SABATO 04 GENNAIO 2020 14.35.21
UNO BIANCA. DE MARIA: FU EVERSIONE, APPROFONDIRE LE LORO AZIONI /FOTO
DIR0233 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR MPHMPHMPHMPH/TXT UNO BIANCA. DE MARIA: FU EVERSIONE, APPROFONDIRE LE LORO AZIONI /FOTO MEROLA: VICINANZA COMUNITÀ STRADA GIUSTA; "L'ARMA NON DIMENTICA" (DIRE) Bologna, 4 gen. - Sulla banda della Uno Bianca occorre "approfondire il contesto di quelle azioni criminali, che assunsero un carattere eversivo e destabilizzante della convivenza civile e della stabilita' democratica". A dirlo e' il deputato Pd Andrea De Maria, che questa mattina ha partecipato a Bologna alla commemorazione dei tre Carabinieri uccisi al Pilastro il 4 gennaio 1991 dalla banda dei fratelli Savi. "Voglio confermare il mio impegno piu' convinto a fianco dei familiari delle vittime- si schiera con loro De Maria- il modo migliore per onorare la memoria di chi e' caduto e' battersi per la giustizia. Quindi prima di tutto perche' vi sia certezza della pena per chi si e' reso responsabile di crimini cosi' efferati. E poi per approfondire il contesto di quelle azioni criminali, che assunsero un carattere eversivo e destabilizzante della convivenza civile e della stabilita' democratica, colpendo una comunita' cosi' importante per il Paese come quella di Bologna". Si stringe ai familiari anche il sindaco di Bologna, Virginio Merola. "Credo che le persone che hanno sofferto, che hanno passato dei Natali cosi' difficili per questi delinquenti non potranno mai dimenticare- commenta il primo cittadino- resta il fatto che la giustizia in Italia e' dovuta al nostro sistema democratico che sicuramente i criminali della Uno Bianca hanno disprezzato, ma di cui oggi godono anche i vantaggi". Merola quindi aggiunge: "Le leggi non si possono fare ad personam, ma sicuramente essere qui ogni anno, come comunita', dimostra che siamo sulla strada giusta. Questa e' giustizia". Durante la messa in ricordo dei tre carabinieri uccisi e' intervenuto anche il generale Claudio Domizi, comandante regionale dell'Arma in Emilia-Romagna. "Siamo qui per dirvi ancora una volta che non ci dimentichiamo di voi- dice Domizzi rivolto ai familiari- che non ci siamo dimenticati di Mauro, Andrea e Otello. E non ci dimentichiamo di tutti quei berretti rimasti a terra, impregnati di sangue, di tanti servitori dello Stato che con coraggio hanno assolto fino al sacrificio il loro dovere. Mai li dimenticheremo". Domizi ringrazia poi il sindaco e "tutti i bolognesi che testimoniano la vicinanza all'Arma e ricordano quei tristi momenti, quella violenza assurda che si e' rivolta verso tante vittime, che ricordiamo qui tutti insieme". Il comandante regionale dell'Arma ringrazia quindi il questore vicario, presente alla funzione. Con la Polizia di Stato, sottolinea Domizi, "condividiamo l'oneroso compito di vegliare sulla sicurezza dei cittadini e del controllo del territorio. Un'attivita' che ci espone ad altissimi rischi, a tantissimi sacrifici e privazioni soprattutto delle famiglie, che si privano in qualche caso per sempre dei loro cari". Durante l'omelia il cappellano dei Carabinieri, don Giuseppe Grigolon, invita a cercare "un esempio della forza necessaria per sacrificarsi per le persone che amiamo. Uno spunto per essere e non per fare". Don Grigolon aggiunge che "la giustizia va vissuta prima di tutto nella propria vita", quindi conclude: "Su questo altare oggi ricorderemo il sacrificio di tanti di noi, un sacrificio che ha edificato la nostra comunita' e la nostra vita". (San/ Dire) 14:33 04-01-20 NNNN
