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martedì 21 gennaio 2020

CRAXI, FLORES D'ARCAIS: SANTIFICAZIONE INSULTO A COSTITUZIONE





MARTEDÌ 21 GENNAIO 2020 10.35.56


CRAXI, FLORES D'ARCAIS: SANTIFICAZIONE INSULTO A COSTITUZIONE

9CO1033633 4 POL ITA R01 CRAXI, FLORES D'ARCAIS: SANTIFICAZIONE INSULTO A COSTITUZIONE (9Colonne) Roma, 21 gen - "Chi oggi vuole santificare Craxi, o semplicemente si rassegna a una riabilitazione, nega la validità dell'ordinamento costituzionale che ha portato alla sua condanna, vuole più che mai due giustizie, una per i cittadini comuni e una per i potenti o 'eccellenti'. Vuole che la Costituzione materiale, che ha imperversato sempre più a iniziare dal giorno dopo la promulgazione della Costituzione, faccia aggio fino a cancellarla sulla Costituzione repubblicana approvata il 22 dicembre 1947 da una delle migliori Assemblee rappresentative che le democrazie dell'intero pianeta abbiano mai conosciuto nella loro intera storia, Quella Costituzione, che dovrebbe ancora essere la nostra, manifesta quasi ad ogni articolo (tranne il famigerato numero 7) il DNA della Resistenza antifascista e dei suoi valori unitari". Lo scrive Paolo Flores d'Arcais su Micromega. "Craxi, condannato, poteva malato venire a farsi curare in Italia. Anche da detenuto non gli sarebbero certo state negate le cure migliori - scrive -. Ma Craxi pretendeva di essere al di sopra di quella condanna, di essere al di sopra di ciò che come Potere legislativo aveva statuito, perché risibile era stato il tentativo di negare nel processo che gli addebiti fattuali contestatigli non fossero provati. Craxi fu condannato per una mole di prove, testimonianze, riscontri. Per aver commesso quelli che egli stesso, come potere legislativo, aveva qualificato come crimini. Definire Craxi un criminale acclarato, morto latitante, è semplice descrizione fattuale, se si prende sul serio l'edificio costituzionale che ci rende con-cittadini". "Della passione civile che da Mani Pulite fino ai Girotondi e oltre ha preso sul serio la Costituzione repubblicana restano solo casematte di resistenza - conclude -. Sarebbe bello pensare che le Sardine annuncino un risveglio di democrazia, capace di mettere di nuovo in mora santificazioni di Craxi, Pansa e consimili degenerazioni etico-politiche, e magari addirittura riaprire una stagione di lotte per giustizia-e-libertà. Staremo a vedere, nel senso che per parte nostra faremo il possibile". (red) 211035 GEN 20

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