gli obiettivi sono stati identificati e combatteremo". Le dichiarazioni del generale arrivano sulle dichiarazioni del premier Boris Johnson che ieri ha affermato che "non piangeremo" la morte di Qasem Soleimani, descrivendolo come "una minaccia per tutti i nostri interessi". Certo, una dichiarazione che non sembra destinata a gettare acqua sul fuoco e che e' stata seguita anche da inquietanti notizie in arrivo dal Kenya, dove la polizia ha reso noto di avere "arrestato tre presunti terroristi che tentavano di introdursi con la forza in un campo militare britannico", a Nanyuki, circa 200 km a nord di Nairobi. Si tratta di una struttura dove le forze britanniche si addestrano al clima tropicale e su terreni accidentati. E forse non e' un caso che appena poche ore prima, e sempre in Kenya, un gruppo di estremisti islamici di al Shabaab ha fatto irruzione in una base militare americana nella citta' di Lamu, uccidendo tre americani. DP 06-GEN-20 19:43 NNNN
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