UNO BIANCA. DE MARIA: FU EVERSIONE, APPROFONDIRE LE LORO AZIONI /FOTO
DIR0233 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR MPHMPHMPHMPH/TXT UNO BIANCA. DE MARIA: FU EVERSIONE, APPROFONDIRE LE LORO AZIONI /FOTO MEROLA: VICINANZA COMUNITÀ STRADA GIUSTA; "L'ARMA NON DIMENTICA" (DIRE) Bologna, 4 gen. - Sulla banda della Uno Bianca occorre "approfondire il contesto di quelle azioni criminali, che assunsero un carattere eversivo e destabilizzante della convivenza civile e della stabilita' democratica". A dirlo e' il deputato Pd Andrea De Maria, che questa mattina ha partecipato a Bologna alla commemorazione dei tre Carabinieri uccisi al Pilastro il 4 gennaio 1991 dalla banda dei fratelli Savi. "Voglio confermare il mio impegno piu' convinto a fianco dei familiari delle vittime- si schiera con loro De Maria- il modo migliore per onorare la memoria di chi e' caduto e' battersi per la giustizia. Quindi prima di tutto perche' vi sia certezza della pena per chi si e' reso responsabile di crimini cosi' efferati. E poi per approfondire il contesto di quelle azioni criminali, che assunsero un carattere eversivo e destabilizzante della convivenza civile e della stabilita' democratica, colpendo una comunita' cosi' importante per il Paese come quella di Bologna". Si stringe ai familiari anche il sindaco di Bologna, Virginio Merola. "Credo che le persone che hanno sofferto, che hanno passato dei Natali cosi' difficili per questi delinquenti non potranno mai dimenticare- commenta il primo cittadino- resta il fatto che la giustizia in Italia e' dovuta al nostro sistema democratico che sicuramente i criminali della Uno Bianca hanno disprezzato, ma di cui oggi godono anche i vantaggi". Merola quindi aggiunge: "Le leggi non si possono fare ad personam, ma sicuramente essere qui ogni anno, come comunita', dimostra che siamo sulla strada giusta. Questa e' giustizia". Durante la messa in ricordo dei tre carabinieri uccisi e' intervenuto anche il generale Claudio Domizi, comandante regionale dell'Arma in Emilia-Romagna. "Siamo qui per dirvi ancora una volta che non ci dimentichiamo di voi- dice Domizzi rivolto ai familiari- che non ci siamo dimenticati di Mauro, Andrea e Otello. E non ci dimentichiamo di tutti quei berretti rimasti a terra, impregnati di sangue, di tanti servitori dello Stato che con coraggio hanno assolto fino al sacrificio il loro dovere. Mai li dimenticheremo". Domizi ringrazia poi il sindaco e "tutti i bolognesi che testimoniano la vicinanza all'Arma e ricordano quei tristi momenti, quella violenza assurda che si e' rivolta verso tante vittime, che ricordiamo qui tutti insieme". Il comandante regionale dell'Arma ringrazia quindi il questore vicario, presente alla funzione. Con la Polizia di Stato, sottolinea Domizi, "condividiamo l'oneroso compito di vegliare sulla sicurezza dei cittadini e del controllo del territorio. Un'attivita' che ci espone ad altissimi rischi, a tantissimi sacrifici e privazioni soprattutto delle famiglie, che si privano in qualche caso per sempre dei loro cari". Durante l'omelia il cappellano dei Carabinieri, don Giuseppe Grigolon, invita a cercare "un esempio della forza necessaria per sacrificarsi per le persone che amiamo. Uno spunto per essere e non per fare". Don Grigolon aggiunge che "la giustizia va vissuta prima di tutto nella propria vita", quindi conclude: "Su questo altare oggi ricorderemo il sacrificio di tanti di noi, un sacrificio che ha edificato la nostra comunita' e la nostra vita". (San/ Dire) 14:33 04-01-20 NNNN
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